Jean-François Piège
Trippa arrostita
IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita Carlo Cracco: «Cari colleghi, basta egoismi. Costruiamo una casa che rappresenti tutti»
Stefano Bizzarri e Allegra Tirotti Romanoff
Dalla Gioconda, il nuovo progetto gastronomico inaugurato lo scorso 21 giugno a Gabicce Monte da Stefano Bizzarri con la compagna Allegra Tirotti Romanoff è un autentico “affare di famiglia”. Una famiglia allargata che coinvolge non solo Stefano e Allegra, che si è occupata in prima persona del design e del concept estetico del ristorante, ma anche Marco Bizzarri, padre di Stefano e Presidente e CEO di Gucci, e la moglie Maristella assieme a tutta la giovane e già affiatata brigata guidata da Davide di Fabio per 16 anni sous-chef di Massimo Bottura all'Osteria Francescana di Modena. Fattore umano, amicizia, affinità elettive, scelte che guardano con responsabilità al futuro, sono gli elementi che emergono dalla nuova conversazione digitale del ciclo “FOOD TALKS | Ristorazione e ospitalità: ingredienti per la rinascita” condotto da Marco Montemagno e promosso da S.Pellegrino per offrire spunti di riflessione sul mondo della gastronomia in un momento di delicata transizione e ripresa globale.
Un’altra storia imprenditoriale esemplare, dunque, che dona nuova vita al Dalla Gioconda, storico locale di Gabicce Monte, al confine tra Marche ed Emilia-Romagna, chiamato così dalla signora che, negli anni Cinquanta, aprì un dancing in un borgo che avrebbe visto nascere insegne che hanno fatto storia. Un luogo del cuore, come ama definirlo la famiglia Bizzarri, dove oggi inizia una storia nuova che poggia su solide basi affettive, a partire dall’amicizia autentica che lega Marco Bizzarri e Massimo Bottura per 5 anni compagni di banco alle scuole superiori. Da quell’amicizia si è sviluppato anche un progetto importante e di caratura internazionale - Gucci Osteria.
Marco Bizzarri
Un concept tutto da scoprire che nasce da scelte che guardano con responsabilità al futuro. Stefano Bizzarri, con la compagna Allegra, hanno voluto assecondare i valori impressi dalla natura circostante per confezionare un luogo a basso impatto ambientale, progettato con un’attenzione particolare alla sostenibilità nelle sue diverse forme di applicazione.
“Quando mi chiedono cosa significa esser sostenibili, io dico che la sostenibilità va cercata dentro di noi. Nel modo in cui ci comportiamo ogni giorno” sottolinea Stefano. “L’intera struttura è stata progettata per essere realizzata per ridurre drasticamente l’impatto ambientale, in un luogo che confina con la Riserva Naturale di San Bartolo".
“Nel restyling, - prosegue Stefano - ci siamo posti due importanti obiettivi in termini di sostenibilità: il primo riguarda la scelta dei materiali, il secondo riguarda le scelte energetiche. La mia compagna Allegra ha seguito il design e la selezione dei materiali dell’arredamento che non impattano sulla qualità dell’aria. Stiamo inoltre puntando al livello Gold della certificazione LEED®, che ci consentirà di essere uno dei primi ristoranti in Europa e il primo ristorante in assoluto in Italia a raggiungere questo traguardo. Un risultato che non è importante in quanto tale ma perché, per raggiungerlo, abbiamo dovuto impegnarci in un processo di ricerca che ha disciplinato il nostro lavoro e il nostro impegno nello studio della qualità ecologica degli interni oltre che del risparmio idrico ed energetico che abbiamo ottenuto implementando la struttura con l’utilizzo di energia geotermica.
Marco Montemagno
Questo e molto altro nella conversazione di Marco Montemagno con la famiglia Bizzarri che coinvolge con il suo entusiasmo contagioso e che comunica un modello di armonica condivisione della progettualità e della gestione dei ruoli. Un “saper fare” per nulla scontato quando si è imprenditori e quando l’impresa coincide con la famiglia.
L’intervista completa è on line su tutti i canali e i profili social di Marco Montemagno - LinkedIn, Facebook e YouTube - dove è possibile rivedere on demand tutti i precedenti contributi raccolti nella playlist dedicata al progetto FOOD TALKS.
L'articolo è a cura di Identità Golose, la testata che organizza il congresso internazionale di alta cucina, edita il sito www.identitagolose.it e la Guida Identità Golose online, oltre a firmare numerosi altri eventi in Italia e all'estero
Ieri sera a Identità Golose Milano Richard Abou Zaki (Retroscena a Porto San Giorgio, Fermo), Davide Di Fabio (Dalla Gioconda a Gabicce Monte, Pesaro Urbino) e Francesco Vincenzi (Franceschetta58 a Modena) - da sinistra dietro- si sono ritrovati insieme per una cena a sei mani davvero speciale: l'occasione d'oro è la presentazione al pubblico meneghino del libro Ospitalità. A way of life di Mattia Cicognani, una pubblicazione Maretti Editore. In primo piano, da sinistra, Manfredi Maretti, Mattia Cicognani e Paolo Marchi, nella sala Ovale di Identità Golose Milano di via Romagnosi
Tartufo protagonista nella lezione di Identità Vegetali che ha visto sul palco un trio d'eccezione, quello composto da Bobo Cerea, Davide Di Fabio e Salvatore Bianco. Tutte le foito sono di Brambilla-Serrani
Davide Di Fabio, 36 anni, chef del ristorante Dalla Gioconda a Gabicce Mare (Pesaro Urbino)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose