27-09-2016
E' stata presentata ieri nella residenza sabauda di Reggia Venaria, alle porte di Torino, l'edizione 2017 della guida alle Osterie d'Italia di Slow Food, 1.570 locali di un "Sussidiario del mangiarbere all'italiana". Nella foto, al centro, stretto tra i due curatori della guida, Eugenio Signoroni e Marco Bolasco, il direttore editoriale di Slow Food Carlo Bogliotti
È stata presentata ieri mattina alla Reggia di Venaria, alle porte di Torino, la 27ma edizione della Guida alle Osterie d’Italia di Slow Food, “il sussidiario del mangiarbere all’italiana”, recita la copertina, che include “1.570 locali consigliati da Slow Food”. È un insieme di segnalazioni, spiegano con efficacia i due co-curatori Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni nella prefazione del volume, «che nessun altra guida racconta. Quelle dove non c’è lo chef ma il cuoco (molto spesso la cuoca). Quelle dove il servizio è attento eppure informale. Dove tante volte non c’è un menu scritto perché l’oste ci tiene a raccontare a voce ai suoi ospiti quali sono i piatti del giorno, spesso aggiungendo qualche aneddoto…».
Reggia gremita di osti in ogni ordine di posto
Siamo allora molto curiosi di scorrere le pagine per segnarci dove andare a gustare l’uovo al castelmagno fatto meglio di tutta la Langa, il risotto giallo che resiste coi denti alla gastro-esterofilia milanese, il macco di fave migliore di Sicilia. Però, con l’evidenziatore marcheremo soprattutto indirizzi in cui avremo la certezza (in qualche caso, l’illusione) di stare bene, quelli in cui si va per un'esperienza da vivere “senza troppe menate” come si dice spesso in modo inelegante ma efficace. Perché proprio il calore, il senso dell’ospitalità e dell’accoglienza sono gli elementi che, a ben pensarci, distinguono da sempre non solo l’Osteria ma tutta la grande ristorazione italiana, ancora prima di quello che è capace di mettere nel piatto.
Le chiocciole, cioè i locali contenuti nella guida che meglio incarnano i valori di Slow Food, sono 263. 479 i locali segnalati con un orto di proprietà. La guida costa 22 euro (18,70 se acquistata online)
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a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt