Delle virtù e delle qualità della dieta mediterranea si è scritto e parlato in abbondanza. Stile di vita e di alimentazione, cultura del cibo basata su un eterogeneo ma sapiente mix di cereali, verdura e frutta, grassi saturi, pesce, uova e un modico apporto di proteine della carne, la dieta mediterranea si è affermata anche fuori dall’Italia come un ausilio formidabile per una vita sana utile alla prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Il gruppo di ricercatori, coordinati da Francesco Trevisani e Arianna Bettiga dell’Istituto di Ricerca Urologica dell’Ospedale San Raffaele, si è posto lo scorso anno un nuovo quesito sul tema: possono gli alimenti tipici della dieta mediterranea intervenire a livello genetico per prevenire o far regredire le malattie dei reni?

Una sala strapiena per la cena dedicata dai fratelli Cerea al progetto Re.Me.Diet
Dare risposte e fare ricerca in questo ambito sono gli obiettivi del progetto
Re.Me.Diet - Renal Mediterranean Diet - promosso dal San Raffaele (polo della salute della galassia Gruppo Ospedaliero San Donato, della famiglia
Rotelli) che coinvolge anche altri centri di ricerca europei di eccellenza. Un’attività scientifica, legata a doppio filo all’alimentazione, alla cultura del cibo, alla coltivazione delle materie prime e alla loro preparazione.
La salute si può fare in cucina, dunque. Difficile trovare un luogo migliore per parlare del progetto e raccogliere fondi per finanziarlo della splendida cornice dalla Cantalupa di Brusaporto, residenza di charme dell’attiguo ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea.
Una cena eccellente, un’ambientazione splendida, ingredienti selezionati e i tanti sostenitori dell’iniziativa si sono dati appuntamento il 4 giugno scorso per gustare i piatti di
Chicco Cerea e della sua brigata, i dolci di
Roberto Rinaldini, il pasticciere imprenditore recentemente sbarcato a Milano dalla sua Rimini, che ha curato la corposa parte dolce del menu.
E’ stato proprio Francesco Trevisani, dopo i saluti di Francesco Montorsi – Direttore dell’Unità di Urologia del San Raffaele - a illustrare, con una frizzante e ritmata presentazione, le caratteristiche di Re.Me.Diet e gli scopi del programma di ricerca che si sviluppa sull’arco di un triennio.
Il termine corretto, forse un po’ criptico ai più, per spiegarne l’oggetto è impatto epigenetico del cibo. Vale a dire lo studio degli effetti sul DNA degli stimoli ambientali circostanti e degli stili di vita che possono intervenire sulla prevenzione delle patologie cronico-degenerative.
In pratica ciò che si intende assodare è come la dieta mediterranea possa prevenire malattia renali come la nefropatia denominata obesity related glomerulopathy. L’obesità, che nel mondo colpisce oltre 2 miliardi di persone, è infatti uno dei fattori scatenanti e di rischio per l’insorgenza di patologie renali.
Dietro alla ricerca c’è anche un lavoro di selezione fatto sui prodotti, esclusivamente bio e naturali, che sono partner del progetto e sono stati ingredienti di alcuni piatti preparati dai Cerea. La condivisione di conoscenze provenienti dalla ricerca e dall’agrifood permette infatti di cortocircuitare due mondi solitamente distanti e individuare alimenti sani e corretti in grado di abbassare il rischio d’insorgenza di patologie renali.
Altro obiettivo di Re.Me.Diet è creare diete personalizzate per tutelare la salute renale dei pazienti affetti dalle più comuni patologie metaboliche, cardiovascolari e uro-nefrologiche.

Una pizza firmata da Alessio Rovetta del 7 Ponti di Cenate Sopra
Oltre che di scienza e medicina durante la bella serata l’attenzione è stata polarizzata, ovviamente, dal cibo. L’apprezatissimo menù preparato dal team dei
Cerea è stato aperto da un sensazionale aperitivo buffet, servito a bordo piscina e impreziosito dalla “Nuvola di pane” sfornata live da
Alessio Rovetta del
7 Ponti di Cenate Sopra.
Su tutti da incorniciare l’ottimo Risotto con asparagi e le delizie dolci, firmate Roberto Rinaldini, con i famosi MacaRal, rivisitazione all’italiana dei macaron transalpini, per tutti presenti decisamente più buoni dei “parenti” francesi. Per sostenere il progetto Re.Me.Diet è possibile trovare tutte le informazioni all’indirizzo http://www.hsr.it/re-me-diet/.