26-08-2018

I ristoranti dell'estate: la Puglia tra Salento e Taranto

Dieci indirizzi da non perdere tratti dalla Guida di Identità Golose: dall'alta cucina, alla trattoria moderna, alla pizzeria

Linguine ai ricci di mare: una delle bontà che si

Linguine ai ricci di mare: una delle bontà che si possono gustare a Le Macàre di Alezio (Lecce), tra i dieci indirizzi selezionati da Identità Golose 

Ultima parte dei nostri "ristoranti dell'estate". Già Paolo Marchi ci aveva raccontato i suoi Oscar salentini dell'estate 2018, ora passiamo in rassegna tutti i migliori indirizzi tra le province di Lecce e Taranto, secondo la Guida di Identità Golose

LE MACÀRE - via Mariana Albina 140, Alezio (Lecce), +39 0833 282192, lemacare.it
A Le Macàre (affascinanti fattucchiere della tradizione salentina) domina il bianco, esaltato dai tavoli decapati grigio-tortora e dai quadri di Pierpaolo Gaballo, il designer che ha impreziosito anche il bel menu, sorta di libretto per business card in cui i biglietti rubricano ciascuno un piatto: il ristorante sembra insomma volersi presentare da sé. In cucina ci sono mamma (Daniela Montinaro) e figlio (Vincenzo D'Aprile); in sala l'altra figlia, Stella, e Pasquale Lippolis, a completare l'affiatata famigliola. Daniela si definisce con ironia una "bocca di rose del cibo" o una "massaia immolata alla cucina": molti dei suoi piatti, ammette, sono retaggio della cucina materna. Una cucina solida, intensa, che va dritto al sodo senza smancerie. Con ficcanti impennate di gusto, come lo Sformato di broccoli e polenta salentina con crema di formaggi, la perla dell'antipasto misto. O il sapore mirabolante dei piselli… Leggi l'intera recensione di Antonio Chinellato


LA CUCCAGNA - corso Umberto I 168, Crispiano (Taranto), +39 099 616087, lacuccagnagirodivite.com
Appena si entra in questo rustico, accogliente e caratteristico ristorante di Crispiano si nota immediatamente l'imponente presenza del bancone delle carni, con accanto la riproduzione in scala ridotta dell'albero della cuccagna che dà nome al locale. È un'imponente presenza che ha un significato storico, perché sta a ricordare che l'attuale attività della famiglia Marsella è il punto d'arrivo di un lungo percorso iniziato dalla macelleria con fornello pronto di papà Martino. Ma ha anche un valore gastronomico, perché qui la grigliata mista, e l'Agnello al forno con marretti, patate e lampascioni, sono ancora considerati cavalli di battaglia della casa. Ora tuttavia la linea di cucina è molto più ampia e articolata, con piatti che a volte rileggono la tradizione con ironia e spirito creativo, altre volte la ripropongono in forma di appagante opulenza di sapori. Ne è artefice Paola Ortesta che a sua volta si occupa degli ospiti in sala e dell'annessa enoteca Giro di ViteLeggi l'intera recensione di Vincenzo Rizzi


Pizza di Andrea Godi al 400 Gradi di Lecce

Pizza di Andrea Godi al 400 Gradi di Lecce

400 GRADI - viale Porta d'Europa 2, Lecce, +39 391 3318359
Leggenda narra che quando se ne arrivò col suo forno a gas alla periferia di Lecce, quartiere Santa Rosa con affaccio sulla statale 379, storse il naso pure Sant'Oronzo. Ma come a gas? E le romanticherie a legna sulla pizza? Era il 20 agosto 2015. Meno di due anni dopo pure il patrono ha dovuto ricredersi e mettersi in coda aspettando il turno, visto che a 400 gradi o arrivi prima dell'apertura oppure niente posto nemmeno per l'angelo a tavola. Lui è Andrea Godi, 28 anni, millennial di quelli caparbi, sostenuto da un talento robusto, grande spirito di sacrificio e una scuola all'altezza delle ambizioni. Folgorato dall'incontro con l'associazione Verace pizza napoletana, il pizzaiolo in erba è stato allevato da Attilio Bachetti, dominus di Pignasecca a Napoli e Renato Bosco, maestro del Saporè a Verona. Un paio di esempi monumentali che hanno meritato due pizze dedicated to in carta: la prima a forma di stella, l'altra a base di San Daniele, stracciatella e basilico, pilastri di intuito e di semplicità. Leggi l'intera recensione di Sonia Gioia


