19-05-2022
Acrobazie per acquistare cibo a Shanghai, oggi (foto Reuters/Aly Song)
Mentre in Europa si abbandonano mascherine, green pass e pande-paure, c’è un angolo del pianeta dove la situazione è ancora peggiore rispetto al nefasto outbreak di inizio 2020. Stiamo parlando della Cina e in particolare, in questo momento delle due città cardine: Shanghai e Pechino. La prima sta vivendo un duro lockdown che perdura da fine marzo; Pechino invece è entrata in questa vorticosa rete del rais a fine aprile. Il risultato: ristoranti chiusi, hotel in bilico, prodotti bloccati fuori porto in navi portacontainer da settimane e le storie di tante persone prese alla sprovvista mentre erano intente nelle più ordinarie delle attività. Storie al limite della tragedia a volte, storie curiose, storie di gente che si sta reinventando e storie di alcuni che hanno trovato l’occasione per aiutare gli altri. Tenendo uno sguardo al settore della ristorazione, il record della sfortuna va a Claudio Prataviera, gagliardo e simpatico torinese, restaurant manager del The Fellas, notissimo punto di incontro degli italiani a Shanghai, di proprietà di un gruppo italiano che ha outpost da Bali a Boracay, fino appunto in Cina (tra cocktail-bar e dining). Il 26 marzo si stava preparando per andare in vacanza sulle spiagge bianche di Sanya, sull’isola di Hainan. L’azienda l’aveva premiato per prendere una boccata d’aria da una Shanghai dove le infezioni stavano pian piano diffondendosi. Va a farsi il tampone come da rito ogni volta che devi prendere un aereo. Torna a casa e prepara le valigie. Il mattino della partenza arriva una telefonata: «Sei risultato positivo. Fai le valige e ti portiamo all’ospedale».
Claudio Prataviera, The Fellas, Shanghai
Mauro Aloisio, Niko Romito, Bulgari Shanghai
Andrea Botti, BellaVita Bistro, Shanghai
Approfondimenti golosi dalla Cina e dall'Estremo Oriente a cura del nostro inviato Claudio Grillenzoni
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Giornalista col vizietto dell'esterofilia (da buon germanista) e del cibo (da buon modenese), ora vive felice in Cina, a Shanghai, tessendo ponti tra Oriente e Occidente
Andrea Botti, ferrarese di Comacchio, classe 1985, da aprile 2021 al timone di BellaVita a Shanghai, Cina