29-07-2020
Francesco Elmi col suo libro I miei dolci, edito da Minerva (per acquistarlo online clicca qui)
«Cosa ha insegnato il lockdown? Che bisogna essere molto versatili, che non deve essere un problema cambiare in corsa. E ancora… che occorre farsi venire sempre idee nuove». Il bolognese Francesco Elmi, accademico dell’Associazione Maestri Pasticceri Italiani, tira le somme di un periodo unico rispondendo al telefono dal laboratorio della sua pasticceria Regina di Quadri» dove in questi mesi ha sfornato anche il pane. «Un pasticciere deve saperlo fare, la mia licenza mi permette di produrlo e ho deciso di aumentare l’offerta con una varietà fatta con lievito madre e una, sempre a lunga maturazione, con lievito di birra - racconta il pasticciere classe 1970 - Fare e vendere il pane è stato un modo per rimanere accanto ai nostri clienti che così hanno avuto la possibilità di venire da noi quotidianamente, anche nei giorni più bui dell’emergenza».
Nonostante la fine del lockdown il profumo del pane, che ha fatto compagnia agli affezionati della Regina di Quadri, continua a diffondersi nel locale di Elmi perché il lento ritorno alla normalità, con distanziamento di rigore anche nel dehors, non ha fatto venire meno questa nuova consuetudine. Spiega lui: «Se da un lato allargare la gamma è controproducente perché la gestione del laboratorio diventa più complessa e aumenta il rischio di rimetterci in termini economici, la versatilità e l’intraprendenza devono fare però parte del gioco».
La torta Tahiti
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
a cura di
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile
I Maestri Pasticceri APEI sul Red Carpet della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia (giunta ormai alla sua 80esima edizione) lo scorso 5 settembre