15-04-2016
Che succede quando le bollicine vanno a braccetto con le olive all’ascolana? Lo si è capito al Vinitaly, sulla terrazza Marche, dove sono state organizzate degustazioni mirate a far conoscere le eccellenze della regione. Il Consorzio dei Vini Piceni ha portato i propri rappresentanti, disseminati soprattutto nella parte meridionale delle Marche, province di Ascoli e Fermo, ma non solo: il disciplinare del Rosso Piceno annovera infatti anche produttori che possiedono ettari nella provincia di Macerata e in parte di quella di Ancona. I soci del consorzio sono ad oggi 40, ma con la presenza delle cantine sociali, le aziende coinvolte risultano essere oltre 500. I vini piceni, essendo prodotti nell'area che va dalla muraglia naturale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini al litorale del Mar Adriatico, godono della doppia influenza di mare e montagna. Nel 2011, inoltre, c’è stato il riconoscimento della Docg Offida, che comprende tre tipologie di vini: Passerina, Pecorino e Rosso. Tra le Doc, invece, ci sono il Falerio, il Falerio Pecorino, il Rosso Piceno, il Rosso Piceno Superiore e il Terre d’Offida, declinato nella versione spumantizzata delle uve Passerina.
Errico Recanati
Ma al di là delle degustazioni guidate, sulla terrazza Marche era possibile assaggiare diversi vini dei produttori della regione. Armando Falcioni, direttore del Consorzio Vini Piceni, ha guidato la degustazione di alcuni tra i migliori. Vi segnaliamo i dieci che ci sono piaciuti di più. Per la categoria Offida DOCG Pecorino c’è Zagros 2012 dell’Agrobiologica San Giovanni, che dimostra come sia possibile invecchiare - per 12 mesi, in rovere - uve come il Pecorino. Degno di menzione poi il Colle Vecchio 2014 della Tenuta Cocci Grifoni, produttori a cui va il merito di aver contribuito alla riscoperta del Pecorino stesso. Da segnalare anche Ethos di Poderi dei Colli e Fenesia 2015 di Terra Fageto.
Le bottiglie del Consorzio dei Vini Piceni in degustazione al Vinitaly
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
classe 1990, varesina, dopo la laurea in Linguaggi dei media ha frequentato il master in giornalismo dell’Università Cattolica. Ama cucinare, mangiare e scrivere di gastronomia