20-05-2020
Valentina Bertini, classe 1980, umbra di Spello, dal luglio 2019 è wine manager del gruppo Langosteria
In questi giorni di lockdown ho letto un libro che s’intitola Start with why, Il perché delle scelte. Mi sono chiesta allora il perché delle mie, di scelte; e l’ho scoperto proprio mentre leggevo. Ecco: ognuna serve a migliorarmi. Quest’anno mi sono ritrovata a fare cose per le quali mi sentivo inadeguata. Enrico (Buonocore, ndr) e Langosteria mi hanno permesso di riuscirci. Mi rendono migliore ogni giorno. Ogni giorno imparo cose nuove.
Mi chiamo Valentina Bertini, sono una classe 1980 e mi mantengo benissimo, perché sono sotto spirito come le ciliegie. Ho studiato Giurisprudenza per diventare avvocato; poi ho scoperto quanto il vino fosse più divertente e romantico. Ho iniziato la mia carriera in questo settore quando mia mamma - mio papà era ispettore di polizia - ha rilevato un ristorante nella nostra Umbria, io lo frequentavo per aiutare in sala. Un maître mi ha istruito e introdotto alla professione. Parliamo dei primi anni del 2000 e l’Umbria stava riscoprendo il suo potenziale vinicolo, in particolare a Montefalco, dove ho fatto il mio primo corso da sommelier.
Sono stata selezionata per un concorso Ais, nel 2005, tenuto in collaborazione con Bonaventura Maschio. E l'ho vinto. L’anno seguente, invece, mi è stato riconosciuto il premio Innovazione nella professione. Dopo un periodo difficile e qualche peripezia, la fortuna ha voluto che mi ritrovassi a mangiare in Langosteria, a Milano. Due chiacchiere e qualche giorno dopo venivo chiamata per un colloquio. Di lì a poco avrei iniziato come sommelier, in un palcoscenico che si è rivelato fondamentale per la mia crescita professionale, se non altro per la quantità e diversità di etichette che aprivamo ogni sera.
Con i fratelli Antonio e Vincenzo Lebano, chef della Terrazza Gallia
A inizio 2019 Enrico Buonocore mi ha richiamata e mi ha offerto una posizione diversa, quella che attualmente ricopro: wine manager di Langosteria. Ho riflettuto un po’ prima di accettare, perché ero preoccupata di non essere in grado di ricoprire il ruolo. Ma Enrico come al solito vede molto piu lontano di tutti. Mi sono detta: "Perché no?! Se lui crede in me, ci devo creder anche io". Elisa, mia sorella, mi ha insegnato che sono nata fortunata, ho avuto l'opportunità di poter diventare tutto quello che desideravo, mentre lei no. Anche i suoi silenzi mi hanno insegnato qualcosa: mii hanno spiegato che nella vita bisogna avere il coraggio di avere paura, perché quest'ultima va affrontata per poterla vincere, per rialzarsi, per superare gli ostacoli. Sarà per questo che non sopporto le persone stupide, mediocri, che si lamentano e basta. Sono la causa stessa dei loro insuccessi.
Un sorridente Enrico Buonocore
Stiamo affrontando lo stop con responsabilità, quindi per la sicurezza del nostro staff abbiamo interrotto a lungo tutte le attività produttive. Il prossimo 23 maggio ripartiremo invece con "Langosteria a casa", primo step in vista della ripresa.
Il 23 maggio parte "Langosteria a casa", non solo un servizio di delivery ma una proposta gastronomica con una selezione di piatti studiati ad hoc per essere consumati al meglio a domicilio. Ci sarà anche una carta di circa 150 etichette affiancate da una selezione Secret de cave curata da Valentina Bertini e da Alessandro ZIngarello, general manager di Langosteria
Il vino è tutta la mia vita. Mi ha distratto nei momenti difficili. Mi ha fatto viaggiare in splendidi territori, pur stando ferma. Noi regaliamo emozioni alle persone che si siedono al tavolo ed è nostro compito renderle felici, scegliendo la bevanda giusta per ogni situazione. Non c’è bisogno di fare i professori: non salviamo vite e non operiamo a cuore aperto. Credo che ognuno di noi debba prendersi anche con un po’ di leggerezza. Va bene la competenza, la conoscenza; non l'ego estremo.
La Bertini con Alessandro Zingarello
Da ultimo, ritengo fondamentale dare un range ampio di opzioni ai clienti, in modo tale da agevolare ogni desiderio e possibilità di spesa. Forniamo la possibilità di aprire bottiglie speciali e quasi uniche nel loro genere, ma al contempo proponiamo alternative più abbordabili in termini di prezzo, ma qualitativamente molto soddisfacenti.
Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri
a cura di
classe 1980, umbra di Spello, con mamma ristoratrice, si era iscritta a Giurisprudenza salvo presto capire che amava il vino fino a farlo la ragione della sua vita. Sommelier dell'anno nel 2019 per la Guida L'Espresso, dal luglio 2019 è wine manager del gruppo Langosteria
I piatti dello chef Edoardo Traverso, Executive di Identità Golose Milano abbinati ai grandi vini del Consorzio Garda DOC. Per prenotare la prossima serata del 5 ottobre clicca qui
Massimo Piccin
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