Fabio Baldassarre
Consistenze dell’ortodi Nadia Moscardi
Identità Golose Milano Identità Golose Milano presenta il Delivery d'Autore. Dal 2 al 14 febbraio con Domingo Schingaro, dal 16 al 28 Luigi Taglienti
OSELETA di Villa Cordevigo - località Cordevigo, Cavaion Veronese (Verona), +39 045 7235287, ristoranteoseleta.it Un'antica villa del Cinquecento nel mezzo del territorio del Bardolino racchiude un cuore tutto partenopeo. L'Oseleta, che nel dialetto locale indica quell'uccellino molesto, ghiotto delle uve migliori, è esattamente lo spirito con cui lo chef Giuseppe D'Aquino tratta i suoi piatti: prende la tradizione e vi gioca, la rivisita e la ripropone, a volte totalmente trasfigurate, come per il Gambero rosso testa e coda, emulsione al cetriolo; a volte meglio dell'originale, come per Elogio al pomodoro …”lo spaghetto”, che racchiude in una forchettata tutta la mediterraneità e la concentrazione di sapore che solo uno chef del sud sa dare. Eppure, nonostante il gusto pieno e graffiante che ci accompagna, portata dopo portata, in un vorticoso salendo del gusto, nei piatti di D'Aquino si trova sempre quel perfetto equilibrio tra eleganza e voluttà, tra leggerezza e piacere... Leggi l'intera recensione di Camilla Rocca
REGIO PATIO del Regina Adelaide - via S. Francesco d'Assisi 23, Garda (Verona), +39 045 7255977, regiopatio.it Sul Garda, anzi proprio a Garda, il ristorante Regio Patio in cui è chef Andrea Costantini, friulano di Udine, classe 1974, è uno di quei luoghi appartati, dei quali non si parla particolarmente. Eppure è intrigante. Lui è un ottimo professionista, già sous chef di Bruno Barbieri al Villa del Quar, quando quell'indirizzo puntava alla terza stella. Diverso il contesto a Garda: intanto, diciamo subito che il Regio Patio è un ristorante d’hotel, il Regina Adelaide, quattro stelle a conduzione familiare. Aperto nel 1965, non ha mai cambiato gestione, quella della famiglia Tedeschi, che continua a occuparsene con cura: l’elegante villa Liberty dei primi del ‘900 e i 4 edifici connessi ospitano 59 stanze diverse l’una dall’altra e arredate personalmente da Annalisa Tedeschi. Costantini è chiamato a trovarvi il giusto equilibrio tra impostazione “da villeggiatura” - a prevalenze inglese e tedesca - e anima gourmet. Vi riesce con classe... Leggi l'intera recensione di Carlo Passera
Lo staf del Perbellini a Isola Rizza
VECCHIA MALCESINE - via Pisort, 6, Malcesine (Verona), +39 045 7400469, vecchiamalcesine.com Leandro Luppi è un punto di riferimento sul Lago di Garda: è sua la prima stella Michelin sulla sponda veronese, accesa ben 16 anni fa. Arrivò a Malcesine da Nord, proprio come Wolfgang Goehte: il poeta fu però imprigionato nel castello scaligero, il cuoco ha messo radici senza costrizioni, contribuendo a dare lustro al turismo di qualità quando era pressoché sconosciuto. Negli anni ci sono stati tanti piccoli cambiamenti: il pesce di lago non è più un’esclusiva, ma Luppi è stato uno dei primi a sdoganarlo e ora è quasi di moda. Istrionico ed esplosivo, il suo menu lo rispecchia: Fake Tomato (branzino marinato condito con olio del Garda e avvolto da un gel di pomodoro), Meringa, lavarello, rafano, Trota nocciole liquirizia sono alcuni dei piatti più creativi. In ogni preparazione c’è un tocco particolare che difficilmente ritroverete da un anno con l’altro perché allo chef non piace ripetersi... Leggi l'intera recensione di Stefano Vegliani
Il forno del Settimo Cielo
MIRAMONTI L'ALTRO - via Crosette 34, Concesio (Brescia) - Costorio, +39 030 2751063, miramontilaltro.it Philippe Léveillé è un esponente della grande cucina francese il quale, dopo anni di accademia e peregrinaggi formativi, si imbatte nell'umile talento di Mary Piscini che, in lui, trova un prosieguo professionale e, poco dopo, anche dinastico nel legame che instaura con Daniela, già elegante e premurosa padrona di casa assieme al fratello Mauro. E non è un caso che la solidità del nuovo Miramonti l’Altro sia tale proprio perché di stampo famigliare; oggi, peraltro, declinata con più disinvoltura rispetto al passato grazie alla solenne bicromia intelligentemente spezzata dalle punte di colore che filtrano dall'esterno delle imponenti vetrate in ferro battuto, stile decò. Coerentissimo pur nell'opulenza il nuovo corso di Philippe che, come rinvigorito dalla recente ristrutturazione, ritrova nei momenti di incontro tra Francia e Italia buona parte della sua identità più vera, stimolante e raziocinante. Lapalissiana la Carbonara di ostriche: ricostruisce al palato la sensazione comfort della nostra carbonara sferzata dello iodio metallico dell'ostrica... Leggi l'intera recensione di Passione Gourmet
Il Due Colombe