ALEX RISTORANTE - via Fazzi 15/23, Lecce, +39 320 8034258, alexristorante.it
Il locale di Alessandro Libertini, nuova sede all'inizio del 2018, non ha nulla in comune con una tipologia di ristorazione semplice, limitata nell'offerta e casalinga, come non può non essere quella dei ristoranti dei circoli (non solo) sportivi. Si tratta infatti di un interessante indirizzo gourmet, accogliente e ricercato al tempo stesso, che divide con il circolo il giardino interno. Il giardino che fa da cornice all'ameno dehors estivo, e che si ammira dalle ampie vetrate dell'elegante sala da pranzo invernale. La scenografia non riesce tuttavia a distogliere l'attenzione dalle operazioni di cucina della chef Alessandra Civilla, nelle quali la tradizione trova nuova vita grazie all'impiego di moderne tecniche. A un profumato crudo di mare, che è testimonianza dell'eccellente qualità delle materie prime, fanno seguito delicate rivisitazioni presentate in forma di raffinata originalità... Leggi l'intera recensione di Vincenzo Rizzi
 

Un piatto simbolo dei Bros (Foto di Doriana Piccarreta)

Un piatto simbolo dei Bros (Foto di Doriana Piccarreta)

BROS - via Acaja 2, Lecce, +39 0832 092601, brosrestaurant.it
Più forte dei prodotti usati in un cucina e più vasto del territorio in cui nasce un ristorante. Il lavoro di un cuoco diventa un centro di gravità a se stante non appena il suo palato assume un'identità definita. Perché è in quel momento che la sua cucina non si piegherà alle tendenze, ma ne creerà di nuove, stabilendo quale direzione può prendere il futuro. Viene quasi da ridere a parlare di cose "da grandi" raccontando Bros. Perché Isabella e Floriano sono giovanissimi e hanno aperto il loro ristorante poco tempo fa. Scoprendo un piatto dopo l'altro però è impossibile non vedere 3 fondamenti che fanno di questa coppia in cucina e nella vita uno degli astri nascenti della cucina in Italia. Il territorio. Sempre presente in ogni piatto, che sia un prodotto nobile e conosciuto, come il pomodoro di Morciano, ridotto a succo e servito in kakigori, o le lenticchie di Zollino, "risottate" e associate a una salsa all'aneto e cocco... Leggi l'intera recensione di Tokyo Cervigni


PRIMO RESTAURANT - via 47° Reggimento Fanteria 7, Lecce, +39 0832 243802, primorestaurant.it
Il progetto nasce tre anni fa. Silvia Antonazzo (attenta e cordiale mediatrice tra cucina e sala) e Marco Borrelli (all'accoglienza), «sommelier e ristoratori girovaghi» con importanti trascorsi nella capitale, sono tornati a casa per tesoreggiare questo vissuto, avviando un'esperienza che riprende il filo del ragionamento sul territorio per srotolarlo in nuove direzioni. Chef la salentina Solaika Marrocco, classe 1995, che a dispetto dell'età ha già le idee molto chiare ai fornelli: partire dalla materia prima della Puglia tutta, per ripensarla in un'ottica di stilizzata contemporaneità, un pensiero che sta dietro alla vittoria del Premio Birra Moretti Grand Cru 2017. Concettuale il benvenuto, il Bloody Mary del contadino, che si riallaccia alla tradizione della "frisella" concepita come colazione agreste: l'estratto di sedano selvatico utilizzato è un filologico richiamo all'amore dei contadini della zona per questo ortaggio. Divertenti i Bignè alla liquirizia Amarelli, ricotta affumicata e mandorle di Toritto tostate, un antipasto-aperitivo intelligente… Leggi l'intera recensione di Antonio Chinellato


