10-11-2014

Un altro anno con Identità Golose

Presentata all'Eataly di Milano la guida 2015, sono 193 le nuove insegne. Miglior chef è Luca Fantin

Paolo Marchi sul palco (con David Toutain, miglior

Paolo Marchi sul palco (con David Toutain, miglior chef straniero) durante la presentazione della guida Identità Golose 2015, all'Eataly Smeraldo di Milano

Identità Golose 2015 si può riassumere in alcune cifre: 678 ristoranti, 484 in Italia e 186 nel resto del mondo, 33 Paesi diversi, con l’esordio di Russia, Argentina e Canada – è l’unica guida italiana a fornire una panoramica della cucina creativa dei cinque continenti - 107 collaboratori di cui 12 stranieri, perché è essenziale andare oltre il proprio orticello, 858 pagine, un 50% per cento in più rispetto all’esordio otto anni fa, e vorrà pur dire qualcosa… “La guida che leggono gli chef”, felice slogan coniato da Mondadori che edita per il secondo anno consecutivo, voluta e creata da Paolo Marchi, è stata presentata poco fa a Milano, negli spazi di Eataly Smeraldo, di fronte ad appassionati, professionisti e curiosi, bel mix che calza a pennello per un vademecum dei ristoranti d’autore che si caratterizza per dinamicità, freschezza, vivacità: basterebbe ricordare le 193 nuove insegne, un turn over ampio, perché Identità si aggiorna e riflette il cambiamento di un mondo – quello dell’enogastronomia, in impetuosa evoluzione. Oppure sarebbe sufficiente, tanto per dirne un’altra, citare il nome a sorpresa che si è aggiudicato il titolo di “Chef dell’anno”, una sorta di outsider poco conosciuto nel nostro Paese, Luca Fantin, 35enne trevisano di Silea, che guida la cucina del ristorante Bulgari Ginza Tower, a Tokyo. Già, perché il ruolo della critica enogastronomica non è mai quello di sancire l’ovvio, ma di raccontare l’inedito e fornire utili indicazioni per il futuro.

Marchi con Claudio Ceroni, Oscar Farinetti e la presentatrice Tarzia Trevisan

Marchi con Claudio Ceroni, Oscar Farinetti e la presentatrice Tarzia Trevisan

Sul palco dell’Eataly milanese, sotto lo sguardo del padrone di casa Oscar Farinetti – sempre più forte il legame tra queste due realtà - il primo a contendere il microfono alla conduttrice della serata, Tarsia Trevisan, è stato Claudio Ceroni, patron di Magenta Bureau che di Identità Golose è la struttura organizzativa. Ha tracciato un quadro che vede il marchio in forte sviluppo, grazie a una ricca serie di attività collaterali che affiancano quelle storiche (i congressi in Italia e all’estero, il sito identitagolose.it, la guida stessa): ecco allora, ricordati gli sponsor principali (Acqua Panna-S.Pellegrino, Birra Moretti, Ruinart), la finale del concorso Birra Moretti, in programma il17 novembre presso Alice ristorante con il residente di giuria Claudio Sadler, il Roma Food&Wine Festival presso Eataly Roma, dal 29 novembre al primo dicembre, con il Campionato del pesto, che replicherà al Milano Food&Wine Festival al MiCo Milano Congressi dal 7 al 9 febbraio, un giorno in anticipo rispetto al congresso Identità Milano 2015. Poi, come si è già accennato, la crescente collaborazione con Eataly, che darà anche vita a “Identità Golose per Eataly”, un nuovo spazio all’interno del sito di Farinetti. Inoltre Host 2015, dal 23 al 27 ottobre, con l'esordio della nuova collaborazione denominata Identità Future. Ma prima ancora ci saranno tutte le attività legate all’Expo
 
Insomma, un quadro frizzante, tanto quanto la nuova grafica della guida, come sempre «tutta da leggere», lo ha sottolineato lo stesso Marchi chiamando sul palco Alessandro Pipero in rappresentanza dei tanti - Marco Bolasco, Marco Stabile, Nino Di Costanzo, Enzo Vizzari, Mario Batali... – che vi hanno firmato le “Storie di gola”. E come promette di essere il congresso milanese, il programma è stato messo online proprio in queste ore sul sito, lo trovate qui: tema portante “Una sana intelligenza”, la regione ospite sarà il Veneto, molti i focus nelle sale, alcuni ormai classici (Identità Naturali, Identità di Pane e Pizza, Identità di Pasta), altri nuovissimi, come Identità di Montagna, Identità Piccanti e Identità Estreme.
 
La premiazione del miglior chef, Luca Fantin, del Bulgari Ginza Tower di Tokyo

La premiazione del miglior chef, Luca Fantin, del Bulgari Ginza Tower di Tokyo

Non resta che passare in rassegna la sfilata dei riconoscimenti. Detto di Fantin miglior chef, il premio “Birra in cucina” è andato a Fabrizio Ferrari de Al Porticciolo 84 di Lecco; la miglior carta dei vini e distillati è stata quella del ristorante Il Palagio del Four Seasons di Firenze, un applauso a Walter Meccia, Edoardo Boncinelli e Gabriele Fedeli; il miglior sommelier è una donna, Elisa Bellavia del Cinzia – da Christian e Manuel (Costardi) a Vercelli; il miglior maître Manuel Miliccia del Piazza Duomo di Alba (Cn); il miglior cestino del pane quello del Guido da Costigliole di Santo Stefano Belbo (Cn), premiata Monica Magnini; la “sorpresa dell’anno” è stato Gianluca Gorini, chef discepolo di Paolo Lopriore a Le Giare di Montiano (Fc); il miglior chef straniero David Toutain dell’omonimo ristorante parigino; il miglior sous-chef Simone Nebbia, braccio destro di Roberto Petza al S’Apposentu di Casa Puddu  a Siddi (Vs); il miglior pasticciere Luca De Santi de Al Mercato e del Ratanà di Milano; la “giovane famiglia” è quella di Elia e Matteo Rizzo de Il Desco di Verona, la miglior giornalista Laura Lazzaroni de L'Uomo Vogue. Dulcis in fundo la migliore chef, Marianna Vitale del ristorante Sud di Quarto (Na).
 

Primo piano

Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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