IN VIAGGIO - CLAUDIO MELIS - piazza della Mostra 2, Bolzano
"In Viaggio non è il punto di arrivo ma è tutto quello che ti porti via quando riparti". E' stampato sul menu e racconta molto dello chef che, accogliendoci nel vagone del suo nuovo ristorante, aggiunge: "ho viaggiato e salvato tante cose nella mia mente, volevo far rivivere le mie storie in un percorso gastronomico". In Viaggio è un passe-partout di Zur Keiserkron, la sala è ambientata in un passage nel centro di Bolzano. I tavoli e i rossi divani sono inseriti nelle boiserie dorate delle vetrine del vecchio Foto-Cine-Excelsior. Sembra di entrare nella macchina del tempo e cenare in una carrozza dell'Orient-Express. Vi raccontiamo solo l'inizio: "Non è ciò che sembra". Sembra pelle di pomodoro, poi guardi meglio e sembra carpaccio di carne, poi il dolce ti dice peperone. Invece è: anguria pressata, cotta con burro chiarificato, servita su crema e croccante di parmigiano. Scoprirete il resto solo viaggiando fin qui. Da non perdere. Leggi l'intera recensione di Stefano Zambon
ENOSTERIA I MOMENTI - viale Prati 4/C, Riva del Garda (Trento), +39 0464 520540
La ricerca della felicità può tranquillamente prevedere una tappa in questo locale che con la discrezione dei fuoriclasse sviluppa le sue idee in una strada laterale rispetto al viale dello struscio. Sostanza, innovazione e passione. Perché mangiare bene – è il motto del proprietario Giorgio Vigori – è un diritto e non un lusso. Ai Momenti vengono rispettati tutti i diritti delle papille gustative e delle endorfine, perché si mangia e si beve a livelli elevatissimi. Poi si gioca a carte scoperte e si scopre che lo chef Mauro Caprile ha contribuito per 8 anni alle fortuna della Vecchia Malcesine qualche chilometro più in là, mentre Roberto Berlanda ha un master in Pizza gourmet e insegna l’arte a degli allievi che difficilmente potranno raggiungere i suoi vertici. La pizza dei Momenti è un’altra cosa. Un altro sport. Ha il tasso tecnico del Real Madrid comparato a squadre di comuni mortali. Leggi l'intera recensione di Enzo Palladini

Uno dei piatti di Alessandro Martellini all'Hotel Tyrol
ANTICHE MURA - via Bastione 19, Riva Del Garda (Trento), +39 0464 556063
Un po’ mediterranea e un po’ dolomitica. Per
Gianluigi Mandico, la cucina è un incrocio di esperienze culminate nel sogno di aprire un ristorante insieme al fratello
Carmine e ai familiari che si sono aggiunti inseguito. L’elegante locale con grazioso bed e breakfast che gestisce da un paio di anni appena fuori dal centro storico di Riva del Garda di montanaro ha conservato vivide tracce nonostante tra queste
Antiche Mura gli abitanti siano partenopei che più non si può. Poco meno che trentenni infatti,
Carmine e
Gianluigi, nati professionalmente a Ischia, si sono trasferiti a lungo nelle Dolomiti, con una lunga sosta alla grande scuola di
Norbert Niederkofler.
Carmine doveva rimanerci solo per una stagione. Se ne è andato dopo 8 anni.
Gianluigi, ha perfezionato lì la buona mano affinando tecnica e gusto. Una cucina di tonalità meridionale, ma alleggerita nella tecnica e nei sapori.
Leggi l'intera recensione di
Luca Managlia
HOTEL TYROL - strada Puez 12, Selva Val Gardena (Bolzano), +39 0471 774100
Non è facile portare la raffinata eleganza gourmet dove si è abituati a fare scorpacciate di canederli e polenta. Ma a 33 anni lo chef
Alessandro Martellini ha le idee molto chiare e ha abbracciato la sfida di rivoluzionare la cucina dell'
Hotel Tyrol, un 4 stelle superior di antica tradizione e ospitalità. Nelle sue creazioni, aperte anche alla clientela esterna, è subito evidente il gioco dei contrasti che si attraggono, proprio come è lui: uomo di mare (è nato ad Orbetello) fortificato come una roccia delle Dolomiti da esperienze importanti.
Alessandro lavora in sinergia con la sua insegnante: la Natura che lui definisce "una manifestazione di arte spontanea". Il suo menù, tanto à la carte quanto a degustazione, è a chilometro zero, con gli ingredienti che hanno sempre un nome e un cognome in origine. A prima vista le proposte ti colpiscono per l'impiattamento, autentica tavolozza di geometrie colorate, esaltato dalla forza di accostamenti che possono sembrarti provocazioni e invece sono idee "benedette".
Leggi l'intera recensione di
Paola Pellai