10-04-2017

Humm, le chef e il sogno di Romito

Dall'Eleven Madison che chiude per rifarsi il look al passo lungo della Arzak. E a Castel di Sangro Niko ci ha preso gusto

Tutti sorridenti nella foto di gruppo finale a Mel

Tutti sorridenti nella foto di gruppo finale a Melbourne lo scorso 5 aprile. Al centro si riconsocono bene i due motori, le due anime dell'Eleven Madison Park a New York, ristorante numero uno per il 2017 secondo la giuria dei World's 50 Best Restaurants: Will Guidara (al centro di profilo) e Daniel Humm (a destra). Copyright The World’s 50 Best Restaurants

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca

Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo

Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra

Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?

Clement Vachon e Yannick Alléno

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno

Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo

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Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo

Dominique Crenn, argento vivo

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo

Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa

La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo

Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano

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Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano
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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano
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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano

«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park

La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria

Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017

Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera

Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia

Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»

A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno

Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro

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Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro

Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa

Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto

All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...

E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...

Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati

Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante

Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura

Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano

Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde

Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017

L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile

Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best

Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground

Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street

La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.

Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017

Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia

DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)

Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive

IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni

Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime

Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa

Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni

L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul

La cucina a vista di Embla

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla

Carpaccio di dentice su crema di peperoni

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni

Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape

Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta

Flathead arrosto con crema all'aglio e rape

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape
Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape

La dichiarazione di intenti che apre la carta dei vini di Embla: «Mancano zone e vini importanti, ma crediamo che rifletta quello che noi siamo». Applausi

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape














La dichiarazione di intenti che apre la carta dei vini di Embla: «Mancano zone e vini importanti, ma crediamo che rifletta quello che noi siamo». Applausi

Semifreddo allo yogurt, feijoa ed essenza di mandorle verdi

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape














La dichiarazione di intenti che apre la carta dei vini di Embla: «Mancano zone e vini importanti, ma crediamo che rifletta quello che noi siamo». Applausi









Semifreddo allo yogurt, feijoa ed essenza di mandorle verdi

Bagni computerizzati da Embla. Giusto, tutto moderno, però se uno ha fretta di fare pipì ora che capisce come funziona...

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape














La dichiarazione di intenti che apre la carta dei vini di Embla: «Mancano zone e vini importanti, ma crediamo che rifletta quello che noi siamo». Applausi









Semifreddo allo yogurt, feijoa ed essenza di mandorle verdi









Bagni computerizzati da Embla. Giusto, tutto moderno, però se uno ha fretta di fare pipì ora che capisce come funziona...

Dopo tre giorni a guardare Melbourne dalla sponda sud del fiume Yarra, ecco com'è la stessa south bank da quella opposta

Un’edizione dei 50 Best così bene organizzata come quella appena celebrata a Melbourne, produce un’eco che va ascoltato e rilanciato, con alcuni aspetti a cui noi italiani dovremmo prestare un minimo di attenzione perché, a non essere sordi e ottusamente contro a priori, potrebbero tornarci utili. Uno su tutti: lo sforzo australiano per promuovere ristorazione e prodotti, un piano di lavoro che parte da lontano, inizio anni Dieci, quando il governo federale di Canberra e le amministrazioni dei vari stati si unirono per dare vista a Restaurant Australia, vetrina della cucina di questa immensa nazione.

Pranzavo venerdì, prima della partenza notturna per rientrare a Milano, con Jo-Ann Moody e Natalie O’Brien, le responsabili del Melbourne Food and Wine Festival, rassegna che copre l’arco di una decina di giorni e unisce ogni aspetto gastronomico, dal più popolare a quello esclusivo. Dopo 24 anni lo hanno spostato da inizio marzo a inizio aprile proprio perché la cerimonia dei 50 Best non rimanesse una gemma isolata. «Sommando le varie realtà pubbliche coinvolte, tra la capitale, Visit Melbourne e lo stato di Victoria, l’esborso complessivo finale è ragionevole pensare sia stato di quasi 3 milioni di nostri dollari, circa due in euro. Molto, ma, sponsorizzazioni a parte, sono arrivati giornalisti, esperti e influencer da ogni continente per raccontare le nostre eccellenze in un numero inimmaginabile per altre vie. E questo conta nel

