Enrico Panero
Baccalà in carpione con cipollotto, mela annurca e melassa di fichidi Gennaro Esposito
IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita In giro tra gli stand: tra assaggi e cooking show, le delizie gastronomiche nell'area espositiva del MiCo
Siamo andati a Firenze per il ritorno in terra toscana dello chef lucano, ora protagonista di un format tutto nuovo, nato a Dubai: Chic Nonna
Palazzo Portinari-Salviati a Firenze è il posto in cui rifugiarsi per allontanarsi dal non tempo moderno e abbandonarsi al senso e alla memoria; dove quell’antico e ormai quasi disperso stile italiano trova ancora casa. Un luogo di per sé straordinario, a giusta ragione uno dei più importanti palazzi nobiliari cittadini e del patrimonio artistico nazionale, a un passo dal Duomo e dalla cupola del Brunelleschi che svetta tra l’intrigo dei vicoli di via del Corso, già casa natale di Beatrice, poi residenza di Cosimo I de’ Medici, ricordato da una statua al centro della corte interna del Palazzo.
Oggi è una prestigiosa residenza d’epoca con 13 suite, 22 appartamenti e una SPA di 500 mq. Qui Vito Mollica con Chic Nonna riannoda la sua storia con l'amata Firenze (in un progetto nato in collaborazione con il gruppo Mine & Yours, proprietario di ristoranti di lusso dagli Emirati Arabi agli Stati Uniti, e di cui lo chef lucano è il director of culinary).
Firenze è la città che ha consacrato lo chef al grande pubblico internazionale come uno dei migliori interpreti della ristorazione al servizio dell’hotellerie di lusso. Il suo è un modello di accoglienza che mette in scena il più alto senso dell’ospitalità, dove ogni cliente è messo al centro di una ritualità fatta di attenzioni e benessere. Nei suoi piatti è forte l’identità dei territori che lo abitano, quello della sua terra natia, la Lucania, e quello del suo amato luogo d’adozione, la Toscana. E la scelta delle materie prime è centrata innanzitutto sulla stagionalità e sulle piccole produzioni locali che seleziona personalmente, mantenendo un rapporto stretto e diretto con ognuno dei suoi amici produttori.
Il Portinari Bar & Bistrot visto dall'alto
Gli affreschi di Alessandro Allori
La sala dello Chic Nonna
I piatti sono quelli della buona cucina italiana, solida e di gusto, con accenti moderni ma mai che sconfinano nell’estetica fine a sé stessa, che tradisce la sostanza. Tanta autenticità è forse la cifra che più soddisfa e piace soprattutto al pubblico internazionale che frequenta queste tavole. Due i percorsi degustazione, Corte degli Imperatori e Rubabricole, pensato per un pubblico vegetariano. Il menu à la carte, invece, offre la possibilità di scelta di piatti selezionati tra i due menu.
Risotto caprese con scampi marinati al basilico
Rombo alla mugnaia e caviale Oscietra Royal con le sue trippette
Rosario Bernardo, Vito Mollica e Paolo Acunto
Mollica con Tim Ricci (foto Luca Managlia)
Il bar
La brigata dello Chic Nonna
Nato "a Sud di ogni Sud" (cioè a Potenza), romantico assaggiatore e narratore di vini e storie di cibo. “Camminare la terra” alla ricerca di storie e di prodotti è la sua passione, che poi vorrebbe essere anche una professione. «Sin da bambino un sacco di parole girovagano indisciplinate nella mia mente, e fin quando la pigrizia non mi ha sopraffatto le ho messe assieme in un blog che si chiama: Vino e Utopie, la fantasia al bicchiere»
Lo chef stellato Vito Mollica nelle cucine di Identità Golose Milano. Qui il team è guidato dal resident chef Edoardo Traverso, braccio destro dello chef Andrea Ribaldone
Lo chef Vito Mollica basa la sua filosofia di cucina sull'utilizzo di materie prime di eccezionale qualità. Per non perdere il menu speciale che ha pensato per le cene a Identità Golose Milano, prenotate il vostro tavolo qui
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose