25-07-2018

I ristoranti dell'estate: Valle d'Aosta e Laghi piemontesi

Tra montagne e specchi d'acqua, ecco gli indirizzi da non perdere: dalle insegne più note alle nostre scoperte

La bellissima veranda del ristorante Battipalo, a

La bellissima veranda del ristorante Battipalo, a Lesa (Novara), è un ottimo luogo dove approfittare di una cucina raffinata e della pace della sponda piemontese del Lago Maggiore

In queste settimane troverete su Identità Golose tutti i migliori ristoranti d'Italia nei luoghi di villeggiatura. Oggi esploriamo la Valle d'Aosta e i Laghi piemontesi

BELLEVUE (rue Grand Paradis, 22, Cogne (Aosta), +39 0165 74825, hotelbellevue.it)
Sono poche le forme che stupiscono per le loro origini di fatata bellezza. L'ampio prato di Sant'Orso, una delle "Meraviglie d'Italia", è il magico polmone verde che accoglie l'hotel Bellevue di Cogne. Tra le sue mura, ogni arredo e pietra racconta la storia di maestri (gourmet) dell'ospitalità. Fondato nel 1925, da antica riserva di caccia della famiglia reale è l'unico ad affacciarsi sul ghiacciaio del Gran Paradiso. E qui, l'omonimo ristorante è una pergamena della Valle d'Aosta. Guidato con coerenza territoriale ed attenzione alle esigenze moderne dallo chef, le materie prime arrivano direttamente dal proprio orto: un fornitore naturale speciale per la sua forma circolare, con ortaggi e piante aromatiche a dipingere gli spicchi verdi. Leggi l'intera recensione di Erika Mantovan.

LA CLUSAZ (strada statale 27 del Gran San Bernardo, km 12.5, Gignod (Aosta) - La Clusaz, +39.0165.56075, laclusaz.it)
Maurizio Grange, terza generazione dei gestori de La Clusaz, ama raccontare a chi passa dalla sua Locanda la storia che si nasconde tra le mura del suo ritrovo di Gignod, nella valle del Gran San Bernardo. A La Clusaz non si fermano più i pellegrini che s’apprestavano a valicare il Colle come accadeva nel Medioevo e l’unica testimonianza del passato è una lastra in ferro sistemata sopra il camino della sala principale del ristorante dove Maurizio e la moglie Sevi accolgono con eleganza gli ospiti. I piatti (e gli ingredienti) della tradizione della cucina valdostana sono il caposaldo della cucina de La ClusazLeggi l'intera recensione di Mariella Caruso.

PETIT ROYAL del Grand Hotel Royal (via Roma, 87, Courmayeur (Aosta), +39 0165 831611, hotelroyalegolf.com/it/ristoranti.html)
Ormai da un po’ di tempo, Paolo Griffa – per quanto ancora giovanissimo, è un piemontese di Carmagnola classe 1991 - porta con sé le stimmate del predestinato. Accessorio, questo, che può essere anche parecchio scomodo: lui è talentuoso, consapevole della propria abilità, tecnicamente preparatissimo, ambizioso e assai competitivo, anche nei confronti di sé stesso e dei limiti che incontra nel suo tumultuoso ma evidente processo di crescita. Per tutto quanto stiamo dicendo, quando abbiamo appreso che gli sarebbero stati affidati i fornelli del Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur, abbiamo esultato due volte. Leggi l'intera recensione di Carlo Passera.

IL PORTALE (via del Sassello, 3, Verbania - Pallanza, +39.0323.505486, ristoranteilportale.it)
Il lago, recuperato dopo anni di pellegrinaggio estero (Germania e Oriente), per Massimiliano (MaxCeleste ha significato il ritorno a casa, più di 15 anni fa, nella sua Verbania. Prima occupandosi delle cucine di un albergo e, in seguito, mettendosi in proprio al Portale, un locale grazioso, piccolo e intimo, nella piazza principale della cittadina lacustre. Il campo d'azione prediletto è sempre stato, anno dopo anno, il pesce in tutte le sue declinazioni, anche quelle che prevedono incursioni tra i prodotti locali, pur restando il mare il vero protagonista del menu. Leggi l'intera recensione di Gualtiero Spotti.

