29-08-2019
Stefano Sforza: se lo spaghetto incrocia menta e anguilla
Nel primo piatto dello chef del ristorante Opera di Torino, la grassezza del pesce incontra il profumo tonico dell'erba
Questo piatto, specifica Stefano Sforza, al timone da poco di Opera Ingegno e creatività a Torino, «nasce dall’idea di abbinare un pesce grasso come l’anguilla a un’erba molto profumata come la menta. Ci sono solo due ingredienti, ho lavorato per sottrazione, facendo in modo che i gusti si concentrassero per far sì che risaltassero, senza però andare mai a sovrapporsi. Lo spaghetto freddo e l’anguilla calda sono una provocazione per il palato, regalano un gusto inaspettato».
Ci sono anche ragioni nutrizionali nella scelta dell’anguilla: «Ha un alto contenuto di proteine. Perché lo zinco che contiene ha proprietà benefiche nei confronti della salute mentale e il buon contenuto di vitamina B1 è utile per prevenire la demenza e l’Alzheimer. Inoltre sono una discreta fonte di omega 3 e di un aminoacido, l’arginina, in grado di inibire la crescita dei tumori e di potenziare le difese immunitarie».
Spaghetto menta e anguilla
Ricetta per 4 persone
Ingredienti
300 g Spaghettoni Monograno Felicetti
per il pesto di menta
200 g menta al bergamotto
50 g menta cervina
50 g menta piperita
30 g di pinoli tostati
70 g di olio di oliva Antica Azienda Agricola Sofrà
Tostare e raffreddare i pinoli. A parte sfogliare la menta e inserire in un mortaio. Pestare aggiungendo l’olio a filo e infine i pinoli fino ad attendere il pesto. Conservare in un contenitore ermetico in frigorifero.
per la salsa all’anguilla
200 g sedano verde
200 g carote
200 g cipolla bianca
1 kg i anguilla di acqua dolce
1 litro di vino bianco
3 litri acqua
Salvia e rosmarino
Eviscerare e togliere la testa dell’anguilla. Tagliarla in tranci di uguale grandezza. A parte fare una mirepoix (battuto) con le verdure e farle sudare in una padella. Rosolare l’anguilla e metterla in una teglia dai bordi alti, aggiungere le verdure e coprire con solo la metà dei liquidi. Coprire con della carta stagnola e far cuocere in forno per 1 minuto e 45 secondi a 220°C. Scolare il liquido ottenuto e tenerlo da parte. Aggiungere il restante del liquido nella teglia e far cuocere nuovamente per 1’45 a 220°C. Scolare e unire i liquidi poi filtrare a una etamina (canovaccio in tessuto di cotone a trama fine, utilizzato per filtrare o passare i fondi). Ridurre di 2/3 fino a ottenere una salsa molto intensa e saporita.

Stefano Sforza, da San Maurizio Canavese (Torino), classe 1986
per l’anguilla affumicata
1 kg di anguilla di acqua dolce
250 g di salsa soia
125 g acqua
40 g yuzu
5 g semi di senape
5 g semi di coriandolo
50 g di miele
80 g di aceto di mele
Tostare il coriandolo e la senape e unire tutti gli altri ingredienti. Eviscerare e deliscare l’anguilla, tagliarla in filetti da 5 cm e mettere a marinare per una notte. Il giorno successivo scolare dal liquido e procede con l’affumicatura in bbq. Trascorsi almeno 15 minuti, farla raffreddare e inserire in un sacchetto sottovuoto con olio e aromi. Far cuocere nel roner (Circolatore ad immersione) a 65°C per 35 minuti. Raffreddare in acqua e ghiaccio.
Rifinitura
Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata. Tagliare l’anguilla in quadrati da 1 cm x 1 cm e scaldarli delicatamente con della salsa. Una volta cotta la pasta, inserirla in una bowl e condirla con il pesto di menta. Adagiarla in un cerchio di acciaio con alla base un quadrato di carta da forno e formare una spirale di spaghetti. Adagiarli nel piatto e nappare con la salsa all’anguilla e i pezzi di anguilla, qualche pinolo tostato e le foglioline di menta fresca.