20-12-2014
Un frammento della copertina di "Susci più che mai", libro appena pubblicato da Giunti. L'autore Moreno Cedroni si è avvalso dell'assistenza sui testi di Cinzia Benzi, sulle illustrazioni di Gianluca Biscalchin e sulle foto di Francesca Brambilla e Serena Serrani
Il Susci (rigorosamente con la “c”, non con l’acca) è una delle più geniali invenzioni della cucina d’autore italiana degli ultimi due decenni. Il suo demiurgo è Moreno Cedroni, chef de La Madonnina del Pescatore di Senigallia (Ancona) ma non solo (Il Clandestino di Portonovo, ad esempio, un progetto unico in Italia), un cuoco capace di incrociare prima di tanti colleghi suggestioni e ingredienti che sintetizzano due mondi: il Mediterraneo e il Pacifico attorno al Giappone.
“Susci più che mai” (Giunti, 164 pp, 22 euro, acquisto online qui), scritto con l’aiuto decisivo sui testi di Cinzia Benzi, le foto di Francesca Brambilla e Serena Serrani e le illustrazioni di Gianluca Biscalchin, prosegue nel solco di questa strada la quale, ricorda lo stesso autore nel ringraziamento, fu tracciata per prima da Gualtiero Marchesi, vero ideatore del sushi all’italiana, «dal quale ho tratto ispirazione attraverso i suoi insegnamenti: innovazione pura che si rinnova, senza mai scordare il punto di partenza».
La copertina integrale del libro (Giunti, 164 pp, 22 euro, acquisto online qui)
Intese le basi, entriamo nel vivo del corpus vero e proprio, il ricettario suddiviso in “Tre collezioni”, espressione mutuata dalla moda: “Susci e fiabe”, “British susci”, “Susci letterario”, i nomi degli ultimi 3 menu del Clandestino, estati 2012, 2013 e 2014. Si passa così da ricette surreali come Pollicino (Tonno bianco e carne cruda, salsa di topinambur, sentori di tartufo, resine e fumo, erbe di campo e piadina) ad inglesismi à la Roast Beef (Tonno bianco tataki, salsa della fettina di mia madre, topinambur e sedano rapa), fino al dotto Uovo Leopardi (Tonno bianco tataki, uovo in camicia, giardiniera e rapa rossa senapata). Voli pindarici, gusti eleganti, calibrature scientifiche.
Moreno Cedroni, chef in perenne movimento creativo
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a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt