Identità Golose non si ferma. Uno dei suoi progetti principali del 2018, che sarà svelato nei dettagli nel corso del prossimo congresso, dal 3 al 5 marzo, è stato anticipato da Mariella Tanzarella sul quotidiano la Repubblica di oggi, 25 febbraio 2018, che titola così: "Identità Golose trova la sua casa in via Romagnosi - Non solo l'evento sul cibo da sabato: in arrivo una sede fissa con ristorante, enoteca e centro studi". Si tratta, in effetti, di una grande novità per la città, e non solo: un Hub Internazionale della Gastronomia aperto alle sue molteplici espressioni, che vedrà protagonisti molti chef - sul modello di Identità Expo - con la presenza fissa di Andrea Ribaldone. Ma Identità Milano - nell'ex Fondazione Feltrinelli, tra il Teatro alla Scala e il Mandarin Oriental - non sarà un semplice ristorante, bensì molto di più: un vero e proprio luogo di Identità Golose tutto l'annmo. Appuntamento al congresso, per i particolari. Intanto ecco quanto ha scritto la Repubblica.
Scrive Mariella Tanzarella su la Repubblica:
Che straordinario meccanismo sta funzionando a Milano. Non si fa in tempo a macinare una novità, e già se ne profila un’altra. L’ultima riguarda Identità Golose, appuntamento di enogastronomia di alto profilo ormai consolidato tra i più importanti in Europa. Al di là del convegno, in programma dal 3 a 5 marzo, c’è in preparazione un’iniziativa che diventerà permanente. I soci fondatori, Paolo Marchi e Claudio Ceroni, hanno deciso di aprire uno spazio dedicato alla ristorazione e alla ricerca nel settore del cibo. Un luogo che ospiterà ristorante, manifestazioni varie, enoteca, didattica. Dopo lunghe ricerche, hanno trovato il posto ideale: sarà negli spazi dell’ex Fondazione Feltrinelli, in via Romagnosi. Centralissimo, prestigioso.

Paolo Marchi e Claudio Ceroni
L’idea è maturata negli anni (
Identità Golose è alla quattordicesima edizione), ma è apparsa una mossa indispensabile dopo il successo clamoroso di
Expo, dove
Identità aveva un suo ristorante, onoratissimo da chef di fama mondiale e frequentatissimo dal pubblico: «Volevamo dare continuità all’esperienza del 2015», dicono i due. «In quei sei mesi abbiamo avuto cinquantaseimila clienti italiani e stranieri ai nostri tavoli, e la maggior parte di loro non era mai stata in un ristorante stellato. Vuol dire che abbiamo centrato l’obiettivo, attirare il pubblico verso l’alta cucina».
Merito dei grandi nomi che hanno animato via via le cucine del padiglione Expo di Identità. Ma anche, assicurano, alla politica dei prezzi: 75 euro per un pasto di 4 o 5 portate, compresi gli abbinamenti con i vini. «Una scelta vincente — ribadiscono — che ha vinto le resistenze di chi non aveva mai osato prenotare un tavolo da uno chef stellato, di solito per il timore che il conto lievitasse, soprattutto con l’incognita dei vini». Una formula da replicare, quindi.

Lavori in corso nella struttura. A sinistra, la grande sala ovale con oblò sul soffitto a volta, sede di conferenze e manifestazioni
Anche qui si susseguiranno chef ospiti da tutto il mondo, che cucineranno da soli o a quattro mani con altri. Ma poiché il locale sarà aperto almeno cinque giorni la settimana sarà presente anche un resident chef. Che, tanto per non cambiare la squadra vincente, sarà ancora
Andrea Ribaldone, il milanese naturalizzato piemontese che ha tenuto le redini del ristorante di
Identità Expo (con il socio
Salvatore Iandolino). Che non sbaglia un colpo, prendendo una stella ogni volta che apre un ristorante.
Certo, un luogo targato Identità Golose, il congresso che da anni insegna ai cuochi come si cucina, non può permettersi il minimo errore, sarà un po’ il ristorante dei ristoranti. «Attenzione, noi non abbiamo in mente di creare un indirizzo stellato», precisano. «Puntiamo al solito obiettivo, quello che ci sta a cuore: fare ricerca, avvicinare la gente alla cucina alta. Offrire una vetrina per gli chef, i prodotti. Il turismo enogastronomico è ormai una realtà mondiale».
Per farlo potranno contare su un luogo di grande suggestione. Un portone antico introduce direttamente nel corridoio, una grande sala ovale con oblò sul soffitto a volta sarà sede di conferenze e manifestazioni. E il ristorante avrà due vetrate che danno sul bel cortile con un glicine centenario che farà ombra ai tavoli del dehors. I lavori, iniziati a Natale, permetteranno da maggio in poi di organizzare presentazioni e incontri. L’apertura del ristorante, che si chiamerà
Identità Milano, è prevista per settembre.
Mariella Tanzarella da la Repubblica del 25 febbraio 2018