23-07-2018

Il futuro della società parte da Modena

Oggi e domani Bottura ospiterà il Basque Culinary Prize. In palio 100mila euro per cambiare il mondo con la gastronomia

A Modena, oggi e domani, 23 e 24 luglio, ottavo meeting annuale del direttivo internazionale del Basque Culinary Center che ha sede a San Sebastian, nei paesi Baschi, ma che nella circostanza sarà ospite di Massimo Bottura e dell’Osteria Francescana. E’ l’evento in cui bisogna esserci per l’energia che si sprigionerà e gli orizzonti che si apriranno davanti agli occhi dei partecipanti.

L’occasione è data dall’annuncio, domani pomeriggio al collegio San Carlo, del vincitore del Basque Culinary World Prize, edizione numero tre. Un onore essere tra i dieci chef e ristoratori selezionati, su un totale di 140 candidature, perché ritenuti in grado di «generare dei cambiamenti in grado di trasformare la società». Ancora più importante risultare il primo assoluto. Per il prestigio assoluto e per il premio in sé, 100mila euro da devolvere a un progetto che segni una nuova direzione nel campo della gastronomia.

Massimo Bottura e Ruth Reichl

Massimo Bottura e Ruth Reichl

Quello che rende eccezionale l’ateneo basco è la sua capacità di aprirsi al mondo, di relazionarsi con altre realtà, altre culture e altre nazioni. Per tantissimi italiani qualcosa che sfiora l’inimmaginabile perché da noi i più si fermerebbero a criticare il coinvolgimento di chi non è almeno spagnolo. Invece la rete di rapporti è tale che il Basque Culinary Center ne esce splendido e forte.

Prendiamo il consiglio che si riunirà oggi per decidere, non da solo, il vincitore o la vincitrice, sette gli uomini e tre le donne. Lo guida Joan Roca, catalano, e ne fanno parte un altro catalano, Ferrán Adrià, nonché il peruviano Gastón Acurio, l’italiano Massimo Bottura, il francese Michel Bras, il danese René Redzepi, l’inglese Heston Blumenthal, il brasiliano Alex Atala, lo statunitense Dan Barber, il messicano Enrique Olvera, il giapponese Yoshihiro Narisawa, la franco-californiana Dominique Crenn, nonché Maria Fernanda Di Giacobbe, venezuelana, vittoriosa nella prima edizione con un progetto sul cacao. Zero baschi.

Il peruviano Virgilio Martinez è tra i 10 finalisti del Basque Culinary World Prize edizione 2018, la terza in assoluto

Il peruviano Virgilio Martinez è tra i 10 finalisti del Basque Culinary World Prize edizione 2018, la terza in assoluto

E domani, prima di arrivare all’annuncio del finalista vincente, una conferenza molto articolata, titolo: Trasforming society through gastronomy. Splendido il primo concetto sul quale, con Bottura, discuteranno anche Ilse Crawford, Daniele De Michele, Bee Wilson e Andoni Luisa Aduriz: Trans-pollination. Quindi Gaston Acurio, Ruth Reichl, David Gelb, JR e Lara Gilmore si confronteranno su come Connettersi con le persone. E alle 15 il premio vero e proprio, sul palco Bittor Oroz, Joxe Mari Aizega, Leonor Espisona, che vinse nel 2017, e Joan Roca. Infine Enrique Olvera, Dominique Crenn e Manu Buffara. A loro toccherà un altro tema attualissimo, tenuto pure conto dei venti gelidi e le ombre nere che si allungano anche sull’Europa: The challenge of a melting pot, la sfida di un crogiolo di persone, popoli, culture diverse.

Non vi saranno interventi banali. A me interessa particolarmente ascoltare due persone: David Gelb e Bittor Oroz. Al primo si deve il successo mondiale di

David Gelb, creatore di Chef's table su Netflix, tra i relatori martedì 24 luglio a Modena

David Gelb, creatore di Chef's table su Netflix, tra i relatori martedì 24 luglio a Modena

Chef’s table su Netflix. Essere scelti per una puntata, ti garantisce una popolarità senza confini e di alto livello. Oroz invece è il Vice Ministro dell'agricoltura, della pesca e della politica alimentare del governo basco. Sono curioso di sapere se sulla gastronomia parla a vuoto, come la maggioranza dei nostri politici e amministratori, o se ne mastica con competenza e larghezza di vedute. La seconda direi.

Nota finale: in platea circa 200 tra chef, ristoratori e giornalisti. Per noi di Identità Golose la soddisfazione di essere stati scelti come media partner, invito partito da San Sebastian e rilanciato da Modena.


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Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
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