21-02-2018
Luca Finardi, general manager del Mandarin Oriental di Milano, sarà tra i protagonisti del dibattito "Hôtellerie: servizio a cinque stelle", nell'ambito di Identità di Sala (in collaborazione con Cantine Ferrari), domenica 4 marzo alle ore 11,30 in sala Blu 1 a Identità Milano. Con Finardi anche Roberto E. Wirth e Francesco Apreda (Hotel Hassler e Imàgo, Roma), Ermanno Zanini e Andrea Migliaccio (Mytha Hotel Anthology e L’Olivo del Capri Palace), Antonio Guida (Seta del Mandarin Oriental di Milano)
Favella ruggente, mascella volitiva, eleganza d’antan di manifattura rigorosamente italiana. Temperamento zen malgrado le corse a cento orari anche quando è fermo e autoironia made in Italy pure quella. Scalpo alla Zingaretti, una volta si sarebbe detto alla Kojak, ma solo prima che il commissario Montalbano avesse la meglio sul collega di Manhattan. Collega è parola cruciale nel lessico di Luca Finardi, classe 1972, quella con cui si rivolge ai 230 uomini e donne in quota al Mandarin Oriental di Milano dove occupa il ruolo di general manager da quasi quattro anni (ovvero dal taglio del nastro).
Trilogia a cui deve avere dato fondo a giudicare dalla parabola professionale del manager padovano all’anagrafe ma di fatto cresciuto a Firenze. In Liguria le prime prove nell’hôtellerie, per l’esattezza nell’albergo della nonna a Sestri Levante (Genova) dove trascorreva i mesi di vacanze estive. «Che facevo? Entertainment, intrattenevo i clienti», si parla di un Luca Finardi ragazzetto alle prime prove di favella sciolta.
Il salto in lungo si compie nel 2010 quando per conto del gruppo Belmondassume l’incarico di general & area manager del Grand hotel Timeo e Villa Sant’Andrea a Taormina. La mission, se non è impossible, è complicata: rilanciare una destinazione fuori dalle rotte. Quattro anni e due mesi per centrare l’obiettivo e traguardare il Mandarin: «Una selezione durata un anno. Pensare che avevo deciso di partecipare quasi per scherzo».
La corte interna del Mandarin Oriental di Milano
Postille. Nel lessico del direttore Finardi figurano anche parole all’indice: problema, su tutte. Never say no, find alternative solution. Capito, Houston?
Tutto sull’edizione 2018 di Identità Golose, a Milano da sabato 3 a lunedì 5 marzo. Il tema della quattordicesima edizione sarà “Il fattore umano”
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Cronista di professione, curiosa di fatto e costituzione, attitudine applicata al giornalismo d’inchiesta e alle cose di gusto. Scrive per Repubblica, Gambero rosso, Dispensa