30-04-2019

Jameson, tre cocktail per celebrare l'Irlanda

I nostri assaggi del celebre Irish Whiskey versione mixology (con l'Irish Mule perfetto). Augurandosi l'un l'altro «Sláinte!»

Dentro il bicchiere, San Patrizio non è intrappolato in un giorno. Si sprigiona con i suoi aromi e la sua freschezza per tutta la primavera e più avanti ancora.

Per questo una sera si dilata in un lampo verde, che non finisce più, con il whiskey irlandese che detta le condizioni con estremo rigore. Jameson Irish Whiskey ha invitato tempo fa a festeggiare l’arrivo del National Day con un evento che ha illuminato tutte le principali città italiane, a partire da Milano.

Si tratta del “Jameson Neighborhood”, l’appuntamento che ha colorato di verde i Navigli, trasformando i balconi in piccoli palcoscenici traboccanti di energia, note e colori. E scandendo degustazioni nel segno dei cocktail tradizionali. Si è partiti da via Corsico, con Diego Montinaro a.k.a. Sandiego e il quintetto Irish folk Wooden Leg. Poi dalle dieci di sera, ci si è trasferiti al Superstudio in via Tortona 27. Sláinte, così si brinda alla salute in gaelico, e la musica si è unita ai drink con il dj, rapper e beat maker Bassi Maestro, la band Irish punk-folk Bock & The Sailors e il dj-set di Andrea Mazzentini.

Ma protagonista principale è rimasto sempre lui, Jameson Whisky. Che ha accolto con generosità altri compagni di avventura per i cocktail più tradizionali. Suggestivo attraversare Milano per assaggiare l’Irish Mule perfetto, varcando i confini della notte e della primavera. Ci hanno atteso anche altri cocktail, capaci di raccontare San Patrizio ancora. Di riportare suggestioni del passato in un contesto dinamico e avido di futuro, con quei paradossi fertili, tutti irlandesi.

Ad esempio, ecco il Jameson Ginger Ale & Lime: una parte di Jameson Original, tre di Ginger Ale, il bicchiere zeppo di ghiaccio ma pronto a dare il benvenuto a uno spicchio di lime fresco, che va sì spremuto, però poi va appunto mantenuto. Per arrivare a questa delizia, si riempie un highball di ghiaccio, si versa uno shot di Jameson, si completa con il ginger ale e si miscela rapidamente. Quindi il tocco finale dello spicchio.

Tuttavia, guest star resta Irish Mule, con la potenza che si unisce alla freschezza della natura: si è fatto assaporare in ogni locale coinvolto. Per questa roccaforte dei cocktail, servono una parte di Jameson Original, tre di Ginger Beer, ancora ghiaccio a volontà e un rametto di rosmarino.

Spazio anche al Jameson & Soda (il match qui è 1 a 3, tra whiskey e soda). E al Jameson Sour. Qui occorrono 5 cl Jameson Original Whiskey, 2 cl di succo di limone, poco meno (ovvero 1,5 cl) di sciroppo di zucchero, e se si vuole, un cucchiaino di albume d’uovo pastorizzato e Angustura. Ghiaccio per chiudere in bellezza  una serata e una degustazione.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Marilena Lualdi

responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky

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