24-01-2018
Racines, l'ultima avventura di Simone Tondo a Parigi, al numero 8 di Passage des Panoramas, telefono +33.(0)1.40130641
Il percorso di conquista della scena gastronomica parigina di Simone Tondo, 30 anni appena compiuti, prosegue con successo. Dopo il triennio (2012-2015) del bistronomico Roseval, in cui il giovane chef fece emergere il proprio talento, e un anno nel ristorante gastronomico Tondo, nell’ex Gazzetta di Petter Nilsson in rue de Cotte, il carismatico sardo prosegue la sua ascesa. Ultima avventura: Racines, mitico ristorante dello storico Passage des Panoramas, dove si assaporano la qualità del prodotto, il legame col territorio e una sintesi attenta e oculata dei punti di forza della cucina italiana e di quella francese. Con 24 coperti all’interno e 8 in terrazza, un menu à la carte che prevede tre scelte tra entrée, plat e dessert e circa 60 referenze di vini naturali italiani e francesi, Simone tiene ben saldi i suoi obiettivi: «Garantire la continuità con il passato del Racines, che ha visto transitare nelle sue cucine Pierre Jancou e Sven Chartier (chef del ristorante Saturne, ndr) e prestare la massima attenzione a ogni dettaglio affinché i clienti stiano bene a tavola. Vogliamo creare una sorta di rifugio in cui i commensali possano mangiare un pezzo di carne cotto come in un ristorante gastronomico e un piatto di pasta gustoso come se lo avesse fatto la mamma».
Simone Tondo, classe 1988
Gnocchi, ragù di guancia di manzo e capperi di Pantelleria (foto @luckymiam)
Stephanie Crockford, direttore di sala (foto @luckymiam)
Ravioli di riso
Il menu cambia ogni settimana, con l’esclusione dei dolci. «Oggi il commensale è più preparato di dieci anni fa, quindi io cerco di fare quello che le persone a Parigi conoscono meno, preparando un piatto della nonna che parla a più palati». Tra le entrée più apprezzate, Scampi con patate e nocciole piemontesi, Calamaro mi-cuit, Midollo con crema di prezzemolo. Tra i piatti principali spiccano le Tagliatelle al ragù di guancia di manzo e capperi di Pantelleria, Gnocchi di spinaci e ricci e l’Animella con mousselin di topinambur e acciughe di Cetara. Il menu si chiude con due classici, uno italiano e uno francese: un indimenticabile Tiramisù e una Tarteletta al limone, meringa e pepe di Sarawak. Tutti piatti che lasciano una grande desiderio di tornare.
Zuppa di spinaci e ortica
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
docente di Organizzazione nel Dipartimento di Management della Iéseg School of Management (Parigi), insegna comportamento organizzativo, progettazione organizzativa e gestione della creatività e dell'innovazione. I suoi principali temi di ricerca sono la creatività e i processi sociali e organizzativi nel settore del lusso, con un focus particolare sull'alta cucina
Dal Mondo è curiosità, fascino, un guida verso i migliori indirizzi intorno al globo, di cui vi raccontiamo non solo piatti, insegne, ingredienti, ma anche le vite di personaggi che stanno facendo la differenza nel nostro Pianeta, dalla ristorazione al meraviglioso mondo del vino.