29-01-2021
Mariuccia Borio, dal 1970 patronne di Cascina Castlèt, in Strada Castelletto 6, Costigliole d'Asti (Asti)
Cascina Castlèt è a Costigliole d’Asti, 31 ettari coltivati a Barbera, Moscato, Uvalino (antico vitigno autoctono), Cabernet e Chardonnay, un investimento che la famiglia Borio ha trasformato in grandi vini. Al comando dal 1970 c’è Mariuccia, che ha ereditato l’azienda dal padre, protagonista assoluta tra le donne del vino del Piemonte. Una signora che ama le cose belle, sognatrice, con le idee chiare su cosa produrre e dove vendere i suoi vini. Certo, l’amicizia e collaborazione di 40 anni con il compianto Giacomo Bersanetti ha permesso di farci conoscere progetti enoici come Passum, Barbera d’Asti Superiore con una serigrafia in bottiglia avveniristica per quei tempi. Il mantra di Bersanetti era: mai trascurare i piccoli dettagli. Castlèt è riconosciuta per produrre vini dall’identità forte. Ci racconta Mariuccia: «Il Covid ci ha costretto a vivere col timore dell’incertezza. È evidente che la natura non sente alcuna pandemia, ma il mondo non sarà più lo stesso. Attenzione, la vita deve andare avanti con buoni propositi, non è un’utopia. Il senso di responsabilità che ci appartiene deve alimentare un futuro migliore, occorre far tesoro di questo cambiamento epocale. La professionalità e serietà di chi, come me, fa questo mestiere da molti anni non può essere messa in discussione dal Covid. Non si tornerà più come prima».
Cascina Castlet, ripresa aerea
Marisa con il compianto Giacomo Bersanetti
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione