12-04-2021
Riccardo Camanini, dal 14 marzo 2014 al timone del ristorante Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia). Foto di Lido Vannucchi
Sostenibilità. Non se ne è mai parlato così tanto. Complice la pandemia, è diventato uno dei driver più importanti nell’orientamento all’acquisto del consumatore e nelle scelte strategiche di aziende impegnate in settori diversissimi. Sostenibilità e ristorazione: abbiamo avuto la fortuna e il piacere di incrociare i due fattori con Riccardo Camanini, ospite di una lezione al master dell’univeristà Iulm in Food & Wine Communication, in collaborazione con Gambero Rosso. «Per me», ha introdotto l’argomento lo chef e patron del ristorante Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia), «‘sostenibilità’ non è un tema inedito e non ha esclusivamente a che fare con l’impatto che le materie prime producono sulle nostre vite e sull’ambiente». Nello specifico: «Ormai sembra che parlare di sostenibilità sia determinare solo se un prodotto sia biologico o organico, ma se guardo al passato anche mia nonna era organic, solo che non lo diceva. Allevava e coltivava tutto lei e mangiava ciò che la stagione offriva». C’è molta confusione: «Oggi, sempre più ristoranti si definiscono organic quando in realtà si rivolgono a diversi fornitori esterni, ognuno specializzato in una specifica produzione. Molti, poi, sono totalmente sostenibili ma non lo sanno e quindi non lo comunicano». Per il cuoco bergamasco («Non chiamatemi chef», precisa, «sulla carta ho scritto ‘cuoco’») la sostenibilità più importante è quella che si applica alla quotidianità del lavoro e alle persone che operano all’interno del ristorante. La premessa: «Per un’azienda come Lido 84, come per molte altre, fare un solo servizio al giorno, sia esso a pranzo o a cena, non è economicamente sostenibile». Conseguenza inevitabile: «Dovendo concentrare nell’arco di 24 ore entrambe le entrate in scena e richiedendo la cucina tempi molto lunghi per le preparazioni e le cotture, la parte più difficile da rendere sostenibile, in termini di qualità del lavoro, è il mestiere del cuoco. Purtroppo non si può pensare di ridurne il turno di lavoro perché, facendolo, probabilmente l’azienda non sopravvivrebbe».
Camanini, in lezione da remoto per il Master Food & Wine, università Iulm
Riccardo e Giancarlo Camanini (foto ristorantelido84.com)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
milanese, classe 1998, laureata in Turismo, management e territorio presso l'Università Iulm di Milano, attualmente vi frequenta il Master in Food&Wine Communication e si occupa della comunicazione del ristorante di famiglia Il Mosto Selvatico
Pasta peperone è il Piatto della bella stagione di Riccardo Camanini, chef del ristorante Lido 84 a Gardone Riviera (Brescia)
Gaëlle Jacquet, direttrice protezione e valorizzazione della denominazione Champagne del Comité Champagne e Domenico Avolio, direttore del Bureau du Champagne Italia
Riccardo Camanini, dal palco di Identità Milano 2024, mostra al pubblico la particolare sfoglia con cui ha preparato il primo dei piatti che ha presentato (Tutte le foto sono di Brambilla / Serrani)