07-11-2018
Yoji Tokuyoshi davanti alla sua insegna, aperta il 4 febbraio 2015 in via San Calocero, a Milano e pronta a cambiare connotati. A inizio 2019 aprirà Alter Ego a Tokyo
Sediamo una domenica a pranzo al ristorante di Yoji Tokuyoshi. Sul nostro tavolo srotola una sequenza omakase di due ore, un giocoso menu degustazione in cui il cuoco giapponese snocciola tutta la sua tecnica senza mai farla pesare. Pizze a domicilio che pizza non sono, ceasar salad con albumi montati, favolosi spaghetti con midollo e vongole, stampi che pressano ataviche tigelle, anatre e lumache nella stessa fondina, lollipop di zucca alla mantovana… C’è tutto per uscire felici da via San Calocero: non siamo i primi e non saremo gli ultimi a dirlo. Quel che ora ci preme, invece, è riferire dell’insospettabile quantità di progetti che il ragazzo di Tottori sta covando sotto la cenere. NUOVO CONCEPT A MILANO. «Abbiamo aperto il 4 febbraio 2015», ci racconta il cuoco all’inizio di una lunga chiacchierata, «Dopo 7 mesi avevamo già la stella Michelin. Nei primi 3 anni abbiamo avuto una crescita sempre costante; negli ultimi tempi registriamo invece una lieve flessione. Io credo che i milanesi si stiano lestamente stufando del modello fine dining. Per questo ho deciso di cambiare volto al ristorante».
Bao di astice
Piatti dall'ultimo percorso omakase del ristorante Tokuyoshi: Pizza delivery
Spaghetti midollo e vongole
Zucca alla mantovana
Dessert Monte Rosa, un inno alla montagna
La composizione finale della tavola (c'è lo zampino di Anna Paparozzi, flower designer, moglie del cuoco)
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Insegne, cuochi e ghiotti orientamenti: a narrarceli è Gabriele Zanatta, laureato in Filosofia, nonché coordinatore della Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Il suo punto di vista va ben oltre la superficie, per esplorare profondità e ampiezza della tavola, di tutto quello che è Zanattamente Buono.