Bellevue

Bellevue

BATTIPALO (viale Vittorio Veneto, 2, Lesa (Novara), +39 0322 76069, battipalolesa.it)
Volontà e determinazione. Cosi Simona Benetti è arrivata dove voleva dopo aver abbandonato una tranquilla attività commerciale. La passione per la cucina ha avuto il sopravvento e ora è arrivato il momento delle soddisfazioni. All'inizio Il Battipalo era poco più di un enoteca con piccola cucina. Gabriele Boggio si occupava della scoperta delle materie prime della zona. La sponda occidentale del Maggiore e le sue montagne, su per la val d'Ossola, offrono moltissimi prodotti tanto buoni quanto sconosciuti come il formaggio del fulmine. Ma la curiosità spesso conduce a soddisfare le proprie aspirazione e così Simona si è messa in marcia per migliorare, per dare più smalto alla sua cucina. Leggi l'intera recensione di Stefano Vegliani​

ELENA (via Beltrami, 13, Domodossola (Verbania), +39 0324 248534, elenaristorante.it)
Cristian Elena, prima il nome e poi il cognome, chef e ristoratore in una Domodossola che cerca di farsi conoscere come meta gastronomica e dove questa famiglia è anche conosciuta per quanto ha saputo fare alla guida del ristorante Biglia, divenuto poi lo Strabiglia. Il giovane Cristian, ristrutturato il posto da cima a fondo, ha ricavato in cantina uno spazio per eventi e degustazioni, nonché un bar-bistrot al piano terra, distinto per ambienti e proposte dal ristorante di cucina d'autore.  Leggi l'intera recensione di Paolo Marchi.

Villa Crespi

Villa Crespi

Q33 AL TENIMENTO DEL CASTELLO (via San Giuseppe 15, Sillavengo (Novara), +39 0321 824221, alcastello.it)
Maurizio D’Andretta, classe 1984 da Angri, provincia di Salerno, è figlio d’arte, il papà Giovanni aveva lavorato col babbo di Antonino Cannavacciuolo. Mamma Angela era però d’origine piemontese, la famiglia si era trasferita a Valenza Po, il fratello Diego conduce ad Alessandria il ristorante DaDiego, cucina di pesce. Maurizio non era passato per la trafila dell’Alberghiero, ma era stato catapultato direttamente a Villa Crespi, nel 2001, grazie al rapporto tra le due famiglie. Da lì, un gran girovagare utile ad acquisire sempre maggiori competenze. Era il 2008 quando il suo peregrinare lo aveva riportato a casa, ad Alessandria, a I Due Buoi, come secondo di Domingo Schingaro: ne è nato un legame forte.  Leggi l'intera recensione di Carlo Passera.

VILLA CRESPI (via Fava, 18, Orta San Giulio (Novara), +39.0322.911902, villacrespi.it)
Lo pensano in molti: quando uno chef appare troppo spesso in tv, la cucina del ristorante in sua assenza rimane orfana, sguarnita e boccheggiante. Certo, a volte può capitare e al tavolo il palato esperto lo nota al volo, ma non funziona certo così per un ragazzone accuorto come il partenopeo Cannavacciuolo. Il quale, da abile manager in grado di mandare avanti al meglio questo relais di lusso insieme a varie consulenze esterne, contratti da testimonial pubblicitario o dependance sotto forma di bistrot (Novara e Torino, per ora), a Villa Crespi si è costruito una brigata di ottimo livello, allegramente capace di non far pesare per nulla ogni eventuale assenza (giustificata) del boss.  Leggi l'intera recensione di Paolo Scarpellini.

Piccolo Lago

Piccolo Lago

PICCOLO LAGO (via Filippo Turati, 87, Verbania - Mergozzo, +39.0323.586792, piccololago.it)
Il Piccolo Lago celebrato da Marco Sacco in un'insegna issata per la prima volta nel 1974, è quello di Mergozzo, separato da una striscia di terra dal lago Maggiore proprio alle spalle del suo ristorante, un'isola di bontà rasserenante. Sarà anche il quarto per estensione del Piemonte, ma è davvero un francobollo e questo mi piace molto perché ricorda laghi di montagna ancora più raccolti e nascosti. Le acque lì sono pulite come in pochi altri posti, in pratica nessun'altro, e questo dovrebbe essere preso da esempio. Lo stesso Sacco, con Gente di Lago, ha lanciato nel corso del 2017 un importante progetto per la valorizzazione dei pesci di acqua dolce, eterni parenti poveri dei loro cugini di mare. Leggi l'intera recensione di Paolo Marchi.


Guida alla Guida

Tutte le novità della Guida ai Ristoranti d'Italia, Europa e Mondo di Identità Golose

a cura di

Identità Golose