18-05-2013
Si è aperta ieri la tre giorni del Roma Food & Wine Festival a Eataly, quartiere Ostiense. Il lato beverage ha messo in vetrina centinaia di etichette di decine e decine di grandi vignaioli, birre, acque e degustazioni molto seguite come quella della foto. Oggi, il bis con altrettanti motivi e assaggi interessanti (foto di Federica Tafuro)
Buon cibo e grandi vini hanno aperto ieri la 3 giorni del Roma Food & Wine Festival a Eataly in zona Ostiense e non c’è nulla di più naturale che abbinare un buon calice di vino a un piatto importante, così come Acqua Panna e S. Pellegrino nell’edizione limitata dedicata a Luciano Pavarotti, un’etichetta scintillante e originale. E non dimentichiamo gli abbinamenti della celebrity sommelier Alessandra Rotondi con le Birre Moretti Doppio Malto, Zero e Baffo d’Oro rispettivamente per i piatti degli chef Ugo Alciati, Moreno Cedroni e Arcangelo Dandini, oltre al blind test serale.
Oggi scende nell’arena il sommelier Marco Reitano della Pergola di Roma, dalle 12 alle 15: ha studiato gli abbinamenti con i piatti di Marianna Vitale (Birra Moretti Doppio Malto) ed Emanuele Scarello (Birra Moretti Grand Cru). E infine dello chef Heinz Beck con Birra Moretti La Rossa. A seguire, Paolo Abballe di Metamorfosi: ha individuato il miglior matrimonio birroso con i piatti di Francesco Apreda (Birra Moretti Doppio Malto), gli Gnocchi alla romanara di Davide Scabin (Birra Moretti La Rossa) e Marco Stabile (Birra Moretti Grand Cru). Sempre interessanti i blind test per il pubblico: Reitano alle 13.15 e Abballe alle 19.30.
Helmuth Köcher e Ian D’Agata hanno condotto in porto benissimo le prime degustazioni del programma “Grandi incontri guidati”. Alle 16: Sangiovese Study I, una verticale di Fontalloro del ventunesimo secolo, il Supertuscan 100% di Fèlsina, introdotto dal produttore Giuseppe Mazzocolin, il vero maestro del Fontalloro dal 1983, prima annata di produzione. Rare emozioni con 9 annate, dal 2009 al 2000, massime espressioni di questa terra di confine tra Chianti Classico e Terre Senesi. Un vino che non teme il caldo e si racconta con un 2003 suadente e un 2005 accademico.
Alle 19 il Pecorino, grande bianco marchigiano e abruzzese, confrontato amichevolmente con sua maestà il Riesling tedesco. Ian D’Agata, Alessandro Bocchetti e Fabio Turchetti, degustatori di elevata caratura, lo hanno definito "il Riesling Mediterraneo". Erano le interpretazioni di Cataldi Madonna, Tiberio e Torre dei Beati per l’Abruzzo e Cocci Grifoni per le Marche, annate 2010-12. Grande acidità, note agrumate. Un vitigno pedemontano con una vitalità tutta da scoprire. Interessanti, nel confronto, le assonanze delle parti erbacee e della freschezza dinamica. Gli stranieri? Riesling Haus Klosterberg 2010 e stesso millesimo per il mitico Schloss Johannisberg Gel Black.
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione