25-10-2018
Ha luogo oggi a Dubai la ventesima edizione del World Pasta Day. Nella foto, lo Spaghetto Milano creato da Andrea Ribaldone nel 2015 a Identità Expo, un filone che avrà un degno seguito all'Hub di via Romagnosi, martedì 30 ottobre prossimo (foto OnStageStudio)
Oggi il mondo festeggia il World Pasta Day, 20 anni dopo la prima edizione. Un solido appuntamento internazionale, promosso da Ipo, International Pasta Organization, con lo scopo di celebrare la pasta nel mondo. Tanta acqua (di cottura) è passata sotto i ponti dalla prima avventura di Napoli (1998) a quella di Dubai, teatro dell’evento di quest’anno. Un ventennio in cui il WPD è stato ospitato dalle metropoli di tutto il mondo, a simboleggiare l’universalità e la grande diffusione del genere alimentare: Genova (1999), Roma (2000, 2001, 2002, 2006 e 2011), ancora Napoli (2003), New York (2004 e 2009), Barcellona (2005), Mexico City (2007 e 2012), Istanbul (2008), Rio de Janeiro (2010), Istanbul (2013), Buenos Aires (2014), Milano nell’anno di Expo (2015), Mosca (2016) e San Paolo (2017). Proviamo a fare un bilancio di questo ventennio con Riccardo Felicetti, del Pastificio Felicetti di Predazzo (Trento): «E’ un resoconto con luci e ombre», ci spiega, «L’aspetto positivo è che il valore della pasta italiana è sicuramente aumentato nel mondo, e così il suo consumo: sono decine oggi le nazioni in cui la pasta è prodotta in quantità considerevoli, molte più di 20 anni fa». Le ultime stime dicono che l'Italia, con 3,36 milioni di tonnellate, è saldamente il primo produttore. Ma alle spalle crescono a doppia cifra altri paesi come la Turchia, 1,5 milioni di tonnellate e +77% nell'ultimo quinquennio.
Anteprima dello Spaghetto Genova di Andrea Ribaldone
Lo Spaghetto Napoli di Andrea Ribaldone
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt