31-10-2017
Massimo Bottura, chef dell'Osteria Francescana di Modena; il food writer giapponese Matsushiro Yamamoto e Jiro Ono, chef patron di Sukiyabashi Jiro a Tokyo. Sono i protagonisti della sessione di parole e cucina "Tradition and development" che avrà luogo a Nobeoka, nel sud del Giappone, all'ora di pranzo di venerdì 4 novembre. Un evento senza precedenti, di cui vi daremo conto
Ancora pochi giorni e scatterà una delle esperienze più intense per Massimo Bottura. Il cuoco dell’Osteria Francescana è stato invitato il 4 novembre a Nobeoka, nel sud del Giappone, per una session di parole e cucina accanto al leggendario Jiro Ono. Novantadue anni compiuti da pochi giorni, dal 1965 al timone del Sukiyabashi Jiro di Tokyo, Jiro è un’icona mondiale del sushi, non solo per il documentario “Jiro dreams of Sushi” che ne ha amplificato il mito (il film di David Gelb si trova online su Vimeo). E nemmeno per le dichiarazioni estasiate di Obama o perché Anthony Bourdain ha annunciato che vorrebbe consumare lì, accanto alla fermata del metrò di Ginza, il pasto prima di morire. «Quel che fa di un lui un maestro», ci spiega proprio Massimo Bottura, «è l’incredibile chirurgia applicata al riso. Un’acidità leggera che avvolge il palato e prolunga la salivazione in un bilanciamento perfetto dei sapori. Non serve aggiungere soia a quella che ha già spennellato lui. E il wasabi è una scintilla che dà un kick memorabile finale a un sushi che va oltre l’idea di perfezione».
Jiro Ono, classe 1925
Massimo Bottura da Jiro, il 20 luglio scorso. Scrive su Instagram: "Nel tempio del sushi da solo. Un'esperienza mistica". Nell'immagine, Yoshikazu Ono, figlio ed erede designato di Sukiyabashi Jiro
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Insegne, cuochi e ghiotti orientamenti: a narrarceli è Gabriele Zanatta, laureato in Filosofia, nonché coordinatore della Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Il suo punto di vista va ben oltre la superficie, per esplorare profondità e ampiezza della tavola, di tutto quello che è Zanattamente Buono.