Scende la canicola su Milano e si accende in parallelo la febbre delle “minuscole cose di pregio”, schizzata ieri alle stelle con la seconda edizione di Identità Rubitt, un vocabolo quest’ultimo che, scovato dal Danilo Ingannamorte tra le pieghe di un testo della Scapigliatura meneghina di fine Ottocento, designa ormai d’ufficio la new wave delle “tapas alla milanese”.
Che ci si stia finalmente accorgendo che piccolo è bello? Che la ventata dei pintxos baschi stia finalmente attecchendo sulla pianura padana? Il sospetto è forte a giudicare l’afflusso di gente a getto continuo che ieri ha affollato gli spazi del Dopolavoro Bicocca di Milano, per un giorno puntellato da 7 isole presidiate da 7 squadre di cuochi d’insegne milanesi (il padrone di casa Paolo Casanova, Battisti/Delcourt di Ratanà ed Erba Brusca, Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor di Al Mercato, Varese/Ciciriello di Alice, Matteo Vigotti di Peck e Giovanni Giberti di Pavè) e para-milanesi (Christian e Manuel Costardi di Cinzia a Vercelli e Andrea Besuschio della Pasticceria Besuschio di Abbiategrasso). Ognuno cucinava due rubitt (uno a testa i due pasticceri Besuschio e Giberti). Ci siamo divertiti ad assegnare un primato a ciascun micro-piatto.

PADRE E FIGLIO. Andrea e Anselmo Besuschio
Il più ingannevole: la
Spuma di Grana Padano, con riduzione di birra e polvere di caffè dei
Costardi. Dall’alto sembrava un risotto (peraltro un po' il simbolo dei due fratelloni).
I più spacca-fauci: il Blackened chicken e l’Insalata di orecchie di maiale di Nespor e Roncoroni. La salsa chilly dolce del primo e il pepe anestetizzante di Sichuan del secondo generavano goduriose e prolungate spiciness.
I più citazionisti: i rubitt di Besuschio e il granchio di Vigotti, due intepretazioni diverse del club sandwich, la prima costruita su note dolci, la seconda sulla delicatezza del granchio.
I più duri a morire: gli Gnocchi di pane di Paolo Casanova. Il cuoco li vorrebbe togliere dalla carta ma c’è gente che si mette in marcia apposta per provarli.

BUONA LA SECONDA. Tanta gente al Dopolavoro per Identità Rubitt 2
Il più sudista: la
Passatina di pomodoro con ricotta e sgombri di
Viviana Varese. Lo mangiavi, riaprivi gli occhi e veniva il disappunto ad accorgersi di non essere in Costiera Amalfitana.
Il più piemontese: Pane, lingua e salsa verde del Battisti, una felice rubittizazione langarola.
Il più multi-texture: quello di Giovanni Giberti, col croccante di pane, il cremoso al cioccolato e l’aroma etereo del lime.
Idee, idee, idee perché piccolo è bello. Firmate da ragazzi mai contenti. A proposito di inquietudine produttiva, chiudiamo con 3 notizie novità: 1. i ragazzi del Mercato apriranno entro fine mese Al Mercato Noodle Bar in viale Bligny a Milano 2. Vigotti è pronto ad allestire un ristorante gourmet al primo piano di Peck 3. Besuschio ha da poco trasformato il suo pastry-lab ad Abbiategrasso in una locanda con splendide camere. Idee, idee, idee.