10-10-2017
Ana Ros di Hisa Franko (Caporetto, Slovenia) e Caterina Ceraudo di Dattilo, vicino a Crotone. Hanno aperto l'ottava edizione di Identità New York a Eataly Flatiron (foto Brambilla/Serrani)
«Sono orgoglioso di dare inizio all’ottava edizione di Identità New York con Ana Ros e Caterina Ceraudo», spiega microfono in mano Paolo Marchi nella Scuola di Eataly Flatiron, gremita come ogni anno, «In Italia, e non solo in Italia, le cucine dei ristoranti importanti sono quasi sempre popolate da maschi. E se c’è una donna, è quasi sempre la moglie o la figlia di qualcun altro. Ana e Caterina arrivano da due aree fuori dalle rotte turistiche e questo è un altro grande motivo di merito». «Ana Ros, come ci si sente a essere la migliore chef del mondo?», chiede il presentatore di giornata, il giornalista di Chicago Vince Gerasole. «A quelli che mi chiedono se non sia discriminatorio essere la migliore donna rispondo assolutamente no. Per 3 motivi. Primo: a chi non piacerebbe essere la o il migliore del mondo in qualsiasi categoria o mestiere? Secondo, vivo in un paese molto piccolo, la Slovenia e quindi l’onore lo condivido con la mia gente. Terzo, mi hanno votato tante persone che stimo, colleghi e professionisti della nostra industria: tanti, il giorno dopo la proclamazione della 50Best, mi hanno scritto ‘ho votato per te!’ e mi ha fatto un piacere immenso». Il piatto della lezione è Coniglio di montagna 2.0 in vacanza in Messico, l’evoluzione del Coniglio che voleva essere un pollo messicano, già in carta a Caporetto. Come il progenitore, anche questo ha in ogni piega il senso del viaggio: «Per me viaggiare è tutto», spiegherà più volte nell’impeccabile orazione la cuoca di Hisa Franko. E non potrebbe essere altrimenti in un paese attraversato da influenze austriache, tedesche, italiane, mitteleuropee, balcaniche. «Da noi ci sono state così tante dominazioni, che abbiamo assorbito le più disparate influenze. E abbiamo le Alpi dietro e il Mediterraneo davanti. A huge melting pot».
Il Coniglio che va in vacanza in Messico, Ana Ros
«Caterina Ceraudo è una delle poche chef italiane che può fregiarsi del titolo di enologa», presenta Vince la seconda relatrice di giornata, un’altra “miglior chef donna”, questa volta per la Guida Michelin Italia 2017.
Fusilloni al pesto di 5 basilici, polvere di alici e mandorle, Caterina Ceraudo
Sorbetto di limone e finocchio, Ceraudo
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classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
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