Un primo piatto dell'Osteria Origano

Un primo piatto dell'Osteria Origano

OSTERIA ORIGANO - MENHIR SALENTO – via Scarciglia 18, Minervino di Lecce (Lecce), +39 0836 1905996, menhirsalento.it
Origano è il nome del ristorante delle Cantine Menhir a Minervino, una delle nuove realtà che stanno rendendo sempre più importante e golosa la provincia di Lecce, sempre più lontana dal ruolo di Cenerentola pugliese. Minervino è prossima alla costa adriatica, tra Maglie e Porto Badisco. Il locale in questione è un fior di investimento e progetto che coniuga i due opposti della cucina, tradizione e innovazione, in una terra dove i più accettano solo la prima. Tutto pensato e voluto da Gaetano e Miriam Marangelli nel 2005. Vi si coniugano enologia, gastronomia e agricoltura sotto tre distinte insegne: Menhir Cantine & Vini, Origano Osteria & Store, Anna Organic Farm. In una dimora del Settecento non siamo davanti a una boutique da una ventina di coperti. Nei mesi caldi si può pranzare e cenare anche in giardino, poi o nel dehors o all'interno, scendendo da 150 presenze a circa la metà. Due gli chef. A Vito Gaballo si è aggiunto Alfredo De Luca che ha allargato gli orizzonti del suo nuovo… Leggi l'intera recensione di Paolo Marchi


MASSERIA PETRINO - contrada Petrino, Palagianello (Taranto), +39 099 8434065, masseriapetrino.com
Roberto Petza sta alla Marmilla come Michele Rotondo sta a Palagianello, alfieri di una ristorazione eroica che si misura in asperità dei luoghi e solitudine, non sempre magnifica. Le insegne per arrivare a Masseria Petrino scarseggiano e la traversata è uno slalom fra brutture edilizie e strade sterrate. Non certo la Puglia più scintillante. Eppure qui pulsa l'anima di un talento lucente costretto ad arrabattarsi fra alterne fortune, che oggi pare aver ritrovato se stesso. La seconda giovinezza di Michele Rotondocomincia alla vigilia dei 40, riannodando le fila di un passato recente al centro della scena meneghina, al Teatro del Four Seasons con Sergio Mei. Toccò a un sardo (Mei) e a un pistoiese trapiantato a Milano (Aimo) svelargli la sostanza del lusso vero, insegnargli ad allungare lo sguardo verso materie prime elementari, un giacimento di sapore collaudato alle mense più povere e innestato da patriarchi come Aimo Moroni in Luoghi che hanno fatto la differenza prima ancora che la storia... Leggi l'intera recensione di Sonia Gioia


24RE - via Magna Grecia 5, Patù (Lecce) – Felloniche, +39 334 9884955, 24releuca.it
Ivano Seclì e sua moglie Giusy, nel loro crescere costante, con l’estate 2018 si sono lasciati alle spalle il 24Re presso il Lido Giulia a Leuca e si sono trasferiti un paio di chilometri più a nord, più a sud lì è impossibile…, lungo la litoranea ionica, al Lido Marinelli a Felloniche. Cucina più grande e attrezzata, più tavoli pranzo e cena, un goloso soprattutto cena. Guai non togliersi lì ogni desiderio di crudo, poi scegliere tra primi e pesce. Con l’inverno apriranno a Presicce una braceria di carne. Quando si dice un passo alla volta, ecco loro non ne fanno mai uno di troppo e nemmeno uno troppo lungo. Quando ancora facevano la stagione, che laggiù va intesa come estate, in altri lidi avevano comunque provato a gestire un giardino con aperitivi, un regalo di nozze di chi ha locali a bizzeffe. Capito cosa è bene fare e cose è meglio evitare, hanno chiuso con altre insegne per concentrarsi sul lido opposto al santuario... Leggi l’intera recensione di Paolo Marchi​
 

TAVERNA DEL PORTO - lungomare Cristoforo Colombo 121, Tricase Porto (Lecce), +39 0833 775336, tavernadelporto.com
C'era una volta Cenerentola, ormai non più. La provincia di Lecce non ha mai retto il confronto con gli altri spicchi di Puglia a livello ristorativo. Poi ecco una buona nuova, poi una seconda e una terza, finché non arriva il giorno che, incuriosito, ti segni tutti quegli indirizzi dove sei stato bene e hai conferma che sono tanti. Evviva. Lecce e provincia sono in gran spolvero e la Taverna del Porto a Tricase Porto è un indirizzo da segnarsi in agenda. Con un'avvertenza: per quanto i coperti siano in numero abbondamente, una sessantina su due piani, il ristorante con pizza della famiglia Coppolaè così buono, vario e stregante che o hai prenotato o vieni rimbalzato perché o ceni presto presto, sempre troppo per noi italiani, o fai tesoro del giro a vuoto e la prossima volta chiami e prenoti... Leggi l'intera recensione di Paolo Marchi


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