Massimo Bottura sorride mentre mercoledì 5 aprile sale sul palco dei 50 Best a Melbourne per ritirare, secondo assoluto al mondo, il premio come migliore ristoratore d'Europa. Copyright The World’s 50 Best Restaurants

Massimo Bottura sorride mentre mercoledì 5 aprile sale sul palco dei 50 Best a Melbourne per ritirare, secondo assoluto al mondo, il premio come migliore ristoratore d'Europa. Copyright The World’s 50 Best Restaurants

bilancio finale». Di sicuro, il prossimo anno avremo più insegne locali rispetto alle attuali due, Attica al 32° posto, chef Ben Shewry, e il Brae di Dan Hunter al 44°.

Dopo 14 appuntamenti a Londra e il 15° a New York, che non ha risposto economicamente alla grande, Melbourne ha segnato una svolta. Un tempo chef e ristoratori si muovevano e alloggiavano a loro spese. Prendere o lasciare, o ci credi o amici come prima. Stavolta tutto a carico del Paese ospitante. Chissà in futuro. Se abitui bene le persone, tornare indietro non è mai facile. Tra maggio e giugno a Barcellona verrà annunciata la sede 2018, e si dà per scontato sarà Parigi. Si sussurra di Mosca nel 2019 e se così fosse, i soldi scorreranno di certo a fiumi.

Per emergere non basta avere o essere grandi cuochi e grandi ristoranti, bisogna farli e farsi conoscere fuori dal loro guscio, fare in modo che entrino nel circuito mondiale dell’informazione e del turismo perché siano poi giudicati a pari di centinaia d’altri. E un po’ come se i Bottura e gli Humm, i Crippa e i Roca si iscrivessero alla Champions League della cucina. Prima però devono avere convinto in patria e per me adesso il modenese, secondo assoluto dopo il successo a Manhattan, nonché Enrico Crippa, Massimiliano Alajmo e Niko Romito incarnano il meglio della nostra ristorazione così come Davide Scabin, scivolato al 59°, è un eterno leone creativo e Umberto Bombana, risalito al 60°,

Copyright The World’s 50 Best Restaurants

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un formidabile italiano profeta nel mondo, quattro locali stellati tra Hong Kong, Shangai e Macao, sette stelle in tutto, come nessun altro nostro cuoco.

Di loro, Romito per un po’ mercoledì ha cullato il sogno di ricevere l’Highest Climber Award, premio per il più alto balzo all’insù sponsorizzato dall’italiana Lavazza. Da 84° che era, è salito fino al 43° gradino migliorandosi di 41 posizioni. Purtroppo per l’abruzzese, Dan Barber, patron del Blue Hill at Stone Barns, poco fuori New York, è passato dal 48° all’11° e il cristallo è andato a lui perché meglio piazzato.

Chi fatica a emergere sono le lady chef, passate però da due nelle cento a quattro perché a Elena Arzak, 30°, e a Helena Rizzo, 81°, si sono aggiunte le novità Ana Ros, 69°, e Dominique Crenn, 83°. Ha detto la Arzak: «E’ una questione sociale, più le ragazze saranno messe nelle condizioni di poter svolgere questo mestiere senza dovere rinunciare a determinate scelte, e più ne vedremo emergere in kermesse come questa. E’ solo una questione di tempo, nelle cucine sono sempre più numerose».

Ma lo stesso piatto, se confezionato da una donna lo si riconosce da quello realizzato da un uomo? Per me no e per la basca, che divide gli spazi con il padre Juan Mari? Anche: «E’ tutta una questione di sensibilità, non di sesso. Mio papà lo è e capita che abbellisca un pesce con dei fiori. Così, quando usciamo per salutare i clienti, non manca mai chi mi dice di avere riconosciuto la mia mano e io sorridendo rispondo di no e indico lui».

