24-05-2017
La sfarzosa sala del ristorante Amber di Hong Kong, cucina franco-asiatica firmata da uno chef olandese, Richard Ekkebus (foto Amber)
Hong Kong ha una superficie pari a circa un terzo della Valle d'Aosta, una popolazione di oltre 7 milione di abitanti (è una delle aree più densamente popolate del pianeta) e ben 61 ristoranti con stella Michelin, di cui 6 con tre stelle. Un vero e proprio eden gastronomico per i gourmet più incalliti.
Il viaggio può iniziare da Milano con Cathay Pacific, compagnia aerea di bandiera della regione amministrativa. Il menu per business e first class è studiato nientemeno che dal nostro Andra Aprea del Vun di Milano: sul vassoio arrivano un vitello tonnato leggermente rivisitato e branzino all'acquapazza.
La prima sera non abbiamo potuto fare a meno di provare la cucina di Amber, 2 stelle Michelin e 24° posto nella World’s 50Best, al settimo piano del Landmark Mandarin Oriental. Lo chef olandese Richard Ekkebus - trascorsi nelle cucine di Alain Passard, Guy Savoy e Pierre Gagnaire - propone una cucina spiccatamente francese ma anche asiatica: basi più classiche e tanti ingredienti orientali. Una contaminazione riuscita, un mix di sapori e profumi che rendono l'esperienza molto gradevole in una sorta di non-luogo dove Oriente e Occidente si spalleggiano e supportano, col risultato di un vero e proprio valore aggiunto per tutti coloro che sono alla ricerca di emozioni ma senza eccessi nei voli pindarici.
L'Union cocktail dell'M-Bar, al 25° piano (foto M-Bar)
Dopo cena il consiglio è di fare due passi fino all'altro Mandarin Oriental, due soli isolati e 25 piani in ascesa fino all'M-Bar. Qui cocktail di livello e la perfetta incarnazione di quello che i francesi definiscono “beaucoup d'ambience”.
Uno degli chef più famosi di Hong Kong (nato a Londra) è una vecchia conoscenza di Identità. Si chiama Alvin Leung, detto “demon chef”. Bo Innovation, 3 stelle Michelin, propone una cucina cinese estrema, X-treme chinese come la definisce lui. Ma a questo noi abbiamo preferito l'altro ristorante dello chef: si chiama Mic Kitchen, ha una stella, ed è nascosto in una zona poco modaiola di Hong Kong, in mezzo a uffici e magazzini.
Il Mic Burger del ristorante Mic Kitchen di Alvin Leung, una stella Michelin (foto mickitchen.com.hk)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Cultore del bien vivre, lavorando nella moda ha sviluppato una grande passione per i viaggi e per la cucina