02-12-2013
Eamon Rockey e Bryce Shuman, rispettivamente responsabile di sala e cantina del ristorante Betony di New York. Entrambi con una lunga esperienza all'Eleven Madison Park, 3 stelle Michelin, firmano uno dei progetti più interessanti aperti nell'ultimo anno nella Grande Mela (foto Betony facebook)
Succede che, a lavorare accanto ai grandissimi, un cuoco incassi grandi iniezioni di fiducia. Non si tratta tanto di carpire i segreti ad altri, quanto di imparare a gestire le brigate e far funzionare tutto in modo perfetto. Oggi più che mai, con gli chef diventati rockstar giramondo, il bravo sous-chef è un valore aggiunto. Ma se impari a camminare saldo sulle tue gambe a nome di un altro, viene prima o poi il momento in cui ti piglia un’irrefrenabile desiderio di indipendenza. Succede, e spesso con successo.
FIletto di manzo grigliato, lattuga romana e jus naturale
Con lui c’è Eamon Rockey, anch’egli già nello staff di EMP come bartender e maître di sala. Pupillo di Willy Guidara, Eamon aveva preso la sua strada dopo soli 3 anni di esperienza: il suo contributo nell’apertura di locali a TriBeCa e Williamsburg era stato determinante, soprattutto nella creazione della winelist e nella gestione della sala. Per non sbagliare, Shuman ha portato a Betony anche Luke Wohlers che ha seguito la carta dei vini (400 etichette).
Bryce propone una cucina semplice ma di grande impatto emotivo. Una buona importanza è data alla ricerca degli ingredienti, condita da una certa valorizzazione dei produttori locali. La carta si divide in 3. Si comincia con una sorta di finger food che ben si accompagna a un cocktail di benvenuto (Negroni Sbagliato e Orange Juleps, i must del bartender), piccoli assaggini da dividere sul tavolo come la Lingua con semi di senape, i Roll di astice e le Uova di trota marinate.
La sala del Betony (foto www.justopenednewyork.com)
Il locale, 57ma tra la Quinta e la Sesta, punta sull’informalità con i mattoncini a vista, scelte che coniugano modernità e classicismo. 85 posti a sedere in sala, 35 al bar e una spazio privato con altri 30 posti. In sei mesi Betony (che è il nome di un erba della famiglia della menta, “betonica” in italiano) ha conquistato pubblico e critica. Per Esquire magazine è il ristorante dell’anno e il New York Times gli ha dato 3 stelle, la stella valutazione dal New York Post.
Betony 41 west, 57th New York, Stati Uniti +1. 212.4652400 Prezzi medi: antipasti 14, entrée 20, main course 20, dessert 12 dollari Aperto solo la sera. Chiuso il venerdì
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista sportivo a Eurosport con 16 Olimpiadi all’attivo (l'ultima, Pyeongchang 2018), ha un’antica passione per il cibo. Assaggiatore di Identità Milano dalla prima edizione