21-11-2023
Maiorano con alcune delle sue creazioni
La storia che vi stiamo per raccontare è quella di Manuel Maiorano. La storia di un uomo che ha inseguito e vive il suo sogno. Milanese di nascita, classe '89, per esigenze lavorative dei suoi genitori si trasferisce, ancora in fasce, in Toscana. "Da piccolo - racconta - quando andavo in pizzeria, rimanevo incantato dal fuoco del forno e dai gesti del pizzaiolo che stendeva la pasta, la guarniva con pomodoro e mozzarella e sfornava la pizza, che arrivava sulla tavola portando allegria e convivialità". Poi gli studi e il primo lavoro in un settore completamente diverso da quello attuale, la moda. Ma la folgorazione per la pizza rimane ben impressa in lui, tanto da spingerlo a lavorare la sera, dopo il suo lavoro, in varie pizzerie di zona.
Maiorano e Tirico
Babà salato
Uramaki
Scompiglio
Re Rosso
Il concetto fondamentale che Manuel Maiorano applica a tutte le sue proposte è la digeribilità. Solo farine certificate italiane al 100%, impasti ad alta idratazione, con basso contenuto proteico, che lievitano dalle 36 alle 48 ore. Prodotti italiani scovati anche da piccoli produttori e non facili da trovare in altri locali. Interessante e insolita per una pizzeria la scelta tra una selezione di oli, in questo caso dell'azienda agricola Il Bottaccio (Piombino); non manca la carta delle birre artigianali e dei caffè.
Un menu dinamico quindi che parte dalle pizze sottili, veraci, contemporanee sino ad arrivare agli uramaki fusion pizza ed alle focacce al vapore. Un menu che traccia un vero e proprio viaggio gastronomico emozionale nella storia di Maiorano, percorrendo la sua evoluzione, culminando nella la sua creatività messa al servizio del gusto.
Di seguito, le foto di altri assaggi.
Aria geometrica alici e tartufo
Genovese napoletana
Polpo, stracciatella e friggitelli
Pala alla romana con baccalà
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
di
Classe 1973, milanese di nascita e toscano d'adozione, interprete e traduttore, viaggia per il mondo da quando aveva 14 anni. Appassionato di fine dining, si è seduto al tavolo dei più prestigiosi ristoranti del globo. Nel 2018 crea il suo profilo Instagram @stefanokitchen (perché le sue cene finiscono sempre nella cucina degli chef). Collabora con magazine gastronomici e guide ristoranti in Italia ed all’estero e detesta chi non prende la cucina sul serio
La grande squadra di sala e cucina di Rosso Veneziano, ristorante di pesce a Pistoia della famiglia Licitra
La Bufala (Pomodoro San Marzano DOP, mozzarella di bufala campana DOP, basilico e olio EVO) della Pizzeria 081 a Melegnano, in provincia di Milano
Foto di Marialuisa Iannuzzi
Al centro Franco Pepe assieme alla brigata di Identità Golose Milano guidata dal resident chef Edoardo Traverso e a sinistra Valentyn, collaboratore del Maestro di Caiazzo