15-07-2015
Giorgina Mazzero, chef trevisana di Da Ivo, insegna storica di Venezia, al timone da qualche mese dell'insegna gemella di Shanghai (Cina). Una bella svolta dopo 37 anni di servizio. Con noi, la cuoca si è abbandonata ai ricordi
Se no tu vede pu’l camin de casa fumar, te casca ei agreme dai occi... Cosi sintetizza il senso della tenacia e del sacrificio “la Giorgina”, la regina di Da Ivo a Shanghai, trasferitasi in Cina a inizio anno, con i classici acciacchi della sua età (che qui vogliamo tacere), per il lancio cinese dello storico locale veneziano. E infatti in questa puntata di ChinaGrill vogliamo parlare di una cena all’insegna della tenacia con Giorgina Mazzero: trevigiana, atterrata in un altro mondo dopo 37 anni di glorioso servizio accanto a Ivo Natali, nel famoso omonimo locale di Venezia.
Ci incontriamo in una serata al nuovo Da Ivo, con vista mozzafiato sul celebre Bund della megalopoli cinese, al 23esimo piano di un edificio elegante della East Jinling road. In cucina Giorgina, cuore veneto, che esprime emozioni ancora in lampi dialettali di storia e di vissuto: un inizio di carriera all’ottimo da Lino, a Solighetto (Treviso), e poi, dal ’78, il trasferimento al Da Ivo a Venezia (che allora aveva aperto da soli due anni), a vivere attraverso la lente del ristorante la Venezia aristocratica e flamboyant che ha visto passare principi, star holliwodiane, pensatori e buongustai di tutto il mondo e di cui il matrimonio di George Clooney, lo scorso settembre, con la bella avvocato di orginine libanese Amal Alamuddin, è stato solo l’ultima delle epifanie all’insegna della grandeur mediatica.
INTRAMONTABILI. Carciofi con scampi
Si parla di pasta e arrivano i suoi Ravioli freschi. Nel 2008 s’è spento il suo mentore, Ivo: «Solo da pochi mesi» racconta «avevamo cominciato a darci del tu, dopo oltre trentanni di vita quotidianità condivisa, ma solo in cucina: davanti ai clienti ci si dava del Lei, perchè era pur sempre un posto di lavoro».
Arriva un morbido Filetto al balsamico servito con erbe fresche e scaglie di parmigiano. «Nel 1997 ci raggiunse la notizia de La Fenice che andava a fuoco», a Giorgina vengono gli occhi lucidi, «quante facce ha cambiato Venezia in questi ultimi decenni... quella più intima degli anni Settanta, poi la casinista di fine anni Ottanta, quella piegata dal rogo della Fenice, la globalizzata di oggi... quand’ero ragazza Venezia non era quel carosello senza sosta che è diventata a partire da metà degli anni Ottanta, con eventi in continuazione, turisti tutto l’anno, grossi nomi che atterrano a Tessera ogni santo giorno e venditori di souvenir da mezzo mondo sulla Strada Nova. Allora c’era “la stagione”: la città era come un animale da letargo, che viveva a mille fino a ottobre e poi in inverno chiudeva i battenti fino a Carnevale, l’anno successivo«.
La vista sul Bund di Da Ivo, indirizzo 23f Jinling East road
Approfondimenti golosi dalla Cina e dall'Estremo Oriente a cura del nostro inviato Claudio Grillenzoni
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Giornalista col vizietto dell'esterofilia (da buon germanista) e del cibo (da buon modenese), ora vive felice in Cina, a Shanghai, tessendo ponti tra Oriente e Occidente