13-04-2018
Corrado Assenza con la troupe americana di "Chef's Table", che gli ha fatto visita nel giugno scorso. Ne è uscito un mediometraggio di 45 minuti, visibile da oggi su Netflix
«Quando entri in una gelateria e vedi vaschette con montagne di pezzi di frutta o cioccolato sopra, gira le spalle: quello non è il vero gelato. Dopo però vai da Corrado. This is what gelato is about». Si apre con la dichiarazione d’amore della scrittrice americana Faith Willinger la puntata di Chef’s Table su Corrado Assenza, online da oggi per chi ha un abbonamento Netflix. Pazienza se in sottofondo suona l'immancabile mandolino: è un momento importante perché il pasticciere siciliano è il secondo italiano protagonista del serial che oggi inaugura la terza stagione, tutta dedicata ai pasticcieri (con Assenza ci sono anche gli episodi di Will Goldfarb, Jordi Roca e Christina Tosi). Una vetrina incredibile se pensiamo che la puntata su Massimo Bottura, apripista della prima serie, ha totalizzato fino a oggi 25 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo. Finalmente anche Assenza ha una platea globale, quella che merita. Perché, spiega l’amico e collega Massimiliano Alajmo, cameo nella puntata, «il bene che Corrado ha fatto alla Sicilia e all’Italia è incredibile. A lui non interessano i riflettori. Non è mai stato profeta in patria. Vuole solo promuovere il lavoro degli artigiani e i loro ingredienti. Ha un sapere sconfinato». Non sveliamo altri particolari sull’episodio per non togliere il gusto. Ma abbiamo sentito Assenza per farci raccontare i retroscena della puntata.
Corado Assenza, Caffè Sicilia, Noto (Siracusa)
Nella puntata, un contributo dell'amico Massimiliano Alajmo, chef delle Calandre di Rubano (Padova)
Assenza col regista Brian McGinn sull'Etna
Nella puntata, anche foto della gioventù di Corrado
I cannoli delle riprese? Divorati dalla troupe
Appagati al Caffè Sicilia
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
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classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Insegne, cuochi e ghiotti orientamenti: a narrarceli è Gabriele Zanatta, laureato in Filosofia, nonché coordinatore della Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Il suo punto di vista va ben oltre la superficie, per esplorare profondità e ampiezza della tavola, di tutto quello che è Zanattamente Buono.