Domattina solleviamo ufficialmente il velo sulla sesta edizione della Guida ai Ristoranti d’autore d’Italia, Europa e Mondo di Identità Golose. In copertina, sotto al curatore Paolo Marchi, salta all’occhio il nome di Clarence Seedorf. Il calciatore? Proprio lui, il nomade del pallone nato in Suriname, di passaporto olandese, poi vissuto in Spagna alla corte del Real Madrid e a lungo militante in serie A, con le maglie di Sampdoria, Inter e Milan.
Socio con il nippo-brasiliano Roberto Okabe dei ristoranti Finger’s e del Finger’s Garden di Milano, insegne di cucina fusion, persona attenta al buon mangiare e ai problemi del mondo – ha fondato Champions for Children, fondazione che aiuta bambini e adolescenti di Paesi in via di sviluppo – è stato contattato nel giugno scorso mentre stava definendo in Brasile il nuovo contratto col Botafogo, la sua attuale squadra. Ha risposto con entusiasmo, scrivendo per noi “Cucinare la tolleranza”, un pezzo da leggere d’un fiato.

La copertina dell'edizione 2013
Qui di seguito, le cifre e i fatti più significativi che riassumono i contenuti dell’edizione 2013. Per conoscere le 11 giovani stelle dell’anno (
Miglior chef,
Migliore chef donna,
Miglior chef straniero,
Miglior sommelier,
Miglior maître,
Miglior sous-chef,
Miglior chef pasticciere,
Sorpresa dell’anno,
Birra in cucina,
Giovane famiglia,
Miglior giornalista), occorre pazientare ancora 24 ore.
834 - le pagine della Guida
19,00 - il prezzo di copertina in euro
4 - le sezioni introduttive della Guida: oltre al contributo di Seedorf, la prefazione di Paolo Marchi (“Servono nuove idee”), “Le migliori 20 pizzerie d’Italia” di Luciana Squadrilli e i "Migliori 21 pasticceri della ristorazione italiana" di Livia Chiriotti.
663 – il numero totale di insegne raccontate.
472 – le insegne italiane racchiuse tra l’Ad Gallias di Bard (Aosta) e il S’Apposentu di Siddi (Cagliari).
139 - le schede europee, di 19 paesi. Gli estremi: Arnold Pucher del Wolfenia di Hermagor in Austria e Onyx di Budapest, Ungheria.
52 - le insegne del mondo, di 9 paesi: dall’Attica di Melbourne in Australia a La Sosta di Swellendam, Sudafrica.

Albert e Ferran Adrià firmano sulla Guida di Identità Golose il racconto sulla loro Barcellona del cuore. Unico luogo non gastronomico menzionato, lo stadio Camp Nou
12 - le città raccontate. Le firmano i cuochi
Ferran e
Albert Adrià (Barcellona),
Alain Ducasse (Parigi),
Gastòn Acurio (Lima),
Daniel Humm (New York),
Moreno Cedroni (Marche),
Alfio Ghezzi (Trento),
Cristina Bowerman (Roma),
Enzo Coccia (Napoli); i giornalisti
Pietro Cheli (Genova),
Bruce Palling (Londra) e
Paolo Marchi (San Marino) e il designer
Stefano Giovannoni (Milano).
258 – i cuochi sotto i 40 anni di età raccontati. Nel dettaglio: 223 loghi chef30 (sotto i 40 anni d'età) e 35 chef20 (under 30) apposti (in Italia, rispettivamente 135 e 26).
120 – gli autori della Guida dalla A di Gastòn Acurio alla Z di Stefano Zambon, 21 le firme straniere.
1 - la nuova voce delle schede: "lo chef consiglia". Cioè, l’insegna/la bottega/il produttore/il bar preferito dal cuoco protagonista della scheda.
304 – le volte in cui compare la parola “pesce”. 176 “verdure”. 147 “carne”.
79 – “risotto”, che vince di poco su “spaghetti" (66 menzioni).
13 – i componenti dello staff di redazione: Paolo Marchi, Gabriele Zanatta, Giulia Corradetti (coordinamento), Ilaria Russo e Benedetta Biasi (editing e revisione), Cinzia Benzi (relazioni commerciali), Carlo Passera, Annalisa Bianchi, Claudia Orlandi, Elisa Pella (redazione), Andrea De Bei (grafica e impaginazione), Alessandra Meldolesi (traduzioni dallo spagnolo e dal francese) e Slawka Scarso (dall’inglese).