Se andate nel sito ufficiale dell’Expo 2015 di Milano impossibile che il vostro sguardo non cada su due numeri, uno diverso di giorno in giorno e un altro pure ma con un variare molto più lento. Non solo: tanto la prima cifra si riduce, per arrivare a un giorno a 0, quanto la seconda cresce, obiettivo passare dall’attuale 108 (centotto mentre scrivo) all’ipotesi 130.

Massimo Bottura, Oscar Farinetti e Joe Bastianich
Tutto è subito spiegato: oggi, giovedì 1 novembre, mancano 30 mesi (o due anni e mezzo se vi suona meglio) all’apertura dell’Esposizione Universale milanese prevista per il Primo Maggio 2015. A quel giorno, un venerdì, un week-end lungo è dunque lì ad attenderci, mancano 911 giorni (primo numero), domani 910 e via così fino a zero. Il secondo è invece un 108 come le nazioni che hanno già aderito ufficialmente, ultima arrivata l’Estonia, erano 105 una ventina di giorni fa quando Identità New York, edizione numero 3, ha confermato di non essere stata esclusivamente una carrellata di cuochi, lezioni e cene. Lì sulla Fifth Avenue all’incrocio con la Broadway, altezza Madison Square Park e grattacielo Flatiron, non si è solo insegnato cucina e nemmeno solo cenato e bevuto all’italiana tra l’aula della Scuola, al piano terra di Eataly, e la Birreria sul tetto di un edificio di una quindicina di piani.
La terza edizione, dal 12 al 14 ottobre, ha visto anche la presenza dell’assessore al Commercio e Attività Produttive del Comune di Milano, Franco D’Alfonso, e dei vertici dell’Expo 2015, in primis l’amministratore delegato Giuseppe Sala.

Ospiti al Manzo, politici, responsabili Expo 2015, rappresentanti di marchi illustri del made in Italy, del Consolato Generale d'Italia a New York e giornalisti statunitensi
Per D’Alfonso una traversata atlantica per ricordare ai presenti che «Milano è una piccola New York, melting pot di gente da ogni parte d’Italia, come il vicentino Carlo Cracco qui accanto a me. Un bel viatico per l’Expo 2015, che centreremo sul tema Feeding the planet Energy for life. Nel 2015 accorreranno persone da 130 paesi del mondo (finora hanno confermato la loro presenza 105 nazioni, ndr), per discutere ma anche per cucinare assieme».
Cracco accanto a lui perché l’assessore ha salutato i presenti alla cena di venerdì e lo stesso ha fatto sabato prima delle lezione a due Cracco-White.
L’Expo invece ha dato appuntamento alla stampa americana domenica 14 ottobre ai tavoli di Manzo, il ristorante del duo Batali-Bastianich all’interno di Eataly, presenti anche Oscar Farinetti e Massimo Bottura. Il modenese ha colto l’occasione per spronare gli italiani presenti a tornare a innamorarsi del loro Paese, mentre il piemontese, ricordata l’apertura tra un anno di Eataly a Chicago, è andato oltre annunciando che il sipario su Eataly Milano si alzerà il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, giornata dai toni magici se solo uno ha un briciolo di fantasia in sé.

L'Ossobuco con risotto giallo di Alex Pilas
Menù molto milanese, aperto (e non chiuso) da una selezione di formaggi lombardi, nobilitato dal più classico dei piatti unici meneghini, il Risotto Giallo con l’ossobuco preparato da
Alex Pilas, radici che affondano in Asia e vita a Manhattan, responsabile di tutte le cucine di
Eataly NY e delle circa 400 persone che vi lavorano. Per dessert Sbrisolona (monodose) con gelato alla crema. E a completare questo pezzo una galleria fotografica che celebra il pranzo.