08-12-2013
Il banco del ristorante delle osterie a Eataly Bari alla Fiera del Levante. Da dicebre, ogni mese cambiarà oste, osteria e menù. Primo a debuttare il mondo di Stefano e Valentina D'Onghia di A'Cr'Janz a Putignano in provincia di Bari, telefono +39.080.4055745, città famosa per il suo carnevale e una maschera tipica, chiamata Farinella, che prende il nome dallo sfarinato di ceci e orzo tostati tipica della sua cucina
Un piacere inatteso ha sempre un sapore speciale. Come venerdì quando un appuntamento di lavoro a Taranto ha dato il là a più di un felice momento, a iniziare dal pranzo. Volo da Milano su Bari e subito rotta su Eataly alla Fiera del Levante. Aperta in piena estate, non ero riuscito ancora a visitarla. Due piani, vista mare e una giornata che, dopo tanta tempesta, ha regalato alla Puglia una luce che è quasi unica in Italia. Sorpresa, tutta mia: rispetto agli altri empori della famiglia Farinetti, quello barese non ha un ristorante gourmet. Lo chef Antonio Bufi cura i diversi ristoranti tematici, pasta, pizza, pesce… Però da inizio dicembre, come a Roma, anche a Bari ruota un’osteria diversa in uno spazio dedicato alle sapienze del territorio dove uno si accomoda e può gustare anche un pasto completo senza dovere migrare qua e là.
Stefano D'Onghia, sua l'Osteria A'Cr'Janz a Putignano (Bari), telefono +39.080.4055745
Fino a fine anno (e sempre nella casa madre a Putignano), so che potrei bissare quanto gustato pochi giorni fa: Provola alla piastra con confettura di cipolle rosse di Acquaviva; Flan di melanzane con vellutata di patate e cipolla fritta; Purea di fave biologiche e cicorie selvatiche; Strascinati di grano arso alle cime di rapa; Braciola di asino al ragù (con la farinella di orzo e ceci a completare la pietanza, un profondo e antico eco) e Pettole fritte con vincotto di fichi.
Seconda parte della giornata a Taranto per un appuntamento durante la presentazione delle guide dello Slow Food, quella del vino e quella delle osterie in una sala del Relais Histò un tempo consacrata a Basilica. Gran bella struttura vicino al Mar Piccolo, bella come in fondo è facile trovare in questa terra al punto che ti chiedi come possa essere successo quel che è successo a Taranto, città violentata per ottenere il massimo del profitto con il minimo delle spese. In fondo, perché chi aveva un lavoro doveva chiedere il rispetto delle regole? Mica conta la legge in questa Italia allo sfascio totale.
Guida alle Osterie d’Italia firmata da Marco Bolasco e Eugenio Signoroni, edizione numero 24, un coerente viaggio nel tempo. A Bra non hanno scoperto la trattoria e i conti sotto il tetto dei 35 euro da poco, sulla spinta della crisi. A me è sempre piaciuta.
Foto ricordo della presentazione a Bari della guida I cento di Bari e Puglia. Da sinistra verso destra: Michele Rotondo (Masseria Petrino a Palagianello – Taranto), Angelo Sabatelli (Ristorante Sabatelli a Monopoli – Bari), Maria Cicorella (Pashà a Conversano – Bari) e Nicola Savino (Savì a Conversano – Bari)
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi