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Mauro Aloisio, chef di cuisine del Ristorante di Niko Romito al Bulgari hotel di Shanhai
Nell'annus horribilis non tutto è da buttare. Ci sono notizie che passano in sordina ma che possono rappresentare rosei squarci per il futuro, come un arcobaleno prende forma durante un piovasco. Due di queste good news arrivano da Shanghai: la prima è la seconda stella che ha premiato Da Vittorio, l'altra è la stella Michelin confermata da Mauro Aloisio, chef di cuisine del Ristorante di Niko Romito al Bulgari hotel.
Per il ristorante dell'abruzzese si tratta di una conferma della prima stella già conquistata; per Mauro invece si tratta della prima della vita nel recente ruolo di capo-brigata, assunto nell'aprile 2020. Monzese, dunque con la scorza del brianzolo doc, anche per lui l’anno era partito tra acque procellose. Il precedente suo line manager, il bravo Davide Capucchio, a gennaio era partito alla volta di Parigi per mettere in moto l’ambizioso progetto del Ristorante di Niko Romito nella capitale francese. Allora Mauro era ancora sous-chef e si apprestava, come tutti, ad entrare nell’era mirabilis del Covid19: turismo in diffcoltà, serrande abbassate, un mare di ristoranti e hotel in difficoltà (ne avevamo scritto), gente bloccata tra un continente e l’altro, famiglie divise (i.e. chef Marco Veneruso, che per problemi famigliari ha dovuto lasciare il Ristorante di Niko Romito a Pechino).
La vista spettacolare del ristorante
Guanciale, purè di patate e crumble di pane
Spaghetti alla chitarra, ricci di mare, acqua di vongole e polvere di peperone
E’ cosi che in questa ultima infornata ottobrina della guida Michelin, che tra l’altro ha visto anche la blindatura delle due stelle di Riccardo La Perna di Ottoemezzo, ecco che anche Mauro Aloisio entra a pieno diritto tra gli chef su cui tenere un occhio vigile.
Già al Bugari hotel group tra il 2009 e il 2011, Mauro s’è fatto le ossa principalmente nei grossi gruppi alberghieri (Hyatt Milano, Four Seasons, e anche una esperienza di 7 mesi all’Armani Nobu). Poi a fine 2017 l’orientamento al mondo Romito a Casadonna, e la partenza per la Cina, per il lancio del Ristorante di Niko Romito Shanghai, il secondo della serie cinese.
Trittico di tuberi arrostiti
Torta di rose
Quest’ultimo dolce deriva dalla tradizione mantovana, fu infatti inventato nel XV secolo alla corte dei Gonzaga (per le nozze di Francesco II di Gonzaga e Isabella d’Este) ed è fatto di pasta lievitata ricca di burro e zucchero che viene poi arrotolata fino ad assumere la forma di un cesto di rose.
Giornalista col vizietto dell'esterofilia (da buon germanista) e del cibo (da buon modenese), ora vive felice in Cina, a Shanghai, tessendo ponti tra Oriente e Occidente
L'intervento di Niko Romito a Identità Milano 2023. Tutte le foto sono di Brambilla-Serrani
Il Cavolfiore gratinato, piatto simbolo di Niko Romito dal 2016, presente in versione evoluta anche nell'attuale menu invernale del ristorante Reale Casadonna a Castel di Sangro (L'Aquila). Il cuoco abruzzese terrà lezione sulle nuove frontiere del vegetale lunedì 30 gennaio, ore 15.10 nella Sala Auditorium del MiCo di via Gattamelata, Milano
Lattuga alcolica e crema di latte: uno dei piatti del menu tutto vegetale del ristorante Reale
Approfondimenti golosi dalla Cina e dall'Estremo Oriente a cura del nostro inviato Claudio Grillenzoni