Elena Arzak e Ana Ros

Copyright The World’s 50 Best Restaurants

Elena Arzak e Ana Ros

Copyright The World’s 50 Best Restaurants

Piuttosto, fossi una donna, mi arrabbierei perché, al riconoscimento per il top assoluto, viene aggiunto in scia quello per la migliore cuoca, dando così per scontato che una signora non vincerà mai l’oscar degli oscar. Gli organizzatori dei 50 Best potrebbero obiettare che un ristorante prescinde da chi lo guida, se un lui o una lei, tant’è che loro premiano i posti, però alla Best female chef non si affianca il Best male chef. Quest’ultimo è “ovvio” sia lo chef-patron dell’insegna numero 1, ieri Bottura, oggi Humm.

Notare bene: due mesi ancora e sabato 10 giugno Daniel Humm e Will Guidara festeggeranno, con collaboratori e amici, undici anni di Eleven Madison così come lo abbiamo conosciuto, poi lo chiuderanno. Riaprirà in autunno tutto nuovo. Ha detto Guidara alla viglia: «Bisogna rinnovarsi quando nessuno pensa sia giunto il momento di farlo. Mai aspettare i primi segni di stanchezza». Ha chiosato Humm dopo la festa: «Questo successo rende la nostra scelta ancora più giusta». Squadra vincente non si cambia, ma il teatro in cui si esprime sì. Ma non è da tutti in tempi e modi così rapidi.

Quanto alla galleria fotografica, scatti tutti miei e tutti con un iPhone 6, è un modo per raccontare i miei quasi quattro giorni in una città, Melbourne, che ha un unico difetto per un italiano: è all’altro capo del mondo.

Galleria fotografica

Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca

Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo

Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra

Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?

Clement Vachon e Yannick Alléno

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno

Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo

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Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo

Dominique Crenn, argento vivo

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo

Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa

La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo

Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano

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Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano
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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano
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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano

«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park

La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria

Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017

Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









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Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera

Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia

Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»

A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno

Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro

Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa

Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto

All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...

E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...

Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati

Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante

Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura

Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano

Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde

Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017

L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile

Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best

Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground

Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street

La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.

Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017

Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia

DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)

Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive

IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni

Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime

Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa

Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni

L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul

La cucina a vista di Embla

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla

Carpaccio di dentice su crema di peperoni

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni

Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape

Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta

Flathead arrosto con crema all'aglio e rape

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape
Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape

La dichiarazione di intenti che apre la carta dei vini di Embla: «Mancano zone e vini importanti, ma crediamo che rifletta quello che noi siamo». Applausi

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape














La dichiarazione di intenti che apre la carta dei vini di Embla: «Mancano zone e vini importanti, ma crediamo che rifletta quello che noi siamo». Applausi

Semifreddo allo yogurt, feijoa ed essenza di mandorle verdi

Galleria fotografica






Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape














La dichiarazione di intenti che apre la carta dei vini di Embla: «Mancano zone e vini importanti, ma crediamo che rifletta quello che noi siamo». Applausi









Semifreddo allo yogurt, feijoa ed essenza di mandorle verdi

Bagni computerizzati da Embla. Giusto, tutto moderno, però se uno ha fretta di fare pipì ora che capisce come funziona...

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Con l'aereo che sarebbe atterrato all'aeroporto di Melbourne alle 4.20 del mattino di martedì 4 aprile, ha fatto davvero piacere entrare della stanza 1729 del Langham Hotel lungo la South Bank del fiume Yarra e trovarvi della frutta fresca









Lo skyline notturno di Melbourne dalla camera al Langham. Il sole sarebbe sorto un paio d'ore dopo









Prima colazione con vista sul centro di Melbourne e il corso del fiume Yarra









Nicolas Chatenier, responsabile del panel francese nella giuria dei 50 Best, ha invitato stampa, cuochi e amici al Philippe Restaurant in pieno centro di Melbourne. «La Francia e i Fifty hanno avuto in passato relazioni torbulente che stiamo superando e così eccoci qui da uno chef che ha lavorato per anni e anni con Paul Bocuse». In effetti Philippe Mouchel è quanto di più lontano possiamo aspettarci oggi da una tavola contemporanea. Da un eccesso all'altro?