LA FILIALE - via Vittorio Emanuele 23, Erbusco (Brescia), +39 030 7762608, albereta.it/it/chiosco-la-filiale.htm Un castello immerso nella natura e tra i vigneti della Franciacorta. Proprio al suo fianco, un piccolo chiosco dove il pizzaiolo migliore del mondo sforna pizze gourmet. Sembra una fiaba il racconto dell'incontro tra Franco Pepe, pizzaiolo di Caiazzo che ha raggiunto ormai fama mondiale per la sua bravura e la famiglia Moretti, proprietaria dell'Albereta. Sempre alla ricerca dell'eccellenza gastronomica, Carmen Moretti e Martino De Rosa non hanno avuto dubbi quando hanno deciso di inaugurare il chioso La Filiale, nuovo format che unisce pizza gourmet e grandi vini. E così la scelta è ricaduta in modo naturale su Franco Pepe. Leggi l'intera recensione di Annalisa Cavaleri
Vista dal Leone Felice
IL FAGIANO del Grand Hotel Fasano - via Zanardelli 190, Gardone Riviera (Brescia), +39 0365 290220, ghf.it/restaurants/ristorante-il-fagiano All'interno del sontuoso Hotel Fasano, gestito dalla famiglia Mayr da tre generazioni, si cena nelle stanze nobili delle “fasanerie", che danno il nome alla residenza di caccia austriaca sulle sponde del Lago di Garda. Per arrivare al ristorante Fagiano si passa attraverso una suggestiva sala in legno, e si approda al classicismo: sembra una metafora della cucina di Matteo Felter, che propone piatti classici reinterpretati da tutte le tecniche più moderne di cottura. Se si parte dalla tradizione gastronomica del lago ci si coccola, piatto dopo piatto, con giochi di sapori e consistenze moderne, come in un crescendo di gusto, dal rigoroso Neoclassico alla più giocosa Belle Époque. Da una veloce letta del menu si potrebbe classificare il ristorante come tradizionale e un po' vintage, ma ci si trova in un gioco di specchi, divertissement d'altri tempi: contesto d'epoca, piatti d'epoca, gusto moderno. Tanta ricerca negli ingredienti... Leggi l'intera recensione di Camilla Rocca
Riccaro Camanini
LA GRANDE LIMONAIA del Lefay - via Angelo Feltrinelli 136, Gargnano (Brescia), +39 0365 241800, ristorantelagrandelimonaia.it Mediterranea di lago, solare, capace di mettere d'accordo golosi e salutisti: questa è la cucina di Matteo Maenza, chef de La Grande Limonaia e di tutta la ristorazione del Lefay Resort & Spa Lago di Garda. Una cucina che, dalla colazione alla cena al fuori orario, unisce attenzione al benessere, leggerezza e sostenibilità ambientale. Un impegno condiviso dall’intera struttura del Lefay, progettato per avere il minore impatto sull’ambiente, autoprodurre gran parte dell'energia con fonti rinnovabili, ridurre al minimo i consumi e compensare tutte le emissioni di gas serra. Una struttura all'avanguardia, che vanta diverse certificazioni ambientali, Bilancio di sostenibilità, con una SSpa premiata come migliore al mondo, circondata da agrumeti, ulivi, piante aromatiche, capperi. Piante che regalano profumi e sapori che trovano massima espressione in piatti come il Riso allo zafferano, capperi di Gargnano, limone candito e cioccolato Claudio Corallo, il Coregone marinato alla scapece, patate schiacciate all’olio extravergine di Oliva Lefay Vital Gourmet, foglie di cappero di Gargnano... Leggi l'intera recensione di Lisa Casali
Villa Feltrinelli
LA CASCINA DEI SAPORI - via Almici 1, Rezzato (Bs), +39 030 2593557, lacascinadeisapori.it I dieci anni del La Cascina dei Sapori, celebrati nel 2017, danno l'idea di quanto Antonio Pappalardo sia stato e sia tuttora precoce: classe 1988, all'epoca in cui tirò su le serrande per la prima volta aveva 19 anni. Ora che va sulla trenina e oltre, ha consolidato la propria insegna e la propria fama. Il suo locale è entrato da tempo nel novero di quelli di riferimento per quanto riguarda la pizza contemporanea; ci è riuscito lasciando quasi subito il sentiero tranquillo della classicità campana cui sembrava destinato, è pur sempre nato a Castellammare di Stabia, per quanto da sempre di stanza nel Bresciano... Lo abbiamo intervistato, tempo fa. Avevamo scritto: "È uno di quei personaggi in bilico tra la spontanea umiltà di chi lavora tanto e il giusto orgoglio di chi sa di avere intuizioni brillanti". Come quella di base: «A voler stare sul quel tipo di mercato (delle pizzerie classiche, ndr), l’unica strada sarebbe stata quella di abbassare i prezzi: ma come preservare allora una pur discreta materia prima? Così, invece di tirare a campare, dopo tre anni scelsi di rischiare»... Leggi l'intera recensione di Carlo Passera
Ventaglio di botaniche al Rose Salò
L'articolo è a cura di Identità Golose, la testata che organizza il congresso internazionale di alta cucina, edita il sito www.identitagolose.it e la Guida Identità Golose online, oltre a firmare numerosi altri eventi in Italia e all'estero
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