03-09-2022
Il portone d’ingresso è sempre all’87 di via della Ghibellina a Firenze, del resto il palazzo Jacometti-Ciofi è così carico di storia che ogni ritocco e miglioria va sudata ben oltre le sette classiche camicie. E’ lì che ha sede l’Enoteca Pinchiorri. Agli inizi si chiamava Enoteca Nazionale. Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde vi entrarono nel 1972, mezzo secolo fa. Più vino che cibo e ben pochi metri a disposizione. Difficile immaginarsi oggi gli inizi in poco più di due stanze, oggi sinonimo di eleganza e ricchezza. In un ristorante che adesso conta almeno quattro sale da pranzo, l’ultima ricavata quest’estate da un soppalco, la nicchia che orna la primissima era l’ingresso, diretto, l’unico tanto per dirne una.
I fondatori dell'Enoteca per antonomasia: Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri
I loro nuovi soci: Riccardo Monco e Alessandro Tomberli
La prima e principale sala da pranzo dell’Enoteca Pinchiorri in via della Ghibellina a Firenze. Quando mezzo secolo fa, nel 1972, vi entrarono Giorgio Pinchiorri, modenese, e Annie Feolde, nizzarda, si chiamava ancora Enoteca Nazionale, non fosse altro che l’acquistarono solo sette anni dopo, nel 1979. Nota importante: adesso viene difficile immaginarlo tale il lusso e la rilevanza del posto, ma cinquant’anni fa il locale si sviluppava in pratica tutto lì e quella nicchia al centro nasconde da diversi lustri l’ingresso di allora.
Rispetto alla volta precedente, su suggerimento di Riccardo Monco, ospite solitario, ho optato per la carta e non uno dei due menù, né l’Evoluzione, per onnivori, né il Terra Madre, vegetariano, molto gradito agli stranieri. Il limite dei percorsi obbligati sta tutto nella riduzione delle porzioni. Così, non solo potresti desiderare qualcosa che compare esclusivamente nella carta, ma in certi momenti potresti volerne una dose
Uovo di montagna cotto in meringa, funghi porcini, tartufo nero pregiato, gelatina di prosciutto crudo e pan fritto con porcini crudi, chef Riccardo Monco
Spaghetti Mancini di grano duro cotti in succo di peperoni arrostiti, prugne fermentate, battuta cruda di vacca vecchia e olio al caffè, un primo dell'Enoteca Pinchiorri di Firenze, menù dell'estate 2022
Come… una tartelletta al limone, Alessandro Della Tommasina
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
Identità Digitali è la prima piattaforma video dedicata al mondo degli chef, della ristorazione e dell’ospitalità. Masterclass, talk, approfondimenti, interviste per scoprire chi sono i protagonisti più influenti e tutte le nuove tendenze dell’enogastronomia di qualità
Chicche di zucca arrosto, crema di stracchino di pecora, mostarda di pere e tartufo bianco, una delle proposte del menu Madre Terra, 100% veg, all'Enoteca Pinchiorri di Firenze
La cucina di Enoteca Pinchiorri in piena azione: abbiamo rubato solo un momento ad Alessando Della Tommasina e Riccardo Monco, per scattare loro questa foto