Clement Vachon e Yannick Alléno









Mauro Colagreco e Massimiliano Alajmo. Per la prima volta è toccato al fratello chef rappresentare le Calandre ai 50 Best. In passato, a Londra e a New York, era sempre andato Raffaele Alajmo









Dominique Crenn, argento vivo









Una tavola italiana è sempre allegra e calamita tutti, anche Yoshihiro Narisawa









La prima cena a Melbourne? Cafè Di Stasio, la buona Italia nel mondo









Rinaldo Di Stasio, per tutti Ronnie, produce vino nella Yarra Valley dal 1994. Le etichette le cura suo padre in maniera molto singolare: scrivendo l'originale a mano



















«DOC, siamo nati pizzaioli» è scritto su una grande lavagna in una delle due pizzerie chiamate DOC da Tony Nicolini. Questa è quella in Albert Park









La stessa inquadratura di prima ma con i fattori invertiti per evidenziare la foto di papà Nicolini quando era un giovane pizzaiolo arrivato nella metropoli dello stato di Victoria









Volo di mongolfiere su Melbourne all'alba di mercoledì 5 aprile 2017









Mercoledì 5 aprile, ore 9.30 del mattino, il giorno della verità dei Fifty Best 2017: la tensione di Massimo Bottura in attesa della sera









Massimo Bottura e Ben Shewry, chef neozelandese trapiantato a Melbourne in Australia









Dan Barber, chef-patron di Blue Hill at Stone Barns poco a nord di New York. Profeta della sostenibilità a 360° ha sospirato e poi sorriso quando gli abbiamo chiesto di Donald Trump presidente: «Il mio lavoro diventa più difficile, ma la sfida molto più interessante»









A conferenza e interviste concluse, posano i 5 chef intervistati. Da sinistra verso destra Gaggan Anand, Dan Barber, Elena Arzak, Virgilio Martinez e Yannick Alléno









Foto ricordo per me con, da sinistra, Virgilio Martinez, Valeria Senigaglia, Alessandra Gesuelli, Gaggan Anand e Elisabetta Canoro









Mercoledì 5 aprile a Melbourne: alle 6.30 della sera vengono aperti gli ingressi del Royal Exhibition Building e i quasi 1000 invitati iniziano a defluire, suddivisi in due file. A destra red carpet per i vip, a sinistra il dietro le quinte per la stampa









Finiti gli scatti con mogli, fidanzate e amici, Alajmo, Bottura, Crippa e Romito, reggendo un A4 ciascuno, ricorderanno così l'amico Bob Noto, scomparso a Torino lo scorso 23 marzo. Davvero un bel gesto









All'incrocio dei due assi di un edificio che quando venne inaugurato, nel 1880, era il più grande dell'intera Australia, due grandi postazioni per il party post-premiazione. Da una parte il pesce...









E dall'altra la carne bovina. Lavorata sul posto, poi cotta alla brace all'esterno assieme a dell'ottimo agnello, la vista della mezzena di un manzo non ha entusiasmato tutti gli ospiti. Nell'alta cucina c'è anche chi è vegetariano o vegano...









Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo ormai a giochi fatti e, soprattutto, annunciati









Tra gli espositori di cose buone durante la cerimonia anche Calia, un distributore di qualità con un miele da favola da fiori di Leatherwood, un arbusto che cresce in Tasmania. Ne ho chiesto un campione da portare con me in Italia, mi è stato dato con questa motivazione: «Lo prenda pure perché ha chiesto il permesso invece di mettersi in tasca la boccetta». In un certo senso, edificante









Il diavolo non fa i coperchi, l'iPhone non sempre fa le foto a fuoco soprattutto quando chi lo usa ha fretta di fissare un gruppo di mogli degli chef premiati come al centro Lara Gilmore, la signora Bottura









