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E' uscito a metà ottobre il primo libro dello chef Diego Rossi, dal 2015 alla guida della trattoria moderna Trippa, a Milano
Di Trippa, l'ormai frequentatissimo e apprezzatissimo ristorante milanese di Diego Rossi e Pietro Caroli, su queste pagine avevamo iniziato a scrivere ad aprile 2015, grazie a Claudia Orlandi, circa due mesi prima della sua inaugurazione. A poco più di quattro anni da quell'apertura, l'ascesa dello chef veronese Diego Rossi continua a essere incessante, richiesto com'è da eventi e congressi gastronomici in tutto il mondo.
A fotografare almeno una parte, certamente importante, della sua filosofia di cucina, c'è oggi un libro, firmato da Rossi insieme alla giornalista Barbara Giglioli (che ha collaborato più volte anche con questo sito e con la nostra Guida), pubblicato da Guido Tommasi Editore: "Finché c'è Trippa" (225 pagine, 30 euro).
«Uomo, lavoro ed espressione - scrive invece Lopriore - si svelano nel battito del coraggio e nel respiro dell’idea, filtrando la coerenza, decantando il tempo, trasportando la quotidianità, contenendo l’esigenza, amplificando la chiarezza e marcando il momento di un elogio dell’arte di manipolare la materia che solo Diego Rossi ha la capacità di portare oltre la sua consistenza materiale».
Cuore di agnello alla brace con tenerumi e ciliegie al Recioto Valpolicella
In questa passione di Diego Rossi c'è anche e soprattutto un ragionamento che origina dal suo desiderio di riscoprire una forma di comprensione e di rispetto degli animali che macelliamo per la nostra alimentazione: «Quello che dico sempre è che abbiamo perso il contatto con la natura e con gli animali. Lo vediamo sui banchi del supermercato: la carne che compriamo avvolta nel cellophane, a pezzi, la prendiamo come se stessimo acquistando un oggetto, dimenticandoci totalmente da dove venga. Secondo me è necessario ricominciare ad avere considerazione per l’animale, a conoscerlo meglio; il fatto di utilizzare le frattaglie, gli scarti, o comunque quelli che non sono i tagli più teneri e pregiati è un modo per rispettarlo nella sua interezza».
Lampredotto, carciofi, menta e pecorino romano
Le ricette ovviamente ci sono, sono 63 in particolare, e sono raccolte in capitoli divisi in base agli animali da cui arrivano le frattaglie protagoniste. «Avevamo pensato anche a dividere le ricette in base alla stagionalità: perché è un tema importante anche quando si parla di animali, non solo di frutta o verdura. E in realtà questa divisione c'è, ma rimane implicita: semplicemente abbiamo scelto di usare nelle ricette del libro, ingredienti che rispecchiano la stagione migliore per usare quelle frattaglie».
Per qualcuno potrebbe essere una sorpresa trovare in questo libro una sezione dedicata alle "Frattaglie di mare", che sono invece per il cuoco di Trippa un argomento molto interessante: «Per molti versi - spiega Diego Rossi - sono piuttosto diverse dalle altre, ma in alcune preparazioni troviamo invece delle grandi somiglianze. Le trippe, in particolare, vengono trattate in maniera molto simile alla trippa di vitello. Io ho cominciato a cucinare in un ristorante specializzato in pesce di mare, che si chiamava L’Oste scuro, a Verona, e quindi mi ritengo molto preparato sul pesce, forse anche di più che sulla carne! E so che se riesci a utilizzare e sfruttare ingredienti come la vescica natatoria, le uova, i lattumi, la trippa, le teste, le guance, ma anche fegato e cuore nei pesci più grandi, allora raggiungi un doppio obiettivo, di sostenibilità ambientale e di sostenibilità economica del locale».
Uova di ricciola in bagnacauda
Infine, per tornare alla leggerezza che ha ispirato il lavoro di Barbara Giglioli e Diego Rossi, ogni ricetta viene accompagnata da una canzone, più o meno a tema. Selezionata da un altro collaboratore di eccezione, ovvero Tommaso Paradiso, già (fino a poche settimane fa) leader del gruppo TheGiornalisti e ora solista, uno degli autori e interpreti più di successo della nuova musica italiana. E grande appassionato di gastronomia.
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare
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