24-12-2019
Anacronismo: il piatto dell'inverno di Pietro Leemann (tutte le foto sono di Lucio Elio)
Capita di guardare un buon film western e accorgersi che l’attore protagonista indossa un orologio da polso, un tempo in un altro tempo, questo è l’anacronismo. O di trovarsi in situazioni e luoghi che sembrano già essere stati vissuti, i “déjà vu” liberano la mente e aiutano a entrare in uno stato meditativo. Il piatto nasce da queste due osservazioni. Una bavarese dalla forma barocca, servita in modo moderno al tempo presente.
Anacronismo Tradizionale bavarese di carciofi e zucca, con piccola insalata e crostone di polenta bianca al cumino
Ricetta per 10 persone
INGREDIENTI
Per la terrina
500 g di zucca di Hokkaido 80 g di anacardi tostati 4 g di agar in fili cotti in 400 g di acqua ridotti a 200 g 30 g di sedano tagliati a matignon 30 g di carote tagliati a matignon 20 g di porro tagliato a matignon 120 g di carciofi puliti tagliati a matignon 40 g di topinambur tagliato a matignon 20 g di olio semi 20 g di olio evo 5 g di sale 1 g di pepe bianco
Per la polenta
250 g d'acqua 70 g di farina di mais bianca 1 g di cumino 2 g di sale
Per la mayonese
200 g di latte di mandorla 330 g di olio di semi deodorato 30 g di succo di limone 5 g di sale 20 g di succo di barbabietola
Per la decorazione
200 g di erbe di campo 30 g di fiori eduli 50 g di germogli di barbabietola 40 g di olio evo 4 g di sale al levistico
Lo chef Pietro Leemann, patron del suo Joia
Pulire la zucca, tagliarla a pezzetti e cuocerla con 300 grammi di acqua, frullarla. Brasare le verdure con un goccio d’olio e un pizzico di sale. Frullare gli anacardi e la crema zucca e riscaldarli a 90°C, unire l’agar agar disciolto, mescolare bene, aggiungere le verdure. Finire con gli oli, sale e pepe. Ancora a caldo mettere 70 grammi di composto in 10 stampi in silicone, far rapprendere in frigorifero. Montare la maionese e colorarne metà con l’acqua di barbabietola, metterla in due biberon separati. Preparare una polenta con i suoi ingredienti, stenderla, raffreddarla, tagliarla con un coppapasta del diametro di 5 centimetri, piastrarla con un goccio di olio di semi. Disporre la centro del piatto la polenta, adagiare sopra la terrina, decorare con una corona di erbe fresche petali e germogli e dei punti dimaionesealternati sulla circonferenza del piatto. Condire l’insalata con olio extra vergine d'oliva e il sale al levistico.
di
ticinese, classe 1961, è lo chef del ristorante Joia "alta cucina naturale" di Milano, il primo ristorante vegetariano d'Europa a vantare una stella Michelin