Cinque nuovi ingressi oggi nella Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Nuovi ingressi per modo di dire, in molti casi, perché Ivan Milani, Paolo Teverini o Giovanni Guarneri non sono certo nomi nuovi per la nostra guida, ma lo sono per progetti o entusiasmi rinnovati. Completano il quintetto delle novità due insegne, gestite da due cuochi altrettanto solidi, Andrea Costantini e Vincenzo Butticé. Da tenere d'occhio.
Al Pont de Ferr
(+39.02.89406277, Ripa di Porta Ticinese, 55, Milano)
Pont de Ferr capitolo quinto. La storia ha inizio nel 1986 quando Maida Mercuri rileva un’osteria per studenti. «I primi costavano 800 lire», ricorda oggi la fiammeggiante patron, «facevamo una cucina di dignitoso accompagnamento a grandi vini, con piatti semplici come lo Stufatino di asinella con polenta o le Pappardelle alla maremmana». Nel 2000, stufa, è sul punto di vendere. Ma invece inizia il secondo ciclo, con l’uruguaiano Juan Lema (ora bravissimo al Mirta): «Facevamo cucina italiana classica, un po’ più strutturata». Leggi l'intera recensione di Gabriele Zanatta.

Linguine Gentili, aglio, olio, peperoncino, ragu di scorfano, caciocavallo ragusano dei fratelli Butticè a Monza (foto Liotta)
Il Moro
(+39.039.327899, via Gian Francesco Parravicini 44, Monza)
Una recente esperienza contribuisce a voltare in positivo la fama un po' sinistra di Monza come luogo ostico per la buona tavola. Eravamo a
Il Moro, ristorante di ottima cucina siciliana. Non un’insegna nuova: l’hanno aperta il primo marzo 2007 i tre fratelli
Butticé,
Antonella (classe 1979) in sala,
Salvatore (1976) in cucina,
Vincenzo (1972) specializzato nella governance - ma è chef a sua volta, quindi non disdegna i fornelli, quando occorre. Storia di famiglia, dunque. I tre vengono da Raffadali, piccolo paese dell’Agrigentino dove i genitori posseggono una piccola azienda agricola. Da un decennio abbondante si sono dunque insediati a Monza per proporre la loro Sicilia, il loro modo di intendere il mare, dopo svariate esperienze in Italia e all'estero.
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Carlo Passera.

Andrea Costantini, Regio Patio, Garda
Regio Patio all'hotel Regina Adelaide
(+39.045.7255977, via S. Francesco d'Assisi 23, Garda, Verona)
Sul Garda, anzi proprio a Garda, il ristorante
Regio Patio in cui è chef
Andrea Costantini, friulano di Udine, classe 1974, è uno di quei luoghi appartati, dei quali non si parla particolarmente. Eppure è intrigante. Lui è un ottimo professionista, già sous chef di
Bruno Barbieri al
Villa del Quar, quando quell'indirizzo puntava alla terza stella. Diverso il contesto a Garda: intanto, diciamo subito che il
Regio Patio è un ristorante d’hotel, il
Regina Adelaide, quattro stelle a conduzione familiare. Aperto nel 1965, non ha mai cambiato gestione, quella della famiglia
Tedeschi, che continua a occuparsene con cura: l’elegante villa Liberty dei primi del ‘900 e i 4 edifici connessi ospitano 59 stanze diverse l’una dall’altra e arredate personalmente da
Annalisa Tedeschi...
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Carlo Passera.
Teverini
(+39.0543.911260, via del Popolo 2, Bagno di Romagna, Forlì-Cesena)
Paolo Teverini, con la sua famiglia, in primis le figlie
Gaia e
Melita, è protagonista di una bella vicenda italiana, di quelle che affondano le proprie radici nella storia stessa di questo angolo di Penisola. E che in fondo è rimasto sempre sé stesso, il mare di Cesenatico è a un’ora scarsa d’auto (così arrivano approvvigionamenti di ottimo pesce) eppure appare distante. Perché qui il forestiero ha voglia di assaggiare la terra, il bosco, il pascolo, le erbe.
Teverini è un classe 1946: una vita in cucina e anche nell’hôtellerie perché quando, anni ’70, era un giovane chef di talento, con la moglie
Giordana Casetti è venuto a lavorare a Bagno, nell’hotel dei suoceri, oggi il loro
Tosco Romagnolo è un piccolo gioiello a quattro stelle...
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Carlo Passera.

Giovanni Guarneri, Don Camillo, Siracusa
Don Camillo
(+39.0931.873923, via delle Maestranze 96, Siracusa)
Come la fontana Aretusa,
Don Camillo è parte dell'identità di Ortigia, cuore antico di Siracusa e lo chef
Giovanni Guarneri, che da una vita ne regge le sorti, con
Giuseppe Barone di Modica, ha scritto le prime, magnifiche pagine dell'alta gastronomia siciliana. Una cantina con oltre mille etichette, tra i primi a inserire uno strepitoso carrello di formaggi; una fra le torte al cioccolato più buone di tutti i tempi porta il suo nome.
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Felice Modica.