25-07-2022
Siamo andati a Firenze per il ritorno in terra toscana dello chef lucano, ora protagonista di un format tutto nuovo, nato a Dubai: Chic Nonna
Palazzo Portinari-Salviati a Firenze è il posto in cui rifugiarsi per allontanarsi dal non tempo moderno e abbandonarsi al senso e alla memoria; dove quell’antico e ormai quasi disperso stile italiano trova ancora casa. Un luogo di per sé straordinario, a giusta ragione uno dei più importanti palazzi nobiliari cittadini e del patrimonio artistico nazionale, a un passo dal Duomo e dalla cupola del Brunelleschi che svetta tra l’intrigo dei vicoli di via del Corso, già casa natale di Beatrice, poi residenza di Cosimo I de’ Medici, ricordato da una statua al centro della corte interna del Palazzo.
Oggi è una prestigiosa residenza d’epoca con 13 suite, 22 appartamenti e una SPA di 500 mq. Qui Vito Mollica con Chic Nonna riannoda la sua storia con l'amata Firenze (in un progetto nato in collaborazione con il gruppo Mine & Yours, proprietario di ristoranti di lusso dagli Emirati Arabi agli Stati Uniti, e di cui lo chef lucano è il director of culinary).
Firenze è la città che ha consacrato lo chef al grande pubblico internazionale come uno dei migliori interpreti della ristorazione al servizio dell’hotellerie di lusso. Il suo è un modello di accoglienza che mette in scena il più alto senso dell’ospitalità, dove ogni cliente è messo al centro di una ritualità fatta di attenzioni e benessere. Nei suoi piatti è forte l’identità dei territori che lo abitano, quello della sua terra natia, la Lucania, e quello del suo amato luogo d’adozione, la Toscana. E la scelta delle materie prime è centrata innanzitutto sulla stagionalità e sulle piccole produzioni locali che seleziona personalmente, mantenendo un rapporto stretto e diretto con ognuno dei suoi amici produttori.
Il Portinari Bar & Bistrot visto dall'alto
Gli affreschi di Alessandro Allori
La sala dello Chic Nonna
I piatti sono quelli della buona cucina italiana, solida e di gusto, con accenti moderni ma mai che sconfinano nell’estetica fine a sé stessa, che tradisce la sostanza. Tanta autenticità è forse la cifra che più soddisfa e piace soprattutto al pubblico internazionale che frequenta queste tavole. Due i percorsi degustazione, Corte degli Imperatori e Rubabricole, pensato per un pubblico vegetariano. Il menu à la carte, invece, offre la possibilità di scelta di piatti selezionati tra i due menu.
Risotto caprese con scampi marinati al basilico
Rombo alla mugnaia e caviale Oscietra Royal con le sue trippette
Rosario Bernardo, Vito Mollica e Paolo Acunto
Mollica con Tim Ricci (foto Luca Managlia)
Il bar
La brigata dello Chic Nonna
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Nato "a Sud di ogni Sud" (cioè a Potenza), romantico assaggiatore e narratore di vini e storie di cibo. “Camminare la terra” alla ricerca di storie e di prodotti è la sua passione, che poi vorrebbe essere anche una professione. «Sin da bambino un sacco di parole girovagano indisciplinate nella mia mente, e fin quando la pigrizia non mi ha sopraffatto le ho messe assieme in un blog che si chiama: Vino e Utopie, la fantasia al bicchiere»
Il Master of Wine Gabriele Gorelli con i fratelli Lapo e Gerardo Gondi e il marchese Bernardo Gondi
Tortelli di pollo bianco della Valdarno alla cacciatora
Vito Mollica e Francesco Ricasoli