Fool Magazine è un progetto nato dalla passione e da un interesse quasi folle per la gastronomia e non solo. Dopo aver lavorato a lungo con cibo, chef e gastronomia, ci mancava una rivista che ci permettesse di mettere in pratica la nostra idea di come una rivista culinaria moderna dovesse essere.
La gastronomia non è mai stata così emozionante e varia, eppure il giornalismo gastronomico sembra essere piuttosto conformista: segue la stessa formula, con ricette, immagini di torte al cioccolato, senza storie che analizzino approfonditamente la gastronomia, l’ambiente e tutte le persone coinvolte. Come i ristoranti veramente grandi, volevamo ribellarci e creare una nuova voce e un linguaggio diverso, onesto. Così il nostro motto è diventato questo: “Cibo, follia, genialità e amore”.

Il primo numero di Fool Magazine con Magnus Nilsson, chef di Fäviken
La nostra sede è a Malmo, in Svezia, a soli 40 minuti da Copenaghen e dal
Noma di
René Redzepi. Ma se il
Noma è “Nordico” in termini di prodotti, noi non lo siamo.
Fool è aperto a ogni influenza, da tutto il pianeta. Proviamo a guardare al futuro e ai prodotti come a storie davvero uniche, andando oltre l’ovvio. Vogliamo aprire gli occhi dei nostri lettori a nuovi universi gastronomici e ad alcuni mondi che secondo noi andrebbero rivisitati e riraccontati. Crediamo nel nostro giudizio e in noi stessi. Siamo egoisti nella nostra convinzione che dietro a ogni angolo ci sia una nuova scoperta.
Fool è quasi contraddittoria, rispetto alle riviste gastronomiche: non ci sono ricette ma testi lunghi e immagini straordinarie. Ci ispiriamo alla moda, al design e alla cultura contemporanea. Passare del tempo con i protagonisti dei nostri articoli, l’equivalente di un giornalismo enogastronomico slow (!) ci permette di avvicinarci a loro, anziché arrivare e subito andare via, con i nostri preconcetti. Questo modo di lavorare sfortunatamente comporta un grande dispendio di tempo, quasi un lusso nel clima mediatico attuale, così veloce e frammentato. Ci piacciono i media moderni ma, cosa più importante, amiamo davvero l’odore di una rivista appena stampata, la sensazione che danno due carte diverse, un design contemporaneo, leggibile, e le fotografie riprodotte perfettamente (alcuni dei nostri lettori hanno ritagliato e incorniciato alcune foto dalla rivista, un bel complimento!).

Fool magazine numero 2: Michel Bras
Inoltre diamo ai nostri autori la libertà unica di scrivere testi lunghi e ci impegniamo molto, come redattori, per tirare fuori il meglio dai testi che sono tradotti in inglese, se gli autori non sono madrelingua.
Per noi, lavorare con un network esteso di grandi giornalisti da tutto il mondo è vitale: alcuni di loro, spesso non vanno oltre i confini dei loro rispettivi paesi. Fool è un progetto piccolo, con tanto lavoro, un controllo totale, una grande responsabilità e un divertimento folle.