«Credo che il nostro fiore all'occhiello siano gli impasti» ci spiegano al Savô di via Gustavo Fara 10, a Milano, "pizzeria gourmet" - come si autodefinisce - nata come replica del locale di patron Marcello Divano che miete successo a Genova dal 2015, in Via al Ponte Calvi 16R. È vero, qui gli impasti sono davvero interessanti: quattro diverse proposte sempre da mix di farine macinate a pietra con una percentuale di integrale che va dal 5 al 18% e uso della biga come starter (dal 50 all'85%): c'è la versione gourmet, più alta, alveolata, leggera, croccante all'esterno, con impasto a doppia lievitazione e doppia cottura in forno rotante a gas (una prima volta molto veloce. Poi viene abbattuto e infine scongelato all'occorrenza piano piano, prima della seconda cottura, «così togliamo quasi tutta l'umidità e la fragranza è garantita»); poi la versione classica, dal cornicione sottile, lontana dalla tradizione napoletana «ossia poco elastica»; quindi la versione scrocchiarella (che diventa una sorta di focaccina cruncy cotta con un filo d'olio, rosmarino e sale Maldon, quindi farcita al suo interno); e infine la versione nuvola, invece alta, panosa e soffice, prima cotta al padellino e poi sulla griglia.

Una delle pizze più richieste di sempre al Savô è proprio la Savô: pomodoro San Marzano Dop, burrata Dop, cucunci di Pantelleria, acciuga ligure salata, insalatina croccante e fili di peperoncino di Cayenna. Savô fa parte dei Petra Selected Partners
I nostri assaggi confermano non solo la bontà della base (d'altra parte il personale al forno è stato addestrato con la collaborazione di un maestro come
Riccardo Antoniolo) ma anche la qualità creativa dei topping. Noi abbiamo assaggiato la tipologia
scrocchiarella gourmet (che fonde insieme le due versioni descritte sopra) farcita con mortadella
Favola, burrata, rucola e granella di pistacchio, molto buona e ricca; poi, stessa texture, anche come interpretazione della piadina romagnola, con prosciutto crudo 36 mesi "etichetta nera" di
Galloni, rucola e squacquerone, a sua volta convincente.

Un'altra pizza scrocchiarella gourmet, farcita con mortadella Favola, burrata, rucola e granella di pistacchio. Tutte le foto sono di Tanio Liotta

Ligure (con fiordilatte in cottura, poi olive taggiasche, scaglie di Parmigiano Reggiano, fagiolini, basilico e pesto di Prà)

Santa Monica (con fiordilatte in cottura, poi burrata, crescione, gambero rosso, granella di pistacchio, polvere di arancia e una leggera citronette)
Poi le classiche: una
Margherita con prosciutto cotto servito a parte, da aggiungere a piacere (tengono molto al contrasto di temperature e al gioco cotto-crudo,
ndr); e la
Capri, con bufala - aggiunta dopo cottura -, basilico di Prà, olive taggiasche e pomodorini rossi e gialli. Ma i bocconi più amabili, golosi e raffinati allo stesso tempo, ci sono arrivati quando abbiamo addentato due declinazioni di pizza
gourmet: la
Ligure (con fiordilatte in cottura, poi olive taggiasche, scaglie di Parmigiano Reggiano, fagiolini, basilico e pesto di Prà. Davvero deliziosa) e la
Santa Monica (con fiordilatte in cottura, poi burrata, crescione, gambero rosso, granella di pistacchio, polvere di arancia e una leggera citronette).

Capri, con bufala - aggiunta dopo cottura -, basilico di Prà, olive taggiasche e pomodorini rossi e gialli

Margherita con prosciutto cotto servito a parte, da aggiungere a piacere
Una curiosità: il sito del locale, specie nella versione ambrosiana, è quasi interamente in inglese. Il motivo?
Savô a Milano si trova al centro del triangolo tra Porta Nuova e via Vittor Pisani, dunque in una zona densa di hotel affollati da turisti. Così, gran parte della clientela è internazionale.