16-02-2013
Auditoriuuum
In cinquanta scatti, il racconto della tre giorni nella sala lezioni principale di Identità Milano
L'Auditorium di Identità Milano, la sala più grande delle lezioni che si sono avvicendate dal 10 al 12 febbraio al MiCo di via Gattamelata, sede della nona edizione del Congresso. Nelle prime quattro edizioni, Identità era ospitata a Palazzo Mezzanotte, in centro a Milano (foto di Alessandro Castiglioni e Fabrice Gallina)
Assalto a Kobe Desramaults
Emilie Rey ed Eric Pras: coppia dolce
"Percorsi" di Gianluca Fusto: doppia presentazione del libro, doppi applausi
The Fat Duck Trio: 5 anni dopo Heston Blumenthal, il ristorante di Bray torna sul palco milanese con James Petrie, Jonny Lake e Hideko Kawa
Heinz Beck e il suo braccio armato dolce Giuseppe Amato
Massimiliano Alajmo: J come Pjizza
Fabio Barbaglini, Ezio Santin e Massimiliano Alajmo: dietro al maestro
I fratelli Castanho: l'Amazzonia di Belem
Rafa Peña e il suo aiutante: gioventù catalana
Francesca Barberini, Andrea Petrini, Bertrand Grébaut e Theo Dany
Angel Leon, il pesce alle Colonne d'Ercole
Giulia Corradetti, Magnus Nilsson e Lisa Marchesi
Ryan Clift: il cocktail-pairing
Carlo Cracco e Matteo Baronetto: le basi dell'acido
Oscar Farinetti e Clement Vachon
Massimo Bottura. Sullo sfondo, Davide Di Fabio
Il giubilo di Dominique Persoone
Davide Scabin e il suo secondo Giuseppe Rambaldi
Tonino Cannavacciuolo e Gennaro Esposito
Nella selva di arti, Gert De Mangeleer
Gianluca Fusto, spettatore del Dossier Dessert
Irina Freguia e Ivan Crispo
Maxime Meilleur: superlativo
Lo squadrone del Coq di Lorenzo Cogo
A sinistra, si riconosce Giuliano Badessari
Daniel Humm e Stefano Vegliani
Pietro Zito e Paolo Marchi: le genesi del rispetto
Franco Pepe, Francesca Romana Barberini e Simone Padoan
A destra, David Kinch con Jacob Pilarski
Cristina Bowerman: concentrata
Jacopo Bianchi, Jordi Roca e Joan Roca: viva il Celler
Oscar Farinetti e Claudio Ceroni
Il secondo anno consecutivo al primo piano di via Gattamelata 5 (nel 2011 il congresso era diviso su due livelli, con l’Auditorium collocato al secondo) ha funzionato molto bene: i 450 posti a sedere erano quasi sempre occupati, e l’afflusso veniva quasi doppiato nei momenti di maggiore affollamento. Sul palco si sono passati il microfono un totale di 39 cuochi, divisi nella 3 giorni in 29 lezioni. Una somma cui occorre aggiungere tutti gli aiuti cuoco che si sono alternati davanti e dietro le quinte (nell'ombra i movimenti erano spesso frenetici)
A loro vanno aggiunti tutti le decine di ragazzi che hanno reso possibile tutto questo, orchestrati dal direttore di produzione di MagentaBureau Claudio Scavizzi. E ancora, tutti i tecnici, i fotografi, i traduttori delle lezioni, i ragazzi della redazione, gli steward, i presentatori delle lezioni (su tutti Tarsia Trevisan, Francesca Romana Barberini e Livia Chiriotti). Un esercito di persone, ognuno coi suoi compiti, stabiliti nel corso di un anno intero, scandito dal desiderio di sistemare ogni cosa al suo posto e di sbagliare il meno possibile. Nelle immagini qui sotto, abbiamo cercato di ricapitolare con 50 scatti lo svolgersi e i protagonisti della 3 giorni.
Assalto a Kobe Desramaults
Emilie Rey ed Eric Pras: coppia dolce
"Percorsi" di Gianluca Fusto: doppia presentazione del libro, doppi applausi
The Fat Duck Trio: 5 anni dopo Heston Blumenthal, il ristorante di Bray torna sul palco milanese con James Petrie, Jonny Lake e Hideko Kawa
Heinz Beck e il suo braccio armato dolce Giuseppe Amato
Massimiliano Alajmo: J come Pjizza
Fabio Barbaglini, Ezio Santin e Massimiliano Alajmo: dietro al maestro
I fratelli Castanho: l'Amazzonia di Belem
Rafa Peña e il suo aiutante: gioventù catalana
Francesca Barberini, Andrea Petrini, Bertrand Grébaut e Theo Dany
Angel Leon, il pesce alle Colonne d'Ercole
Giulia Corradetti, Magnus Nilsson e Lisa Marchesi
Ryan Clift: il cocktail-pairing
Carlo Cracco e Matteo Baronetto: le basi dell'acido
Oscar Farinetti e Clement Vachon
Massimo Bottura. Sullo sfondo, Davide Di Fabio
Il giubilo di Dominique Persoone
Davide Scabin e il suo secondo Giuseppe Rambaldi
Tonino Cannavacciuolo e Gennaro Esposito
Nella selva di arti, Gert De Mangeleer
Gianluca Fusto, spettatore del Dossier Dessert
Irina Freguia e Ivan Crispo
Maxime Meilleur: superlativo
Lo squadrone del Coq di Lorenzo Cogo
A sinistra, si riconosce Giuliano Badessari
Daniel Humm e Stefano Vegliani
Pietro Zito e Paolo Marchi: le genesi del rispetto
Franco Pepe, Francesca Romana Barberini e Simone Padoan
A destra, David Kinch con Jacob Pilarski
Cristina Bowerman: concentrata
Jacopo Bianchi, Jordi Roca e Joan Roca: viva il Celler
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