10-04-2022
L'entrata dello storico Mandarin Oriental Ritz Madrid, ora rinnovato e rilanciato anche con l'arrivo della firma gastronomica di un grande maestro come Quique Dacosta
«La Grande Dame adesso è diventata un’affascinante signora, che il tempo non ha intaccato. Il nostro restauro ha voluto omaggiarla, conservardone l’anima», racconta Dorothée Boissier - dello studio parigino di architettura e design Gilles & Boissier - tra le fautrici dell’ingente restyling che con grande rispetto ha dato un nuovo volto al Mandarin Oriental Ritz Madrid, tornato ai fasti di un tempo grazie al più ambizioso e vasto restauro della storia dell’hôtellerie. Riaperto il 15 aprile 2021, dopo tre anni di ingenti lavori, il leggendario hotel è di nuovo “attore protagonista” del palcoscenico più ambito della capitale spagnola, rinnovato per mano dell’architetto spagnolo Rafael de La-Hoz, con un ruolo determinante nel recupero storico, mentre i designer francesi Gilles & Boissier hanno appunto coordinato i lavori degli ambienti interni, migliorandoli pur mantenendo il carattere unico dello stile Belle Époque dell’edificio originario.
L'hotel venne inaugurato il 2 ottobre 1910, non lontano dal Parco El Retiro, nell’attuale Triangolo d’Oro dell’Arte, allora con il nome di Ritz Madrid. Fu progettato e costruito sotto la supervisione di César Ritz: doveva ospitare gli ospiti di un matrimonio reale e fu proprio Alfonso XIII a coinvolgere il famoso albergatore. Da allora, l’iconico cinque stelle lusso acquistato nel 2015 da Mandarin Oriental Hotel Group (33 hotel e 7 residence in 23 Paesi del mondo), per decenni ha ospitato reali, politici, leader e celebrità. Oggi festeggia più di 110 anni di tradizione, passione ed eccellenza. Ad accompagnare gli ospiti in una delle 153 camere lussuosamente arredate, tra cui 53 suite, tutte in stile residenziale chic e contemporaneo, è un personal butler, pronto a soddisfare ogni richiesta per tutta la durata del soggiorno. I più fortunati alloggiano nella esclusiva Royal Suite, al primo piano, con una superficie di circa 190 mq e grandi balconi privati con vista.
La lobby
La Royal Suite
Quique Dacosta
Il ristorante gourmet Deessa
Selezione di caviali e uova di pesce, piatto iconico del nenu Storico firmato Dacosta al Deessa
Il Bosco animato, un piatto del menu degustazione Storico
La colazione servita al ristorante Palm Court
Lo Champagne Bar
Diamante, coctail di cocina liquida servito al Pictura
Per informazioni: www.mandarinoriental.com/madrid
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Giornalista specializzata in Hôtellerie e Travel, è consulente di Identità Golose, direttore editoriale di Hotel and Travel e condirettore di The CUBE Magazine, collabora con AD Architectural Digest Italia. Autrice di libri e guide editi da WhiteStar e Marco Polo
Gabriele Contatore al bancone del Co.Mo Bar&Bistrot, al Mandarin Oriental, Lago di Como. Il bar manager trova la perfetta espressione della sua indole dietro un bancone, cercando di regalare agli ospiti il piacere di gustare un ottimo drink
Nazca, uno dei nuovi drink del menu Mysteries of the World di Paradiso, è ispirato alle misteriose linee del Perù meridionale. Il drink, a bassa gradazione alcolita, presenta un cordiale complesso e delicato a base di fiori e mais, con una garnish gastronomica con croccante di mais peruviano e una gelatina di Bloody Mary.
In che direzione sta andando il settore dell’hôtellerie? Dalle grandi catene alberghiere italiane e internazionali, a dimore esclusive, il mondo dell’ospitalità cavalca un’onda assai favorevole. Noi non possiamo che seguirla: novità, curiosità e approfondimenti li trovate in Hôtellerie.