15-09-2022
Salvatore Sodano, al centro, con la brigata di Identità Golose Milano
Una Venezia nuova, una Venezia innovativa: è questo, fin dall'inizio, l'obiettivo che si propone il ristorante Local, aperto da Benedetta Fullin circa sette anni fa. Interpretare la cultura gastronomica veneziana, le ricette, gli ingredienti, le tradizioni, i gusti, ma sapendo portarli nella contemporaneità, con una ricerca tecnica, con uno spirito personale. E' un obiettivo raggiunto in questi anni da questa insegna, che ha anche conquistato una stella Michelin, nel 2021.
Da allora però c'è stato un avvicendamento in cucina: dopo Matteo Tagliapietra è arrivato in laguna il campano Salvatore Sodano, portando con sé una brigata rodata e affiatata. Ha lavorato molto a Londra Sodano, sia da solo che con il fratello Francesco (che avevamo ospitato a Identità Golose Milano l'anno scorso, quando era lo chef del Faro di Capo d'Orso), e ancora oggi, quando racconta di sé e della propria cucina usa spesso parole inglesi.
Salvatore Sodano, a destra, con il resident chef di Identità Golose Milano, Edoardo Traverso
Difficile non rimanere colpiti dal racconto del suono di Venezia che ci ha fatto Trevisan, spiegando perché al Local sia stata presa la scelta di non avere musica di sottofondo in sala: «Venezia è una città con un suono particolare, unico: al ristorante non arrivi in macchina o in taxi, non percepisci i rumori dei motori, ma nemmeno della musica che esce da un autoradio. A Venezia, soprattutto di sera, ci sono molti silenzi, in cui gli unici suoni sono quelli dello sciabordìo dell'acqua, o i rumori che provengono dalla finestra di una casa, lasciata socchiusa. I suoni e i rumori di Venezia sono quelli fatti dalle persone, così abbiamo voluto che nel nostro ristorante gli unici suoni fossero quelli di chi lo frequenta».
Manuel Trevisan
Salvatore Sodano, prima di arrivare al Local, Venezia la conosceva molto poco. E ricordando il giorno in cui ha conosciuto Benedetta Fullin, il fratello Luca e lo stesso Manuel Trevisan, ritrova nella memoria un pensiero: «Mi sono accorto subito, mentre da una terrazza mi mostravano e raccontavano la loro città, che erano animati dallo stesso amore che ho io per la mia Napoli. Accorgermi di quell'attaccamento così sincero e forte mi ha fatto pensare che avremmo potuto lavorare molto bene insieme, perché c'era un'affinità profonda».
Gamberi, pompelmo, caviale d’aringa e nasturzio
Risone di gò
Pescato del giorno, cozze e cicoria, altro piatto riuscitissimo, con un gioco sull'amaro che attraversa il piatto ed esalta il pesce, una ventresca di ricciola, maturata per 15 giorni
Ibisco, melograno e Caramelia Valrhona, dall'amaro al dolce, con un dessert di grande immediatezza e golosità
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Venite a brindare con noi! Il restaurant manager Andrea Polini, l'executive chef Edoardo Traverso e le brigate di sala e cucina di Identità Golose Milano vi aspettano per la cena del 24 dicembre, il pranzo del 25 e il cenone del 31. Prenotazioni qui
Tutte le foto sono di OnStageStudio
Saranno tre gli appuntamenti di Identità in Festa: la cena del 24 dicembre, il pranzo del 25 dicembre, il cenone del 31 dicembre. Per prenotare il vostro tavolo, visitate la pagina dedicata sul sito dell'Hub
Identità Golose Milano è tutto quello che accade tra le mura dell’hub internazionale della gastronomia: eventi, attività esclusive, ma anche aggiornamenti sugli attesi cambi menu a cura dell’executive chef Edoardo Traverso, fino ai deliziosi report delle cene firmate da prestigiosi chef ospiti