James Petrie
Macarones, zucca, mela, rosa canina e spaghetto di farrodi Alessandro Gilmozzi
IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita Sette piccole rivoluzioni attorno alla pasta: i protagonisti, le idee e i piatti del congresso
L'entrata dello storico Mandarin Oriental Ritz Madrid, ora rinnovato e rilanciato anche con l'arrivo della firma gastronomica di un grande maestro come Quique Dacosta
«La Grande Dame adesso è diventata un’affascinante signora, che il tempo non ha intaccato. Il nostro restauro ha voluto omaggiarla, conservardone l’anima», racconta Dorothée Boissier - dello studio parigino di architettura e design Gilles & Boissier - tra le fautrici dell’ingente restyling che con grande rispetto ha dato un nuovo volto al Mandarin Oriental Ritz Madrid, tornato ai fasti di un tempo grazie al più ambizioso e vasto restauro della storia dell’hôtellerie. Riaperto il 15 aprile 2021, dopo tre anni di ingenti lavori, il leggendario hotel è di nuovo “attore protagonista” del palcoscenico più ambito della capitale spagnola, rinnovato per mano dell’architetto spagnolo Rafael de La-Hoz, con un ruolo determinante nel recupero storico, mentre i designer francesi Gilles & Boissier hanno appunto coordinato i lavori degli ambienti interni, migliorandoli pur mantenendo il carattere unico dello stile Belle Époque dell’edificio originario.
L'hotel venne inaugurato il 2 ottobre 1910, non lontano dal Parco El Retiro, nell’attuale Triangolo d’Oro dell’Arte, allora con il nome di Ritz Madrid. Fu progettato e costruito sotto la supervisione di César Ritz: doveva ospitare gli ospiti di un matrimonio reale e fu proprio Alfonso XIII a coinvolgere il famoso albergatore. Da allora, l’iconico cinque stelle lusso acquistato nel 2015 da Mandarin Oriental Hotel Group (33 hotel e 7 residence in 23 Paesi del mondo), per decenni ha ospitato reali, politici, leader e celebrità. Oggi festeggia più di 110 anni di tradizione, passione ed eccellenza. Ad accompagnare gli ospiti in una delle 153 camere lussuosamente arredate, tra cui 53 suite, tutte in stile residenziale chic e contemporaneo, è un personal butler, pronto a soddisfare ogni richiesta per tutta la durata del soggiorno. I più fortunati alloggiano nella esclusiva Royal Suite, al primo piano, con una superficie di circa 190 mq e grandi balconi privati con vista.
La lobby
La Royal Suite
Quique Dacosta
Il ristorante gourmet Deessa
Selezione di caviali e uova di pesce, piatto iconico del nenu Storico firmato Dacosta al Deessa
Il Bosco animato, un piatto del menu degustazione Storico
La colazione servita al ristorante Palm Court
Lo Champagne Bar
Diamante, coctail di cocina liquida servito al Pictura
Per informazioni: www.mandarinoriental.com/madrid
cittadina del mondo per lavoro e per passione, negli ultimi vent'anni ha viaggiato da un capo all'altro del globo, scritto libri e guide di turismo, collaborato con Mediaset e con diverse testate di viaggio, di enogastronomia e di lifestyle (tra gli altri, Dove, Elle, Bell'Europa, I Viaggi del Gusto). Oggi è consulente di Identità Golose, collabora con Turismo&Attualità, Panorama TV, Marco Polo ed è vice-direttore di The Cube Magazine
La corte verdeggiante nascosta del Mandarin Garden, bistrot del Mandarin Oriental Hotel di Milano
I protagonisti di sala e cucina del pranzo a 4 mani al ristorante Seta del Mandarin Oriental Hotel di Milano, martedì 28 giugno. Da sinistra a destra, Filipe Martins Alves, Federico dell'Omarino, Quique Dacosta, Antonio Guida e Manuel Tempesta
Lo chef Antonio Guida al pass del ristorante Seta, Mandarin Oriental. Origini pugliesi che condivide con i suoi fedelissimi compagni d'arte, il sous-chef Federico Dell'Omarino e il capo-pasticciere Nicola di Lena
Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.