23-07-2006

L'Antidoto giusto

Briançon (Francia) Stéphane Froidevaux, oggi 34enne, è stato per dieci anni con Marc Veyrat prima di staccarsene per camminare con le proprie gambe. Dai monti dell’Alta Savoia si è così spostato tra quelli che, nelle Hautes Alpes, circondano Briançon e i villaggi che, verso il Galibier, compongono Serre Chevalier, in particolare il borgo tutto verde, bosco e pietre di Monêtier les Bains. Il ristorantino di Stéphane, e di sua moglie Lea, L’Antidote, è all’interno dell’Alliey, hotel di charme che non delude ma che nemmeno entusiasma come uno si aspetta leggendo i bugiardini. Lo pensavo in spazi aperti, con prati tutt’attorno e la statale lontana. Invece è nel cuore del paese, lambito dal passaggio di tir e camper. In ogni modo tranquilli: l’anno prossimo i Froidevaux, lui del posto e lei di Montpellier, saranno da tutt’altra parte, in una locanda tutta loro che funzionerà meglio della coabitazione di due gestioni sotto lo stesso piccolo tetto perché a comandare sarà una famiglia sola. Per cenare all’Antidote, nome scelto per combattere i cattivi pensieri e il malocchio, bisogna assolutamente prenotare, unica insegna di assoluta qualità nel raggio di tanti e tanti chilometri. Aperto a metà giugno 2005, facilmente raggiungibile dall’Italia attraverso il Monginevro, ha prezzi contenuti, perché i titolari vogliono farsi conoscere bene prima del grande salto nella struttura tutta loro. Ecco così una dozzina di proposte e due percorsi a scelta, 49 euro con un solo secondo (pesce o carne), 58 con due (pesce e carne). L’ispirazione discende da Veyrat, un continuo riferirsi a quanto arriva dalla montagna, sapori e sapienze che vanno a toccare anche il mare in carta. E tutto è giocato in presentazioni gioiose e colorate, legni, prato, sassi, gusci che richiedono tempo e attenzione perché il rischio di fare la tavola di Barbie è alto. In due tornate ho praticamente assaggiato tutto, tutto servito su lastre di ardesia: la grassa bontà dei toast di foie gras, l’arcobaleno vegetariano, le sardine appena scottate da una parte e servite con peperone su pietre calde, il misterioso rombo in crosta di sale e l’elegantissimo astice alla vaniglia e genepy. E ancora il carré d’agnello, strepitoso, cotto in aghi e pigne del larice, il filetto di vitello al cacao, una nota lieve, e l’anatroccolo caramellizzato all’acero, chiodi di garofano, cannella e zenzero. Un dolce su tutti: il Caïrn de nos montagnes, piccolo cumulo di pietre con dentro... sorpresina... .

L’ANTIDOTE
all’interno dell’hotel Alliey MONÊTIER les BAINS (Francia)
Telefono: +33.0492.440974 Apertura: feriale solo a cena e domenica solo a pranzo Ferie: maggio e novembre
Menu degustazione: due, a 49 e 58 euro
Coefficiente di difficoltà: buono, cucina d’autore

Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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