Ai fotografi professionisti le foto non vengono mai sfuocate. E se capita è perché lo volevano









Massimo Bottura non si separa mai da un tricolore che riporta i primi tre articoli della costituzione, uno per colore partendo ovviamante dal verde









Le premiazioni sono finite, la festa quasi e allora ben venga un paio di scarpe, comodissimi sandali per Ana Ros, Best Female Chef per il 2017









L'Higher Ground è un localone bello ma rumoroso accidenti, in centro a Melbourne, punto di riferimento per gli chef arrivati da tutto il mondo. Bottura e Humm vi hanno tenuto una conferenza prima della premiazione, Daniel vi è tornato con la moglie Olimpia il giorno dopo essere stato applaudito numero uno al mondo, giovedì 6 aprile









Toast e avocado all'Higher Ground per un cremoso inizio di giornata dopo una nottata in bianco per via dei 50 Best









Hummus con verdure e uovo in camicia, sempre per prima colazione all'Higher Ground









Un esterno a Carlton dove Tony Nicolini ha aperto il secondo DOC Pizza & Mozzarella Bar, 295 Drummond Street









La pizzeria di Tony Nicolini a Carlton dopo il servizio del pranzo. Nota importante: il motto di Nicolini gli fa onore: «People and pizza before profit», il cliente e il prodotto prima del profitto.









Il Grande Abruzzo in Italia e nel mondo: Tony Nicolini, ristoratore in Melbourne, e Niko Romito, da Castel di Sangro a un posto nella classifica dei World's 50 Best Restaurants 2017









Una interpetazione di pizza Margherita da parte di Tony Nicolini, con mozzarella di bufala prodotta in Australia









DOC e la pizza al tonno. In casa Marchi abbiamo un debole per tutte le pizze al tonno :-)









Una ricca intepretazione da parte di Tony Nicolini della Marinara con passata di pomodori gialli ad armonizzare acciughe, capperi e olive









IDES, il ristorante di Peter Gunn, per un lustro in forza all'Attica di Ben Shewry e vittorioso a livello Oceania nell'edizione 2015 dello S.Pellegrino Young Chef. Dopo alcuni pop-up restaurant, l'insegna tutta sua. Purtroppo solo menù degustazione e senza alternative. Prendere o lasciare. Non sempre uno è contento di queste imposizioni









Il Cetriolo di IDES marinato in olio, menta e rosmarino su panna acida e semi di papavero, fieno greco e finger lime









Il barramundi cotto al forno con mais dolce e aglio nero, poi caramellato con vino rosso e fondo di agnello. Gusto pieno, tendente al dolce che si fa mangiare con piacere. Purtroppo, consistenza cremosa della carne. A tratti fastidiosa









Ottimo filetto al pepe da IDES, purtroppo il più piccolo che mi sia stato servito in sessant'anni









L'ingresso di Embla, cibi e vini controcorrente in pieno centro a Melbourne. Patron Christian McCabe, chef e coproprietario Dave Verheul









La cucina a vista di Embla









Carpaccio di dentice su crema di peperoni









Tartara di manzo crudo, funghi shiitake (quasi un prezzemolo ormai ai quattro angoli del globo), garum (?) e foglie di senape









Stregante Crema zupposa di mais, creme fraiche, limone, maggiorana e cipolle. Mi sono fatto dare la ricetta









Flathead arrosto con crema all'aglio e rape














La dichiarazione di intenti che apre la carta dei vini di Embla: «Mancano zone e vini importanti, ma crediamo che rifletta quello che noi siamo». Applausi









Semifreddo allo yogurt, feijoa ed essenza di mandorle verdi









Bagni computerizzati da Embla. Giusto, tutto moderno, però se uno ha fretta di fare pipì ora che capisce come funziona...

Dopo tre giorni a guardare Melbourne dalla sponda sud del fiume Yarra, ecco com'è la stessa south bank da quella opposta


Primo piano

Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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