12-04-2021

L'Ottava Nota a Palermo: per amore della Sicilia

Vladimiro Farina, dopo aver raggiunto un buon successo in Spagna, è tornato nella sua Palermo per aprire un ristorante e celebrare la cucina delle sue radici

Vladimiro Farina

Vladimiro Farina

Vladimiro Farina è uno di quegli chef globetrotter che dopo anni passati all’estero decide di tornare per lasciare un’impronta nel luogo in cui è nato, Palermo. Prima Taverna Siciliana a Madrid dove sfiora la stella Michelin, la Sicilia che si esprime a gran voce. Poi è la Spagna del sud ad accoglierlo alla fine degli anni ’90, Cordova non è poi così diversa dalla sua Terra Madre, i profumi, il fulgore mediterraneo, le estati bollenti.

Nel 2010 Vladimiro apre a Palermo l’Ottava Nota, si torna a casa volentieri, la Spagna ha lasciato un buon sapore in bocca. Il locale è nella guida Michelin dal 2012, una cucina di pesce e di carne dell’Isola, fatta di ricordi e sperimentazione, tecnica e visione personale.

Uno scorcio della sala

Uno scorcio della sala

Pochi coperti, due ambienti raccolti dallo stile contemporaneo, una carta vini divertente ed efficace. Si lascia parlare il territorio e non solo, ci si guarda anche in giro, là fuori c’è un mondo di diversità da cogliere. Gli ingredienti parlano da soli in questi tre piatti che raccontano un po’ di storie vicine e lontane nello spazio e nel tempo.

In cucina con il sous chef Giuseppe Lapi

In cucina con il sous chef Giuseppe Lapi

Nei Gamberi con Anima il gambero rosso è leggermente scottato insieme alle animelle di vitello sbollentate, e poi soffritte con porro, dragoncello e noce moscata che riscalda. Una frolla salata contiene gli umori della carne e quasi la si potrebbe immaginare come elemento di piccola pasticceria salata. I gamberi sono liberi, solamente accostati, il gel di prezzemolo e la marmellata di cipolla rossa e zenzero danno una dolce, fresca, acida armoniosità al piatto. Tutto è ben legato ma distinto, ogni boccone ha la sua ragion d’essere nell’insieme delle cose. Il segreto è questo, il fil rouge dei tre piatti: Sicilia visionaria.

Gamberi con Anima

Gamberi con Anima

Poi lo Scampo Perepepè dove il croccante, il dolce e il grasso ballano con il pepe di Giamaica. Scampo di Mazara panato nella semola e fritto, crema di taleggio, sfere di pera decana appena scaldata, salvia e salvia in tempura. Non c’è nulla di ridondante (nemmeno nella salvia in due consistenze), la ricchezza è nelle cose che si riconoscono, nelle cotture ben eseguite, nell’estetica senza troppe velleità di dover stupide, e qui sta la visione, fare cose buone con gli ingredienti del momento e con grande cura.

Scampo Perepepè

Scampo Perepepè

Questa nonchalance con cui i piatti si susseguono rilassati, mai stressati, non viene mai dal nulla. Seppia senza nero sembra nascere da una privazione, l’assenza del nero celeberrimo. Si lascia spazio al fegato della seppia, alla sua carne delicata e chiara, all’aglio rosso croccante. Un bucatino cremoso in cui l’olio infuso all’aglio è la genesi necessaria, la seppia non si confonde, il suo fegato diventa un’emulsione marina e sapida, il peperoncino ci riporta alla terra.

Seppia senza nero

Seppia senza nero

Le lamelle di aglio disidratato si gustano quasi come chips, un aroma inconfondibile, dolce e abbondante in bocca, e questo è sicuramente un cult spagnolo. Vladimiro e la sua squadra di giovani professionisti portano avanti, con coerenza e non poca forza di volontà, una realtà che è da anni una sicurezza nel variegato panorama palermitano. L’Ottava Nota è un concentrato di talento e ricca sobrietà. Perchè la classe risuona lieve, vibra, e non si prende mai troppo sul serio.

L’Ottava Nota
Via Butera, 55
Palermo
+39.091.6168601
Prezzo medio: antipasti 20, primi 21, secondi 22, dolci 7 euro


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Caterina Lo Casto

Nata a Bologna nel 1992, origini siciliane e romagnole, diploma Classico, laureata in Scienze della comunicazione. A vent’anni comincia a lavorare in cucina, prima Bologna, poi Grecia, Palermo. Nel 2019 si iscrive a Storia e cultura dell’alimentazione a Bologna. La passione per il mare, le isole, il cibo, il cinema e le storie identitarie sono gli aspetti che più la definiscono come persona e scrittrice in nuce

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