Attorno a mezzogiorno, scatta l’ora di un’interessante lezione a 2 microfoni: Franco Pepe, pizzaiolo di Pepe in Grani a Caiazzo (fresco best chef del mondo ad Amsterdam) e Leopoldo Gasbarro, giornalista di economia e finanza, tra le tante cose direttore di Wall Street Italia. L’amicizia tra i due è nata grazie a un amico comune, Niko Romito: «Niko e Franco», specifica all’inizio Gasbarro, «sono due persone accomunate dalla semplicità nel porsi e nel raccontarsi. Due uomini d’amore capaci di cambiare pelle ai rispettivi luoghi».
Il tema della doppia orazione è una ricetta, ma per una volta non si parla di Margherite sbagliate o di coni fritti ma di assetti di una pizzeria speciale al tempo del covid. «La pandemia», spiega Pepe, «ha messo in discussione il nostro modello. Non potevamo più gestire alla maniera di sempre il flusso di 13/14mila persone che transitano a Caiazzo ogni mese. Il vicolo da cui si accede al ristorante è sempre sovraffollato, ho tenuto in cassa integrazione 43 persone. È andata in difficoltà non solo la pizzeria ma l’intero indotto del territorio, con il piccolo commercio. Mi sono sentito responsabile. Ho chiamato Leopoldo, chiedendogli delle previsioni e delle idee su come ripartire».
«Con il covid», risponde il giornalista mostrando un grafico che misura l’indice di paura dei mercati, mai così alto dai tempi della crisi della Lehman Brothers, «tutto è andato a farsi benedire. Ma occorreva ricostruire». A partire da un nuovo team. Che il pizzaiolo elenca per competenza e nome proprio e cognome, aiutato dalle slide: «Nello staff abbiamo oggi una covid manager,
Rosanna Buonomo, un biologo nutrizionista
Michelina Petrazzuoli, un giornalista economista,
Leopoldo qui con me, un f&b manager,
Giovanni Avollo, che ha ridisegnato l’accoglienza e
Andrea Chirico, mental coach. La nostra ricetta somma dunque nuove persone e nuove competenze, indirizzate su nuovi obiettivi: preservare e creare lavoro e garantire sicurezza ai clienti.
«Chi non le ha», aggiunge tranchant
Gasbarro, «sparirà dal mercato. Ma la forza di questo modello e della digitalizzazione crescente è che potenzialmente può essere replicato in qualsiasi parte del mondo. Nel suo piccolo, Pepe è tornato ad accelerare di nuovo a Caiazzo quell’economia circolare di cui già si giovavano aziende, piccolo commercio, urbanistica, strutture ricettive». 12mila persone al mese ora, e cresceranno.

Gasbarro, Pepe e Paolo Marchi
Le lezione si chiude con un messaggio di ottimismo, allorché il giornalista mostra una mappa dettagliata della superficie lunare: «Basta pessimismo, il mondo ha davanti rivoluzione fortissime. E siamo solo all’inizio».